Capitolo 41- Sinai

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Vito si guarda attorno terrorizzato perché non vede via di uscita. Afferra i bordi di uno scaffale e lo butta giù con tutta la forza che possiede.
Viene seguito a ruota dagli altri per seguire e, con un balzo, salta direttamente sopra ad una mensola per raggiungere la grata per le tubature d' aerazione. Alessandro la richiude in fretta sotto di sé e osserva gli uomini dagli occhi di ghiaccio che urlano di frustrazione per aver perso le prede.
<< Cosa facciamo adesso? Questo posto è completamente invaso! Inoltre fuori deve essere giorno quindi gli zombie potrebbero rifugiarsi in qualsiasi struttura per le prossime ore.>>
Vito si passa la mano sulla fronte madida di sudore.
<< Anche se fossimo novizi gli zombie non si creerebbero troppi problemi ad esporsi al sole. Certo sono sensibili ma non come noi. Non abbiamo scelta, dobbiamo aspettare la notte, quindi dobbiamo organizzarci per uscire da qui.>>
Theresa si appoggia alla parete sinceramente scossa.
<< Poste tubature sono collegate con l'esterno, dobbiamo solo trovare il modo per uscire. Una volta fuori dobbiamo correre come matti verso il porto per riorganizzare le ricerche del kakadu plum.>>
Il re sbuffa per quella situazione.
<< Maledizione, spero che gli altri uomini stiano bene!>>
Alessandro gli posa una mano sulla spalla.
<<I Vittoriosi sono forti e sapranno come cavarsela, magari sono già rientrati sulle navi o forse hanno già in mano il kakadu plum.>>
Vito sorride per l' ottimismo della ragazza.
<< Va bene. Adesso pensiamo a noi e poi procederemo a salvare gli altri.>>
E s'incamminano per cercare una via di fuga.

<< Svegliati! Su svegliati! Sei pesante e ci stanno per raggiungere!>>
Esmeralda apre gli occhi ma non riesce a mettere a fuoco. La testa le brucia per la botta presa e ogni muscolo protesta al singolo movimento, ma questo è un male minore rispetto a quando le iniettarono la cura.
<< Su svegliati!! Corri!!>>
La regina si accorge di avere le braccia attorno alle spalle di due persone che la stanno sorreggendo a fatica.
<< Cosa volete da me? Io.. io.. dove sono gli uomini dagli occhi di ghiaccio?>>
Una ragazza rossa con mille lentiggini sul viso ha uno sguardo truce.
<< Riesci a correre? Non vorrei mai che riescano a raggiungerci!>>
Esmeralda prova a fare qualche passo, ma le gambe le risultano due macigni. Piano piano prende una buona andatura e riesce a stare dietro agli altri, senza essere costretta di essere trasportata.
<< Sì! Chi siete voi? Dove stiamo andando?>>
La ragazza rossa però sembra preoccupata da altro rispetto alle sue continue domande.
<< Lasciamo per un secondo momento gli inconvenievoli! Gli zombie ci stanno seguendo e ora dobbiamo correre a riparo!>> e cade nel mutismo.
Esmeralda si guarda attorno. Si trovano in una specie di fogna molto umida e lurida.
L'odore le da a nausea ma preferisce non pensarci troppo e si concentra sugli sconosciuti che la stanno salvando.
Un uomo alto e biondo le corre al fianco e, accorgendosi di essere osservato, le ricambia un sorriso tirato.
Esmeralda arrossisce e voglio lo sguardo verso l'altra donna che fino a poco prima la stava sollevando e nota che è identica all'altro uomo.
Ma certo! Sono gemelli!
Pensa tra sé e sé.
Davanti a loro la strada si sbarra da un gran portone in cemento, imbattibile anche dai Vittoriosi.
La ragazza rossa tira fuori una chiave e la inserisce nella minuscola serratura, facendo suonare uno spesso clack.
Le urla degli zombie si fanno più vicini e la sconosciuta li invita a sbrigarsi ad entrare e richiedere dietro di sé la porta.
Esmeralda si ferma e incrocia le braccia.
<< Ora mi dovete delle spiegazioni o non continuerò a seguirvi!>>
I tre si scambiano sguardi perplessi.
