- La scelta giusta -

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CAPITOLO 26

"Che ci fai qui?" È l'unica cosa che riesco a dire guardandolo negli occhi.
"Sono qui perché sono stanco Lily, sono stanco di questa situazione di merda.."
"Per te sarà di merda, io sto benissimo, molto meglio di prima" rispondo e lui si avvicina sedendosi sul letto di fronte a me.
"Tu non sai come ci sto male, io non vivo più bene. Mi manca la tua risata, mi manca la tua voce stridula di prima mattina e mi manca il tuo sorriso. Soprattutto il tuo sorriso.."
"Ultimamente con te non ridevo spesso, anzi, tutt'altro"
"Lo so e non sai quanto mi sento in colpa per questo, mi sono comportato malissimo con te, soprattutto ultimamente ma ti chiedo scusa. Scusami per i casini che ho combinato, scusami se mi sono comportato da vero figlio di puttana. Scusami, davvero"
"Luca..io ora non so che dirti, credimi. Potrei anche dire di averti perdonato ma la realtà è che se solo ti guardo, mi viene da piangere e non solo per il dolore che mi hai recato. No. Soprattutto perché la nostra storia era bella, bellissima e l'abbiamo rovinata. Dico l'abbiamo perché è anche colpa mia e lo so. Ma almeno avrei voluto che ci lasciassimo bene, non dico da amici, ma almeno bene"
"Io non voglio questo Lily. Vorrei tornare indietro e non trascurarti come ho fatto nell'ultimo anno e mezzo, vorrei trattarti come ti meriti e vorrei dimostrarti quanto il mio amore per te è stato grande e ancora lo è. Io ti amo Lily, e oggi sono qui per dirtelo"
Credevo che le sue parole mi lasciassero indifferente, invece no. Sento un groviglio nello stomaco, sento il cuore che mi batte forte e non ne capisco il motivo.
"Lily, mi stai sentendo? Io ti amo e voglio dimostrartelo.."
Mi dice prendendo il mio mento tra le mani mi fa guardare dritto nei suoi occhi scuri come il catrame, e mi sorride. Non ho mai saputo resistere al suo sorriso.
"Voglio dimostrartelo e se me ne darai l'opportunità, ti giuro che non te ne pentirai"
"Io sto con Arek e sono felice" dico a denti stretti.
"Con Arek, sul serio? Davvero credi che lui sia l'uomo della tua vita? Un calciatore che non appena troverà di meglio ti lascerà? Sempre in giro per il mondo senza di te e che oltre ai soldi non ha nulla da offrirti? Lily pensaci bene. Io capisco la sbandata e ammetto di averne avute anche io, ma ora partiamo da zero. Daccapo, solo tu e io."
"Arek non ha solo i soldi e non è una sbandata"
"No? Se lo dici tu..ma dimmi, come lo vedi il vostro futuro insieme? Lui sarà un buon marito? O girerà per locali in tutte le trasferte e scapperà alle prime difficoltà? Venite da due mondi troppo diversi Lily, è ora che tu lo ammetta. Siete destinati ad altri, tu sei mia e lo sei sempre stata e lui magari con la sua ex, la super modella di D&G..e non perché tu sia da meno ma solo perché loro hanno lo stesso vissuto e io e te abbiamo lo stesso vissuto. Non puoi negarlo, non puoi nasconderti Lily"
Abbasso lo sguardo e le sue parole mi ronzano in testa, non ha tutti i torti. Lui è un giovane calciatore di grande prospettiva, magari tra qualche anno andrà al Real o al Barça. E io? Io sono solo una figlia di operai, niente di più. Se anche lo seguissi nella sua carriera mi sentirei un pesce fuor d'acqua, come ieri al ristorante.
"Lily, io ti amo e so che anche tu non hai mai smesso di farlo. Ti ho detto che voglio dimostrarti il mio amore da stasera e lo farò" dice mettendosi una mano in tasca.
Tira fuori qualcosa e si avvicina ancora di più a me. È a pochi centimetri e mi guarda negli occhi con uno sguardo dolce.
"Sposami Lily, sposami e rendimi l'uomo più felice di questo mondo" mi dice mostrandomi l'anello.
L'anello è la goccia che fa traboccare il vaso.
È l'anello di mia nonna, quindi l'avrà avuto da mio padre. Ora capisco le sue parole di prima 'fa la scelta giusta, per una volta nella tua vita' mi ha detto. Mio padre ha dato il suo consenso.
Luca è difronte a me e continua a fissarmi impaziente.
"Lil, credimi. Il nostro destino siamo noi, ora lo so, ora ci credo. Sposami"
Lo fisso ancora per qualche secondo e le lacrime iniziano ad inondarmi il viso. Non so cosa è, non so perché lo sto facendo ma c'è una voce dentro di me, una vocina che mi suggerisce di fare così e prima che me ne accorga, la mia bocca si apre e rispondo alla sua domanda.
"Si"
Lui mi guarda scioccato, come se non se lo aspettasse e poi sorride alzandosi e mettendosi alla mia altezza.
"Hai detto si? Sarai mia moglie?"
"Si, sarò tua moglie"
"Ti amo Lily, hai fatto la scelta giusta" mi dice e sta per baciarmi ma lo blocco.
"Ti sposerò Luca ma devi darmi il tempo di parlarne con Arek, non merita niente di male"
"E quindi, che vuoi fare?"
"Non so quando glielo dirò, credo al mio compleanno che è anche il suo..devi darmi tempo"
"Va bene ma nel frattempo non possiamo vederci? Mi manchi così tanto amore mio.."
"No, meglio di no..preferisco mettere prima le cose in chiaro"
"Allora fai presto" mi dice e mi abbraccia.
Mi stringe forte e mi sento strana, non ero più abituata alle sue braccia, quasi non mi piacciono più. Ma so che questa era la scelta da fare, Luca è perfetto per me e la mia vita. Noi siamo complementari da sempre.
Mi prende la mano e sorride.
"Che ne dici, andiamo a dare la bella notizia?"
"Si va bene" annuisco e il cuore torna a rimbombarmi in petto.
Apre la porta e andiamo in cucina, quando ci vedono mano nella mano, mio padre ride raggiante e applaude, mia madre e mia sorella invece sembrano deluse.
"Lo sapevo figliolo, sapevo che avrebbe fatto la scelta giusta" dice mio padre abbracciando Luca che a sua volta lo stringe forte. Poi bacia anche me.
"Brava tesoro, lo sapevo che sarebbe successo. Congratulazioni"
"Si grazie" dico facendo un mezzo sorriso.
Mia sorella mi tira tra le sue braccia e mi stringe, lei è l'unica che mi capisce veramente, ho troppo bisogno di lei ora.
"Luca è quello giusto per me, Arek è troppo" le dico mentre mi abbraccia e inizio a piangere.
Mi stacco da lei per evitare di esagerare con le lacrime e Luca mi abbraccia di nuovo.
"Allora io vado, ci vediamo nelle prossime settimane. Buona giornata"
"Ciao Luca" lo salutano tutti e lui va via.
Non appena chiude la porta, scappo in camera mia e mia sorella e mia madre mi seguono.
"Tesoro, perché hai detto si? Non ti vedo convinta" mi chiede mia mamma accarezzandomi i capelli mentre singhiozzo a letto.
"Luca è giusto per me mamma, era la scelta giusta da fare"
"E Arek? Tu lo ami, voi vi amate non puoi dimenticare tutto in un giorno"
"Lo so ma lui starà bene anche senza di me, si merita molto di più. Io posso solo tappargli le ali, non sono abbastanza per lui"
"Questa è una stronzata Lily, davvero. Tu sei bellissima, intelligente e simpatica più di qualsiasi modella o attrice lui possa desiderare, lui vuole te, ti ama Lil, se ne fotte di tutto il resto e dovresti farlo anche tu"
"Tua sorella ha ragione..Luca è un bravo ragazzo ma tu in cuore tuo sai di non amare lui"
"Invece vi sbagliate, io amo Luca, devo amarlo. Forse con Arek ci starei bene per altri sei mesi, un altro anno, ma poi lui ha la sua carriera e deve seguirla, io sarei solo stata d'intralcio e non voglio, lui si merita tutto il meglio di questo mondo e torno a dire che non sono io"
"Cazzate su cazzate Lilian!" Mia sorella inizia ad urlare "tu lo ami e lui ama te, stop! Non c'è nulla da aggiungere"
"Io sposerò Luca" dico, chiudendo il discorso.
"Fa come cazzo ti pare" dice lei e va via.
Va via anche mia madre e decido di andarmi a fare una doccia. Vado in bagno e mi guardo allo specchio: ho ancora il vestito rosso addosso e se chiudo gli occhi posso sentire il profumo di Arek sulla mia pelle, i suoi occhi verdi che mi desiderano e i suoi baci che mi divorano.
Riapro gli occhi e una sorta di crisi di panico mi assale, così mi spoglio e mi butto sotto la doccia. Cerco di convincermi di aver fatto la scelta giusta e giuro su quello che ho di più caro di non tornare indietro, sposerò Luca nonostante Arek faccia parte di me e lo farà per sempre.

I due giorni passano velocemente e Arek sta tornando, la partita è andata così e così, hanno pareggiato in casa dell'Atalanta.
