- In giro con la nonna -

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CAPITOLO 6

Oggi è giovedì e non ho nulla da fare, posso finalmente dormire fino a che voglio, senza che nessuno mi disturbi. O almeno questo è quello che avevo intenzione di fare ma il mio cervello non è d'accordo. Si è svegliato alle 10 e ha iniziato a pensare e ripensare, rendendomi impossibile dormire.
"Nonna ti va se prepariamo insieme un'insalata di riso a volo e oggi ce ne andiamo a spasso?"
"Certo che mi va bene Lilian, sono stanca di essere rinchiusa qui"
"Perfetto allora, affare fatto"
"Come mai già sveglia?"
"Non lo so, il cervello ha iniziato a pensare e pensare e pensare.."
"Non a Luca scommetto.."
"Nonna..so già dove vuoi arrivare ma io sto con Luca e lo amo, lo sai. Arek è solo un amico"
"Oh, si lo so..ma di sicuro vi piacete"
"Può essere ma non succederà nulla tra di noi"
"Io spero di sì"
"Nonna, basta..hai preso la medicina delle 9:30?"
"Si, alle 9:30"
Mentre la ascolto mi squilla il telefono e rispondo, è Arek ed è strano perché anche per lui oggi è un giorno libero e non so perché dovrebbe chiamarmi.

'Pronto?'
'Lil, come stai?'
'Bene grazie, tu?'
'Bene, sono giù da te..posso salire? Ti ho portato una cosa'
Metto la mano sul microfono del cellulare e parlo con la nonna.
"Nonna è qui, lo faccio salire?"
"Certo che sì!"
Torno a telefono e gli rispondo.
'Arek..si sali'
'Ok, a tra poco'

Dopo un minuto bussa al citofono e lo faccio salire.
"Hei Arkadiusz"
"My Lil buongiorno" dice e mi bacia la guancia destra.
"Nonna buongiorno"
"Buongiorno Checco"
"Arek nonna!"
"Sisi, Arek scusa"
Lui ride e bacia anche la nonna.
"Ti ho portato il cono graffa, sono passato da lì, l'ho visto e ho pensato a te..anzi già ti pensavo in realtà"
"Grazie sei sempre gentile"
"Sicuro che non ce l'hai la ragazza? Perché se Lil non ti vuole ho un'altra nipote" gli dice mia nonna e lui sorride.
"No nonna, va bene Lil. E poi sono io che non voglio lei, lei a me vuole"
"Tu scherzi, ma guarda che secondo me è vero"
"Nonna, Arek! La smettete? Siete tremendi..Comunque ho anche io qualcosa per te"
"Ah sì? Ora sono curioso"
"Allora vieni un attimo.." Gli dico portandolo in cucina.
Lui mi segue e chiude la porta avvicinandosi a me. Io apro il frigo e lo osservo per quasi un minuto senza muovermi, il fatto di essere da sola qui dentro con Arek mi fa saltellare il cuore.
"Lil..what's app?" Mi chiede e si avvicina ancora di più a me, sento il suo profumo di talco fin da qui, mi cattura completamente.
"Niente..ecco, questo è per te" dico allontanandomi e dandogli la tortina alle carote che avevo in frigo.
"Wow! Grazie, lo adoro" dice e si avvicina a me di nuovo ma stavolta con uno sguardo diverso dal solito. Io arretro e mi ritrovo spalle alla cucina con il respiro affannato e le gambe tremanti.
Lo guardo e lui guarda me, si avvicina sempre di più e si abbassa alla mia altezza, baciandomi sulla guancia delicatamente e poi si dirige verso il mio orecchio.
"Dzięki my Lil" mi sussurra e io chiudo gli occhi sentendo il suo petto sfiorare il mio e il suo respiro sul mio collo.
Vorrei che questo momento non finisse mai. Vorrei poter girare il viso e baciarlo, baciarlo fino infondo. Vorrei abbracciarlo forte. Vorrei fare tutto questo, ma non posso.
Apro gli occhi e lo vedo allontanarsi e appoggiarsi alla cucina accanto a me.
"State cucinando già?"
"Sì, insalata di riso"
"Buona" mi dice sorridendo e lo faccio anche io perché questo mi accade quando lui ride, rido anche io, senza accorgermene.

*****************

Siamo ancora in cucina dopo che per poco non facevo una sciocchezza. Stavo per baciarla davvero. Fanculo tutto l'avrei baciata alla grande e sono sicuro che avrebbe ricambiato perché l'ho sentito, ho sentito il suo cuore andare a mille quando mi sono avvicinato e ho sentito il suo respiro affannarsi. Sono sicuro che avrebbe voluto baciarmi ma non voglio rischiare di perderla per una cosa del genere quindi ho deciso di non farlo e sono anche sicuro che me ne pentirò, perché è la cosa che voglio di più al mondo.
"Vuoi mangiare con noi?" Mi chiede la nonna e accetto subito, mi piace l'insalata di riso, mi piace questo posto e soprattutto la compagnia, quindi sì, resto a pranzo nonna.
Mangiamo e chiacchieriamo, la nonna di Lil è davvero uno spasso e mi ha insegnato qualche parola in napoletano.
"O' mellon" dico cercando di imitarla.
"No Arek, o' mllon, senza la e"
"Ah..o mllon"
"Bravo ragazzo e tu non fare sempre la professoressina rompipalle, il tuo ragazzo ti sta infettando con questa pignolosità"
"Nonna!"
"No va bene, mi piace quando mi rompe, vuol dire che le interesso" dico e la guardo mentre la sua espressione cambia.
"Certo che mi interessi, sei un mio allievo e voglio che impari bene.."
"Giusto" dico ma so che in realtà c'è dell'altro sotto.
"Sei pronto per la trasferta a Berlino di domani?"
"I was born ready.. Sono nato pronto, non vedo l'ora"
"Ci vai anche tu vero, Lilian?"
"Si nonna, solo per aiutarlo con delle interviste"
"E per infilarti in mio letto quando dormo" dico facendole l'occhiolino, lei spalanca la bocca e si mette una mano sul cuore.
"Ma che dici! Voi state dando i numeri!"
"O forse mi preferisci ancora sveglio?" La punzecchio ancora, adoro vederla arrabbiata.
"Ma a che pensi Arek!" Dice arrossendo e mi dà uno schiaffo sul braccio che faccio finta di scansare.
"Ok, ok..calmate i bollori ragazzi. Che ne dite di andare sul lungomare a Margellina ora?"
"Per me va bene, ma guido io" dico.
"Va bene, mi vado a cambiare, dieci minuti e torno"
"Stai bene anche così Lil"
"Che dici.." Mi risponde sorridendo ma per me davvero va bene anche così, con il pantaloncino di cotone, la t-shirt dell'adidas e la coda disordinata è bellissima.
"Arek, tesoro, io faccio il tifo per te"
"Grazie nonna ma credo di essere il 'panchinaro di lusso' di Lil, ho poche chance ma vedremo"
"Non ti arrendere"
"No non lo farò, grazie"
"Di che pettegolate voi due?" Lil torna ed è bellissima, ancora più di prima se possibile. Va bene che io però non faccio più testo, per me anche se uscisse con un sacco di saio sarebbe stupenda. Comunque ha messo una tutina floreale e dei sandali bassi, con la coda alta e degli orecchini a cerchio non molto grandi. La studio bene, voglio ricordare ogni particolare.
"Cose nostre" rispondo dopo un po' e lei mi fa la linguaccia.
Mi alzo e le vado vicino.
"Sei bellissima" le sussurro all'orecchio e lei si gira leggermente verso di me chiudendo gli occhi.
"Ho messo anche il tuo anello.." Mi dice mostrandomi la mano.
Io la prendo e le do un piccolo bacio, lei è imbarazzata e arrossisce tirandosi via la mano e allontanandosi ma l'ho sentita di nuovo tremare al mio tocco, non può nascondersi da me.
"Siamo pronti" annuncia la nonna passandoci accanto e facendomi l'occhiolino.
Saliamo in auto, metto il navigatore e partiamo.
"Parcheggia lì" mi indica Lil e io faccio come dice.
Scendiamo e aiutiamo la nonna, poi ci dirigiamo verso il lungomare affollato.
"Non è un problema stare tra la gente?"
"No problem"
"Ah, ok allora"
"Ragazzi io prendo dei taralli e una birra fredda, voi?" La nonna ha le idee molto chiare.
"Io per ora niente, tu Lil?"
"Niente neanche a me"
"Ok allora prendo i taralli"
"Arek! Non ti permettere di pagare che ti ammazzo"
"Offro io, sono un intruso e devo rimediare" dico e pago il tizio dei taralli.
"Sei il solito.."
Porgo i taralli alla nonna che si siede su una panchina e mi siedo accanto a lei, Lil resta in piedi poi si avvicina a me.
"Sei mai andato sugli scogli qua giù?" Mi chiede.
"No mai"
"Allora vieni che ti ci porto" mi dice con un sorriso raggiante mentre mi tende la mano.
"Nonna torniamo subito"
Mi prende per mano e mi fa scendere sulla distesa di scogli artificiali, poi ne vede uno comodo e si siede chiedendomi di fare lo stesso. Mi siedo accanto a lei e scrutiamo l'orizzonte.

L'ho capito al primo sguardo che eri l'errore giusto. || Arkadiusz Milik ||Where stories live. Discover now