- Alla ricerca di te -

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CAPITOLO 42

"Che avete da guardare? Eh?" Chiedo a quelli che ancora mi fissano "dovevo sposare uno che non amo?"
"No signurì, avete fatto bene!" Mi dice un vecchietto seduto infondo al pullman.
"Eh grazie" rispondo.
"Signora sposa, vi volete sedere?" Mi giro e un bambino alto neanche un metro mi offre il suo posto.
"No grazie piccolo, devo scendere alla prossima"
"Va bene" annuisce e si risiede.
Una cosa buona è che oggi è sabato e non essendo neanche mezzogiorno, ci sono ancora dei negozi aperti. Scendo dall'autobus non appena ne vedo uno mi fiondo dentro.
"Salve!" Dico entrando.
"Salve a lei" la commessa si avvicina e mi guarda perplessa "non abbiamo abiti eleganti qui.."
"Lo so, perciò sono entrata. Mi può portare una tuta della Nike, taglia 38 e un paio di scarpette sempre Nike, numero 38. Grazie" dico e inizio a spogliarmi andando nel camerino.
"Ne abbiamo diverse, ore gliele porto tutte"
Torna da me dopo qualche minuto con tre tute da mostrarmi.
"Quella nera e rossa va bene"
"Ok, eccola"
Mi infilo i pantaleggins e poi la canotta, mi metto le scarpe e mi finisco di sciogliere i capelli. Ora si che riconosco la vera Lilian Senese.
"Grazie mille" dico alle ragazze dopo aver pagato, fortunatamente ho sempre nella mia borsetta la carta di credito oltre a qualcosa in contanti.
Uscita fuori chiamo un taxi che dopo dieci minuti arriva.
"Dove la porto signorina?"
"Discesa Marechiaro, grazie"
"Agli ordini" dice e mette in moto.
Viaggiamo per quasi venti minuti, poi imbocchiamo la strada di casa di Arek. Non so se è qui ma io devo provarci.
"Grazie mille" dico anche al tassista dopo avergli dato ciò che gli spetta.
Mi ha lasciato proprio fuori casa di Arek. Le auto ci sono ma il resto è tutto chiuso. Non so che pensare quindi mi faccio forza e busso al citofono esterno.
Uno, due, tre volte ma niente. Busso ancora.. nulla.
"Scusi, chi cerca?" Una donna si affaccia dalla villa accanto e attira la mia attenzione.
"Salve, cerco Arek. Mi sa dire se è a casa?"
"No Arek non c'è, è in vacanza"
"Ah, si giusto. Mi sa dire dove?"
"Ma lei chi è scusi?"
E ora che le dico? Non so che inventarmi ma poi decido di dire la verità, anche se in parte.
"Sono la sua insegnante di italiano, non mi risponde a telefono da qualche tempo.."
"Ah ecco.. credo che sia in Polinesia o a Bora Bora.. non so con precisione"
"Grazie mille"
"Se vuole avverto Jessica che lo sta cercando"
"Lei è lì con lui?"
"Certo, ormai sono una coppia fissa"
"Sì certo, no lasci stare, lo avviso io. Grazie ancora"
"Di nulla, me lo saluti se lo sente"
"Sicuramente, buona giornata"
Accidenti, era ovvio che fosse in vacanza, me l'aveva anche detto.
Riprendo il cellulare e compongo il numero del tassista che mi ha lasciata qui, come una stupida l'ho fatto andare via.
"Pronto, salve sono di nuovo io..potrebbe venire a prendermi dove mi ha lasciata?"
"Signorì ma lei mi prende in giro?"
"No..devo tornare a casa, può venire o no?"
"Si come no, arrivo mi dia il tempo"
Aspetto lì una decina di minuti e il taxi ritorna.
"Grazie, lei è il mio salvatore"
"E ci credo.. dove la porto stavolta?"
"A via Morelli"
"Va bene, andiamo" dice e ci avviamo.
C'è un po' di traffico ma in nemmeno mezz'ora arriviamo a casa mia.
"Ancora grazie"
"Di niente signorina.. posso andare o aspetto dieci minuti qui per sicurezza?" Mi chiede ridendo.
"No vada pure, qui ho l'auto.. grazie"
"Arrivederci!"
"Arrivederci"
Saluto e salgo in casa , mi fiondo in camera mia e inizio a preparare la valigia in fretta e furia. Ci metto dentro due jeans e un paio di magliette, poi tutti mini shorts e canotte con costumi.
"Lily!" Qualcuno mi chiama e quando mi giro mi trovo mia sorella in camera.
"Helly!" Lascio tutto dove sta e vado ad abbracciarla.
"Hai fatto proprio bene! Ora che hai intenzione di fare?"
"Dovevo farlo o sarei stata una bugiarda a vita. Ora? Vado a Bora Bora"
"Bora Bora?"
"Eccomi, ho già comprato tre biglietti last minute sono stato fortunato a trovarli"
"Niko? Tre biglietti?"
"Certo, lì da sola non ci vai e Helly senza di me col pancione non va da nessuna parte.."
Li guardo perplessa per un po' poi sorrido e li abbraccio forte.
"Grazie ragazzi"
"Su sbrighiamoci che abbiamo il check-in tra due ore"
Io e mia sorella riempiamo una valigia e siamo pronte, mentre Niko porta la sua personale.
Non so quanto staremo, può essere anche un sono giorno ma meglio non rischiare.
Scendiamo e dopo nemmeno un'ora siamo già all'aeroporto, pronti per il check-in.
"Tra te e Arek ci sono sempre gli aeroporti di mezzo eh" dice Helly guardando nel vuoto.
"Si, beh.. l'altra volta è andata bene, speriamo che sia così anche ora"
"Sicuramente Lily, lui non ti ha mai dimenticata.." dice Niko.
"Dimenticata no ma neanche perdonata.."
"Lo farà ora che ti vedrà lì senza fede.."
"Già, speriamo"
"Vuoi che lo avvisi con un sms che stiamo andando?"
"No macché, voglio che sia una sorpresa"
"Va bene, come vuoi"
Stiamo seduti nella sala d'attesa a guardare i nostri cellulari o ad ascoltare musica quando sentiamo delle urla che attirano la nostra attenzione.
"Dove cazzo sta? Dove sta?" Urla qualcuno, qualcuno che conosco bene.
"È Luca" dico a mia sorella e Niko, alzandomi dal mio sediolino.
Speravo di andare via prima che mi trovasse ma non ci sono riuscita, ora mi tocca affrontarlo.
"Ah eccola la troia che stavo per sposare!" Continua ad urlare appena mi vede.
"Luca, tu lo sapevi bene che non amavo te.. lo sapevi bene"
"Io non sapevo niente e comunque mi hai mancato di rispetto lasciandomi lì in chiesa come un coglione. Questa me la paghi" dice avvicinandosi sempre di più con lo sguardo torvo.
"Fammi vivere la mia vita e tu viviti la tua" dico ma lui non mi sembra d'accordo.
"Troppo facile, anche perché tu ora te ne torni con me.. non permetterò che mio figlio viaggi senza di me"
"Suo figlio?" Dicono Niko ed Helly.
"Quale figlio, Luca? Non dire stronzate"
"Sei incinta Lily e lo sai meglio di me"
"No che non lo sono, non voglio nessun bambino per ora"
"Ma se me l'hai chiesto tu!"
"Luca sparisci"
"Tu porti in grembo mio figlio, non te ne andrai da qua!" Urla e si scaraventa su di me, tirandomi prima un ceffone in faccia e poi spingendomi e facendomi cadere a terra.
"Toglile le mani di dosso, stronzo! Se è incinta come dici tu, che fai la picchi?" Niko si mette di mezzo e cerca di trattenerlo. Nel frattempo io mi alzo e mi allontano.
"Togliti di mezzo tu, non centri niente" si divincola e sta per fiondarsi di nuovo addosso a me ma Niko fa prima e gli rifila un cazzotto sul naso e uno nello stomaco, stendendolo.
"Grazie Niko" gli salto addosso abbracciandolo.
Luca si alza e continua.
"Devi venire con me, pensaci Lilian. Tuo padre ti odierà, non ti considera più sua figlia, lui odia il polacco, non lo accetterà mai"
"No..sta zitto.." sbiascico, questa cosa che ha detto mi fa male e lui lo sa bene.
"Invece a me mi ha sempre voluto bene, sono il genero perfetto.. pensaci"
"Ti sbagli.." una terza voce maschile fa irruzione nella conversazione.
"Papà!" Urlo e mi copro la faccia con le mani.
"Hai ragione io ti ho sempre voluto bene, ma vedendo come ti stai comportando..non sei l'uomo giusto per mia figlia. Lei non ti ama e se siamo arrivati a tutto questo è anche colpa mia.." dice e poi mi guarda "scusami bambina mia, non avevo capito che non lo amassi" conclude con gli occhi lucidi.
Io mi stacco da Nikola e corro verso mio padre ma Luca si mette di mezzo e mi tira a lui per un braccio.
"Tua figlia non ha capito nulla della vita, io potevo darle ciò che tutte le donne vogliono, una bella casa, una famiglia.. doveva solo chiudere gli occhi su certe mie cose, cose da uomini. E invece no, scappa dal calciatore.."
"Che stronzo.." sento dire a Niko che poi si avvicina a noi.
"Lascia andare mia figlia e tornatene a casa"
"Da solo non vado da nessuna parte" dice e stringe più forte in suo braccio intorno al mio collo.
"Lasciami" riesco a sussurrare.
"No.."
"Lasciala stare Luca, lasciala e nessuno si farà male" è sempre Niko a parlare.
"Ho detto di no" risponde e fa dei passi all'indietro andando verso l'uscita d'emergenza, trascinandomi con lui.
"Come vuoi.." Niko fa tre passi veloci verso di noi e Luca si distrae allentando la presa su di me che riesco a divincolarmi. Mio cognato gli rifila un altro cazzotto e poi la vigilanza accorsa sul posto, prende Luca in custodia e lo portano via tra gli sguardi dei viaggiatori.
"Allora, sto volo?" Dice Niko pulendosi le mani.
"Grazie Niko, grazie di tutto"
Ci uniamo in un abbraccio generale fino a che non chiamano il nostro volo per il check-in.
Bora Bora, stiamo arrivando!

L'ho capito al primo sguardo che eri l'errore giusto. || Arkadiusz Milik ||Where stories live. Discover now