Io lo sto aspettando all'aeroporto e non so come reagirò quando lo vedrò, so solo che ho bisogno di stringerlo, ho un bisogno fisico di stare con lui.
"Amore mio" mi dice quando mi vede da lontano e io scendo dall'auto. Lui inizia a correre verso di me e quando mi raggiunge mi prende in braccio stringendomi forte.
"Come stai?" Mi chiede appoggiandomi di nuovo a terra. Io lo guardo negli occhi e lo bacio appassionata, mi era mancata la sua bocca.
"Kocham cię" gli dico sulle labbra, con un filo di voce.
"Anche io" dice lui sorridendo "e ora che andiamo a casa te lo dimostro con i fatti" continua facendomi l'occhiolino.
Scoppiamo a ridere e insieme torniamo a casa sua.
"Vuoi qualcosa in particolare per cena?" Gli domando.
"No, qualsiasi cosa basta che mangi con me"
"Certo" rispondo.
Arriviamo a casa e ci mettiamo a preparare una semplice insalata e del pollo arrostito.
"Cosa hai fatto in questi giorni senza di me? Oltre a disperarti e a piangere per la mia mancanza, ovviamente" mi chiede.
"Niente di che, ho studiato e sono andata all'università"
"Divertente?"
"Non molto.."
"Per quello allora ci penso io, fammi solo smaltire la cena" dice alzandosi e venendo verso di me. Mi bacia la fronte e va verso il frigo prendendo la frutta. Prende una mela per lui e una pera per me, sapendo che la preferisco.
"Stavo pensando..per il nostro compleanno ti andrebbe di andare da qualche parte? Che ne so, magari in montagna.." propone e la mia mente vaga, arriva a quel giorno e soprattutto a ciò che dovrò fare quel giorno "Per te va bene?" Mi domanda ancora.
Io mi alzo e vado a sedermi sulle sue gambe.
"Ora non voglio pensare che a te dentro di me, nient'altro"
"Dimmi solo si" insiste mentre le mie mani arrivano nei suoi pantaloni. Lui sembra non cedere e continua a tenere il suo sguardo fisso nel mio, in attesa di una risposta.
"Si" gli dico, immaginando che sia un altro 'si', decisamente più importante.
Non appena quella sillaba esce dalla mia bocca mi prende in braccio e con l'altro braccio allontana tutto ciò che c'è sulla tavola, facendo anche cadere un bicchiere.
"Attento" gli dico divertita ma lui è talmente preso che neanche mi ascolta.
Mi mette sul tavolo, mi tira via i jeans e inizia a darmi piacere con la bocca. Mi contorco sul tavolo e alzo i fianchi per permettergli di muoversi meglio. Lui continua e con una mano mi stuzzica tra le gambe mentre con l'altra mi stringe un seno. È così impetuoso, così selvaggio stasera che il solo guardarlo per poco non mi provoca un orgasmo. Quando è sazio sale con le ginocchia sul tavolo portando la sua erezione al livello della mia bocca e io lo assecondo. Lo accolgo e lo stuzzico con la lingua mentre lo osservo sempre più ansimante.
"Ora basta giochetti" dice dopo un po' e si allontana dalla mia bocca. Scende dal tavolo e mi tira a sé, in modo da farsi strada dentro di me. Va a fondo e resta fermo per qualche secondo, per poi ricominciare.
"Arek, oddio.."
Va sempre più forte, sempre più a fondo e riesce a toccarmi ogni volta delle corde che credevo impossibili da raggiungere. È tutto così incredibilmente magnifico che mi viene da piangere ma mi trattengo. Mi prende in braccio e mi porta sul divano in salone, senza mai uscire da me. Mi appoggia piano e poi si sdraia sul mio corpo. Siamo sudati e questo permette ai nostri corpi di aderire perfettamente. Il fuoco nel camino è alto e scoppiettante, e illumina la stanza buia.
Lui continua a muoversi su di me senza fermarsi un attimo.
"Non smettere..non smettere.." Gli chiedo stringendo forte le sue braccia.
"Dimmi che sarà per sempre Lil" dice aumentando gli affondi "dimmelo" .
Sta per arrivare, lo sento forte e chiaro. Continua ad ondeggiare i suoi fianchi contro ai miei e ora mi guarda negli occhi, aspetta una mia risposta.
"Dimmelo" ripete.
"Sarà per sempre" gli dico, lui si libera dentro di me e insieme a me.
Il nostro per sempre ha i giorni contati ma lui non lo sa ancora e per il momento va bene così.

L'ho capito al primo sguardo che eri l'errore giusto. || Arkadiusz Milik ||Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang