- La torta della discordia -

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CAPITOLO 5

"Sveglia Lilian se non vuoi che quel ragazzone venga a prenderti fino a qui..ne sarebbe capace" mia nonna cerca di svegliarmi da tipo mezz'ora ma ieri sono riuscita ad addormentarmi solo alle tre e ora muoio di sonno.
"Si mi alzo.." Dico e barcollando vado verso il bagno, mi lavo e mi vesto in fretta e furia.
Esco dal bagno e guardo l'orologio: sono le 10:47 e alle 11 dovrei essere a Castelvolturno, impossibile, quindi decido di passare prima allo Chalet di Ciro a Margellina per prendere i cono graffa a tutta la squadra, per farmi perdonare.

Esco dal bagno e guardo l'orologio: sono le 10:47 e alle 11 dovrei essere a Castelvolturno, impossibile, quindi decido di passare prima allo Chalet di Ciro a Margellina per prendere i cono graffa a tutta la squadra, per farmi perdonare

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Li prendo e scappo verso Castelvolturno e alle ore 11:22 arrivo.
Corro in aula e trovo Arek con Piotr che appena mi vedono smettono di parlare e si alzano.
"Credevo non venivi più" mi dice Arek inclinando la testa venendomi incontro, guardando poi il vassoio che ho in mano.
"Hai ragione, scusami"
"Non rispondi neanche a telefono, Josè ha provato a chiamarti molte volte"
"Non potevo..dove sono gli altri?"
"Di là"
"Andiamo, ho qualcosa per farmi perdonare"
"Mmm mmm" annuiscono i due.
"Lily, ci hai fatto spaventare! Di solito arrivi sempre in anticipo" Josè mi viene in contro e mi abbraccia.
"Hai ragione Josè, solo che ieri ho fatto tardi, non riuscivo a dormire e stamattina ad alzarmi" dico e il mio sguardo automaticamente va verso Arek che è difronte a me a braccia conserte e che a sua volta mi guarda e mi sorride.
"L'importante è che stai bene" mi dice Vlad avvicinandosi.
"Si grazie e ho portato qualcosa per farmi perdonare.."
"Chalet Ciro, già immagino!" Dice Dries sfregandosi le mani.
"Ta-taaaan cono graffa per tutti!"
"Il mister ci uccide" dice Manolo e tutti lo guardano.
"Dai che sarà mai!"
"Non se ce n'è uno anche per me" dice il mister entrando improvvisamente.
"Certo mister!" Dico sorridendo e apro il vassoio.
Tutti accorrono a scegliere il loro cono graffa, l'ultimo è Arek che lo guarda e poi guarda me.
"Cosa è precisamente?"
"In pratica è un gelato ma ha come cono una graffa"
"Una bomba"
"Dai mangia montagna di forza!" Gli urla Hysaj e lui si gira facendogli un mezzo sorriso.
"Dai Arek, non te ne pentirai e non sarà un problema per la tua linea perfetta" gli dico facendogli l'occhiolino e dandogli un colpetto sulla pancia..anzi sugli addominali.
Appena lo tocco lui guarda la mia mano e poi me e io mi allontano sorridendo imbarazzata anche se avrei voglia di toccarlo ancora. Non so cosa mi prende ma questo ragazzo ha rotto i miei solidi equilibri, soprattutto mentali, perché se è vero che mi piace fisicamente, lui mi attrae soprattutto mentalmente e questo è peggio, molto peggio.
Dopo qualche secondo prende il cono e gli dà un morso, e io lo guardo e dannazione se lo guardo. La cioccolata gli sporca le labbra e con la lingua cerca di ripulirsi. Io resto con lo sguardo fisso su quella scena, fino a quando lui non se ne accorge e mi guarda divertito e malizioso.
Ok, basta devo smetterla.
Luca, Luca, Luca.
"Ti aspetto in aula" gli dico prendendo la mia borsa e allontanandomi veloce.
Mi siedo e guardo qualche social network nell'attesa. Arek poco dopo arriva e si siede difronte a me, come al solito.
"Grazie è stato buono" mi dice sorridendo.
"Di nulla" rispondo cercando di trattenere una risata.
"Perché ridi?" Mi chiede guardandosi intorno.
"Hai..hai la cioccolata intorno alla bocca Arek, sei buffissimo ahahah"
"Really? Togli?" Mi chiede ancora e senza pensarci prendo un fazzoletto dalla borsa e mi sporgo verso di lui, poi arrivata a mezzo metro dalla sua bocca mi accorgo che la cioccolata è proprio lì, sulla famosa cicatrice. Mi blocco e non so che fare, voglio sentirla, lo voglio davvero ma so anche che sto oltrepassando una linea che non volevo oltrepassare.
Mi risiedo e Arek mi guarda stranito.
"Che fai?"
"Pulisciti tu, scusami"
"Come on, my Lil! Non ti mangio, sai?" Mi risponde sorridendo e prendendomi la mano, si sporge verso di me, guardandomi negli occhi.
"Come on.." mi incita dolcemente.
"Ok.."
Allungo la mano e gli tampono la parte superiore delle labbra, restando lontano dalla cicatrice. Guardo la sua bocca e poi i suoi occhi, su e giù. Sto impazzendo perché penso a cose che non dovrei pensare affatto, e il fatto che lui mi fissa non mi aiuta per nulla.
Mi sposto sul lato destro della bocca, proprio lì. Lui mi sorride perché nota il mio imbarazzo e la cicatrice si allarga impercettibilmente, attirando la mia attenzione. Passo il fazzoletto e tolgo la cioccolata rimasta, tornando al mio posto.
Arek mi guarda e scuote la testa.
"Era tanta eh?"
"No in realtà, no" dico e prendo il libro per la lezione.
Alle 13 abbiamo finito e dopo aver salutato Arek mi avvio verso la mia auto dove incontro Josè.
"Mi raccomando, stasera non portare bombe alimentari che stiamo tutti a stecchino" mi dice serioso.
"Davvero? Cavolo e io che volevo portare la torta kinder pinguí!"
"No Lily, promettimi che non porti nulla del genere"
"Va bene, va bene.."
"Perfetto e promettimi anche che non porti il coglione"
"Ti ho detto che non c'è"
"Pensavo scherzassi..vabbè, meglio così" mi dà un bacio sulla guancia e sale in auto.
Salgo anche io nella mia auto e torno a casa dalla nonna.
Mangiamo pasta e patate e poi ci mettiamo sul divano a guardare la TV.
"Nonna ma ai tempi tuoi come facevate a vivere in dieci in cinquanta metri di casa?" Le chiedo perché so che ama raccontarmi aneddoti della sua vita.
"Eh tesoro, avevamo poco o niente ma l'amore, quello non mancava mai" risponde scuotendo la testa "non come ora, tradimenti, omicidi.."
Non riesce a finire la frase perché il mio cellulare squilla e la interrompe. È Luca.

L'ho capito al primo sguardo che eri l'errore giusto. || Arkadiusz Milik ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora