- Meriti di più -

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CAPITOLO 16

"Cameriere, scusi, può venire un attimo?"
Siamo seduti ad un ristorante sul lungomare io e Luca, per festeggiare il suo onomastico.
"Si, mi dica"
"Avevo ordinato un risotto col nero di seppia senza zenzero ma qui vedo lo zenzero"
"Non mi sembra che ci sia, signore"
"Non ti sembra perché sei incompetente, fammi venire qualcuno che ne capisce" dice rivolgendosi al giovane cameriere che si allontana quasi spaventato.
"Potresti essere più gentile, sta lavorando"
"E io ho pagato..voglio essere servito bene"
Ogni volta con Luca è così, pretende la perfezione da tutto e tutti e se non è come dice lui, spesso è scortese e sgarbato. Alla fine lo chef gli manda un'altra portata di risotto e dopo aver finito la cena ce ne torniamo a casa sua.
Passiamo un altro paio d'ore insieme a letto poi mi faccio accompagnare a casa perché non c'è mia sorella e la nonna non può stare da sola.
Entro cercando di non fare rumore perché sono le due passate e la nonna dorme, entro in camera mia, mi spoglio e mi metto sotto le coperte. Neanche il tempo di chiudere gli occhi che il cellulare inizia a squillare, è Arek.
"Arek?"
"Lil, sono giù al palazzo della nonna.."
"Mioddio ma sono le tre"
"Voglio solo salutarti dai aprimi"
"Ok, ti apro anche la porta, sono in camera mia"
"I'm coming" dice e stacchiamo la telefonata.
Mi rimetto a letto e poco dopo lo sento sdraiarsi accanto a me. Mi abbraccia e appoggia la testa alla mia schiena. Il suo cuore rimbomba alle mie spalle e non sento più tanto freddo così mi giro verso di lui, baciandogli la bocca.
"Come è andata la serata?" Mi chiede tra un bacio e l'altro.
"Bene ma potrebbe finire benissimo.." Rispondo mettendomi su di lui e alzandogli la maglia, baciandogli l'addome scolpito.
"Siete stati insieme?" Mi domanda e io salgo con il viso ad altezza del suo.
"Non ho potuto evitarlo" dico quasi nascondendomi.
Mi aspetto che si alzi e se ne vada perché lui è così, sa che sto con Luca ma sentirselo dire lo fa stare male e si allontana da me.
"Meriti di più" dice spiazzandomi e prendendo il mio viso tra le mani, mi bacia con decisione.
Si sfila la maglia e mi toglie tutto di dosso. Continua a baciarmi con tutta la decisione che ha, mentre mi allarga le gambe e si posiziona su di me. Le mie mani sono sul suo petto e le sue tra i miei capelli.
"Meriti qualcuno che ti tratti da regina" mi sussurra.
"Meriti qualcuno che prima di entrarti dentro.." Dice ancora, premendo la sua erezione dentro di me, facendomi gemere "ti entri nel cuore" termina la frase battendo la sua mano destra sul mio cuore.
Io non so come sia possibile, non lo so davvero ma Arek mi ha totalmente sconvolta. Sono completamente e inesorabilmente succube dei suoi baci, delle sue parole sussurrate, dei suoi sguardi timidi ma capaci di spappolarmi l'anima.
"Arek, ti prego non fermarti.."
Continua a muoversi su di me, prima piano poi più veloce e poi di nuovo piano.
Non dovrei farlo ma il paragone con neanche due ore fa mi scatta automatico. Con Luca è solo un provare a soddisfare i suoi bisogni, lui non mi guarda neanche. Arek è di un altro pianeta, Arek si interessa di me, mi ascolta, ascolta il mio corpo. Siamo un tutt'uno e fare l'amore con lui è la cosa più bella che la mia giovane vita ha provato. Io e Arek facciamo l'amore con il cuore che ci batte tra i denti, uniamo le anime, ci facciamo trasportare come in un vortice.
Alla fine mi abbraccia forte e mi bacia.
"Buonanotte My Lil" mi sussurra.
"A te"
Ci addormentiamo insieme e il suo respiro calmo mi rassicura.

******************

"Buongiorno bei ragazzi!" Sento la nonna di Lil che entra nella stanza e alza le tapparelle del balcone e si avvicina verso il letto. Prende le coperte e sta per tirarle via ma Lil salta dal letto sbraitandole contro.
"Nonna! Ma che cazzo, un po' di privacy!" Urla alla nonna tirandosi le coperte e tenendosele strette. Giusto, sto connettendo solo ora, siamo nudi.
"Oh, scusate non credevo.." La nonna sbarra gli occhi quando intravede il corpo della nipote.
"Non importa.." Dico ma Lil interviene di nuovo.
"Per piacere nonna, lasciaci soli..arriviamo tra dieci minuti"
"Va bene, scusate ancora" dice e se ne va.
"Scusami Arek è che qui la privacy non esiste" mi dice ancora stizzita.
"Lil..tranquilla, è comunque una donna anziana"
"Si lo so" risponde e io mi avvicino baciandola.
"Buongiorno Lil"
"Buongiorno Arek"
Ci rimettiamo in sesto e andiamo in cucina a fare colazione, poi scappo via perché prima di andare agli allenamenti devo passare da casa mia e poi a prendere Dries.
È passata una settimana da quando io e Lil siamo stati insieme in Polonia e non ho ancora avuto modo di parlare con Dries di Amsterdam ma credo che oggi sia la volta buona.
"Hello my friend" mi dice entrando in auto e io ricambio il saluto.
"Tutto bene?"
"Si bene grazie.."
"Sicuro? Ti vedo pensieroso"
"Devo chiederti una cosa ma devi essere onesto Dries"
"Beh dipende, se riguarda me lo sarò sicuramente"
"Era Lil..quella notte ad Amsterdam, era Lil?" Gli chiedo senza troppi giri di parole e lui gira la faccia verso il finestrino.
"Dries, non puoi negarlo, era lei?"
"Arek, non sta a me dirti certe cose"
"Ma cosa? La settimana scorsa siamo stati insieme e mi sono venuti come dei flashback. Ho ricordato dei particolari Dries, so che era lei"
"Ma lei non lo sa ed è meglio se ragioni sul dirglielo o meno"
"Perché non le hai detto subito che ero io?"
"Perché non ha voluto saperlo, lo sai, ha detto che era solo stato un errore da ubriaca"
"Si ma quando ci siamo rincontrati qui, tu lo sapevi che ci conoscevamo già, potevi dirmelo"
"Le ho promesso di no.."
"Deve saperlo, non so quando ma glielo dirò"
"Mmm mmm..lei non sospetta nulla?"
"Non che io sappia"
"Credevo che i tuoi addominali le facessero ricordare qualcosa ma nulla.."
"I miei addominali?"
"Si, la mattina dopo ti chiamò 'Mr. Addominali Scolpiti'"
"Beh si vede che non li ricorda bene allora, perché li ha visti e toccati più volte" dico parcheggiando, siamo arrivati.
Ci prepariamo per gli allenamenti che oggi so già saranno estenuanti, il mister ci dà sempre dentro prima delle partite di campionato.
Ci alleniamo e dopo tre ore di corsa, partite e tattiche me ne torno a casa.
Sono esausto, vorrei solo una zuppa di pollo e Lil.

L'ho capito al primo sguardo che eri l'errore giusto. || Arkadiusz Milik ||Where stories live. Discover now