- Il Destino -

890 54 30
                                    

CAPITOLO 19

"Cerca di capirmi Lily..non so se lui è quello giusto per me"
"Helly la vita è tua e fai quello che ti pare ma Nikola..lo farai soffrire"
"Lo so per questo l'ho lasciato"
"Si l'ho capito..ora vado che a Castelvolturno mi aspettano"
Prendo le chiavi e mi avvio verso il centro sportivo, quando arrivo trovo tutti i ragazzi a ridere e scherzare con Tommaso che offre il caffè a tutti. Tutti tranne uno: Nikola è seduto in disparte slacciandosi le scarpe da allenamento.
Saluto tutti con un cenno della testa e mi avvicino a Nikola.
"Hei Niko..ho saputo, mi dispiace"
"Già, era troppo bello per durare"
"Mia sorella è così, è lunatica e si spaventa delle relazioni troppo serie"
"L'ho capito Lily ma io la amo, siamo stati insieme quanto? Un mese? Che ci posso fare se la amo. Forse ho sbagliato a dirglielo, dovevo aspettare.."
"Le hai detto che la ami?"
"Si per questo mi ha lasciato, dice che non prova lo stesso per me"
"Dalle tempo"
"Mmm mmm" annuisce e alza lo sguardo su Arek che si avvicina a noi.
"Tutto bene qui?" Dice baciandomi sulla guancia e sedendosi accanto a me.
"Non molto, Helly mi ha lasciato"
"Sul serio?"
"Si"
"Vedrai che le cose si sistemeranno se è destino tornerete insieme, se no, beh, il mondo è pieno di ragazze"
"Si lo so ma voglio lei..scusate" dice alzandosi e andandosene.
"Tua sorella è una stronza, le avevo detto di andarci piano con lui"
"Lo so ma è lui che è partito in quarta..le ha detto che la ama e mia sorella è scappata, è uno spirito libero"
"Spero che Niko si riprenda presto"
Saluto Arek e vado in aula con Marko, oggi studiamo i verbi intransitivi.
Dopo Marko è il turno di un ragazzo delle giovanili e poi di Arek.
"Arek, allora, dimmi cosa hai capito della lezione di oggi?" Gli chiedo perché ha fatto lo spiritoso per tutta l'ora e adesso è in difficoltà.
"Ho capito che nella parola 'gnomo' non ci vuole la 'i' "
"Solo?"
"E anche in tutte le altre, esclusa 'compagnia' "
"Ti ho anche spiegato i verbi riflessivi.."
"Ah sì, tipo.. Il verbo baciarsi"
"Giusto..e come fa questo verbo?"
"Più o meno così.." Dice alzandosi e venendo verso di me.
Appoggia le sue labbra alle mie e con sfrontatezza inizia a baciarmi. Mi fa alzare dalla sedia e mi fa sedere sul tavolo, divaricandomi le gambe e mettendosi in mezzo.
Le sue mani sono sulle mie cosce, oggi ho una gonna a tubino quindi per lui è ancora più facile approfittare della situazione.
"Con le gonne mi piaci troppo" dice mentre con le dita delle mani fa un buco nella parte più alta delle calze.
"Arek, non credo sia il caso" mugolo ma in realtà adoro ciò che stiamo facendo e non ho la forza per allontanarlo.
Ora infila due dita nello strappo delle calze e arriva al centro di me, facendomi gettare la testa all'indietro. Nel frattempo continua a baciarmi e a succhiarmi le labbra.
"E se entrasse qualcuno?" Gli domando.
Non mi risponde ma allarga lo strappo alle calze, si abbassa il pantalone della tuta e in un attimo è dentro di me, spezzandomi il respiro.
Inizia a muoversi forsennatamente e io mi aggrappo a lui con le gambe e assecondo i suoi movimenti.
"L'unico ad entrare da qualche parte sono io, la porta è chiusa a chiave" mi sussurra e io perdo ogni inibizione.
Non sono mai stata tipo da cose 'aggressive' a letto anzi con Luca ci limitiamo alle cose 'basi' ma con Arek, con Arek è tutto diverso. Il modo in cui mi guarda, il modo in cui mi sussurra cose spinte all'orecchio, il modo in cui mi tocca mi fanno perdere ogni freno. Così decido di prendere l'iniziativa, e al diavolo la vergogna. Mi allontano da lui per un attimo e scendo dal tavolo, inginocchiandomi ai suoi piedi. Lui appena capisce il mio intento sgrana gli occhi e io gli sorrido maliziosa. Non appena le mie labbra lo sfiorano sulla parte più sensibile, lui chiude gli occhi e si protende verso di me, mantenendosi al tavolo.
"Non era necessario..oh my God, you make me crazy, my Lil" Dice piano appoggiandomi una mano dietro la testa.
Continuo ad andare avanti e dietro con la testa e ogni volta mi accorgo che il suo corpo trema di eccitazione. È così bello e mi piace così tanto recargli piacere che vorrei farlo per tutto il giorno, senza sosta.
"Oh sì che lo era.." Rispondo alzandomi e risedendomi sul tavolo permettendogli di continuare.
Quando sono quasi al culmine e anche lui se ne accorge, mi mette una mano sulla bocca per evitare di attirare l'attenzione e poi insieme andiamo in paradiso.
Ci ricomponiamo e usciamo dall'aula come se nulla fosse accaduto e nessuno si accorge di niente.
"Ci vediamo dopo" mi dice andandosene.
Saluto tutti e mi avvio a casa sua visto che abbiamo deciso di cenare da lui e guardare un film. Prima passo da casa mia per avvisare la nonna e mia sorella e in meno di un'ora sono da Arek. Quando entro lo trovo ai fornelli con il grembiule e le mani sporche di farina.
"Che prepari?" Gli chiedo baciandogli le larghe spalle.
"Involtini di pollo ripieni"
"Ho già l'acquolina in bocca" rispondo sorridendogli e sedendomi sul davanzale della cucina. Da qui ho una prospettiva perfetta per osservarlo ed è così dannatamente sexy che faccio pensieri sconci di cui mi sorprendo da sola.
"Ancora non posso credere che l'abbiamo fatto in aula" dico coprendomi poi la faccia con le mani.
Quando lo guardo lui mi sorride soddisfatto e ammiccante.
"L'abbiamo fatto eccome, ed è stato sensazionale" dice venendo a darmi un bacio leggero sulle labbra.
"Lo so" mi imbarazza ancora parlare di queste cose ma Arek rende tutto più facile.
"Ora ci manca l'aereo, lo stadio e l'auto e altri posti che ora non ricordo ma che ho segnato nella lista" mi dice facendomi l'occhiolino.
"Hai grandi progetti, vedo..che lista?"
"Ho una lista di cose da fare con..te"
"Voglio leggerla, ora sono curiosa!" rispondo scendendo dal davanzale e portando i piatti a tavola. Ci sediamo e iniziamo a mangiare ma alla seconda forchettata il mio telefono squilla, è Luca.

L'ho capito al primo sguardo che eri l'errore giusto. || Arkadiusz Milik ||Where stories live. Discover now