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L'ora fu stata abbastanza noiosa, il professore spiegò cose che sinceramente non ebbi né ascoltato né capito, pazienza mi avrebbe aiutato qualcuno prima del compito che sicuramente non avrebbe tardato a fare.

Quando lasciai la classe salutai Shawn e mi avviai verso l'ultima lezione: Educazione Fisica.

Camminai a testa bassa nei corridoi per raggiungere la palestra quando sentii il mio cellulare squillare nello zaino. Riuscii a prenderlo e risposi alla chiamata senza guardare di chi si trattasse.

«Pronto?» sussurrai.
«Ehii, buongiorno. Come va?» ridacchiò una voce maschile che riconobbi essere quella di Austin.
Mi scappò un sorriso a sentirlo e mi morsi il labbro inferiore «Bene, e lei signore come sta?» ridacchiai.
«Ora che la sento bene, comunque..»iniziò ma sentii qualcuno urlare e venne interrotto.

Sentii un caos disumano dall'altra parte del telefono mentre raggiungevo la palestra, non essendo ancora suonata la campana decidi di entrare negli spogliatoi e sedermi un po'.

Attraversai il campo da basket e aprii una porta gialla che conduceva direttamente agli spogliatoi, non c'era nessuno perciò mi sedetti su una panchina davanti al mio armadietto e aspettai che Austin ricominciasse a parlare.

«Ci sono Mila!» urlò la sua voce dal telefono.
«Che stai facendo..?» domandai.
«Sono, anzi ero, in classe e la prof mi ha detto di non parlare con te al telefono ma sinceramente non m'interessa e ora sono fuori dall'aula.» spiegò e scoppiai a ridere.

Austin non era mai stato bravo a scuola, anzi tutto il contrario, l'unica sua fortuna era che il fratello di suo padre era un professore e faceva sempre di tutto per farlo promuovere.

«Austin, non puoi farti buttare fuori per parlare con me!» ridacchiai ma lo pensavo sul serio.
«Si che posso, per te mi farei anche arrestare.. okay, questo forse no.» scherzò e risi mordendomi il labbro.

Sentii la porta aprirsi e sorprendentemente Lauren entrò e mi guardò. Cosa ci faceva lei in palestra?

Giraò lo sguardo e camminò fino al suo armadietto, tirò fuori una chiave e lo aprì tirando fuori una tuta nera dell'Adidas e delle scarpe sportive.

Per un attimo restai ferma a guardarla mentre Austin continuava a parlare.

«Hai capito, Mila?» chiese e scossi velocemente la testa «Uhm.. si, Austin.» balbettai e lo sguardo della mora tornò su di me mentre si toglieva le scarpe e infilava velocemente le altre mettendo i lacci dentro in modo da non dover perdere tempo ad allacciarli.

«Okay, ci vediamo dopo giusto?» domandò e annuii per poi riattaccare la chiamata.

Deglutii per il troppo silenzio nella stanza che, per mia fortuna, venne interrotto dalla porta che si aprì facendo entrare numerose ragazze che occuparono lo spogliatoio impedendomi di vedere Lauren.

-

Dopo essermi cambiata uscii fuori da quel che era diventato un porcile, le ragazze stavano parlando fra di loro e urlando cose insensate.

Appena aprii la porta raggiunsi il campo e ad attirare la mia attenzione furono due ragazze che si divertivano a tirare a canestro dall'altra parte del campo.

Una di loro era nella linea dei tiri liberi e stava tirando, l'altra era sotto canestro a prendere il rimbalzo per poi ripassare la palla alla tiratrice.

Mi resi conto solo dopo che le due ragazze erano Normani e Lauren.

«Camila! Sei tu?» urlò la nera dall'altra parte del campo mentre ripassava la palla alla mora che, senza girarsi verso di me, continuò a tirare.

Heaven→Camren← (SOSPESA)Where stories live. Discover now