<< Scusa se non mi sono presentata, io sono Lily, e tuttu noi siamo i Sinai, ovvero gli abitanti di quest' isola. Non riceviamo mai Vittoriosi quaggiù e per colpa tua tra non molto dovremo dare non poche spiegazioni! Piuttosto dicci cosa ci fai tu qui? Sei la responsabile di queste importazioni? >>
La regina non comprende appieno quelle parole.
<< Quali importazioni? Io sono la regina di Rimina! Io sono Esmeralda!>>
I tre si mettono a ridere di gusto.
<< Sì, come no! E io sono il re Vito!>> scherza il ragazzo.
Esmeralda va su tutte le furie per essere presa in giro.
<< Ma io sono veramente la regina Esmeralda!>>
I Sinai sembrano dubbiosi e la rossa prende parola.
<< Va bene. Scopriremo se stai dicendo veramente la libertà dopo la prova di Zoe. Lei saprà se dici la verità! Ora, se non ti dispiace, puoi aprire l'altra porta Tina?>>
La bionda annuisce entusiasta e tira fuori la propria chiave d'oro per aprire la seconda porta; ritrovandosi in un altra stanza chiusa a chiave.
<< Spero che abbiamo finito con queste serrature!>> brontola Esmeralda.
<< Noi siamo i Guardiani delle Porte. Noi custodiamo le chiavi che vi permettono di uscire nel mondo esterno. Nessuno può uscire senza il consenso unanime di tutti e tre noi... beh noi tre e Zoe.>>
La sovrana comprende che c'è qualcosa che non va.
<< Fammi indovinare, Zoe non vi ha dato il consenso ad uscire vero?>>
Lily arrossisce violentemente, ma non fiata perché giungono al limite di quel tunnel, che si apre in una vera e propria grotta sotterranea.
La ragazza rossa fa segno di seguirla per i gradini che sporgono dal muro fino verso il basso.
Lì sotto vive una città tre volte più grande di Rimina.
Esmeralda resta a bocca aperta e guarda deliziata bambini umani che giocano con bambini Vittoriosi.
Un umano che bacia dolcemente sulle labbra una Vittoriosa.
L'armonia che vi è nel rapporto tra le due razze la spiazza completamente. Quella città è praticamente un' utopia che ha sempre sognato, ed è stata realizzata sotto metri e metri di terra.
L'unica illuminazione sono i fuochi e altre strane luci che sembrano non bruciare.
I tre la conducono al centro del paese, il quale si apre in un edificio che assomiglia vagamente ad una barca a vela composto da soli vetri.
<< Tutto questo è stupendo!>> Annuncia estasiata la regina.
Lily si diverte nel vedere tanto entusiasmo in Esmeralda e decide di spiegarle alcune cose.
<< Vedi quei fari laggiù? Abbiamo sfruttato alcune tecnologie che si usavano prima della Grande Guerra Chimica, ovvero ci sono dei pannelli solari collegati all'esterno che ci permettono di illuminare tutta la città!! Anche se il re non approverebbe l'uso di queste tecnologie, per noi sono ottime fonti di sopravvivenza! Figurati che per respirare bene abbiamo collegato la citta tramite alcune grotte a dei veri e propri vivai, così possiamo anche nutrire gli umani. Inoltre qui si gestisce anche l'allevamento in tunnel paralleli! Dovresti vederli se ti fermi a lungo! Inoltre potresti visitare le altre città qui vicino, hanno tutte qualcosa di particolare come ad esempio la nostra barca di vetro in mezzo alla città..>>
Esmeralda non sente tutto il discorso e conferma che quella fanciulla è una gran chiacchierona esattamente come Sofie.
Le tre vele di vetro si concentrano ed illuminano un' unica sala, nella quale in fondo vi è una poltrona rossa sulla quale siede una giovane donna dai capelli dorati e gli occhi azzurri, molto bella sotto ogni aspetto.
Tutti s'inchinano quando la donna si alza dal proprio posto e si avvicina ad Esmeralda.
La regina mantiene il mento alto e si rifiuta ad inchinarsi a qualunque persona se non al re.
<< Lily, cosa ci fa questa sconosciuta nella nostra città? Hai infranto la regola che ti ho imposto qualche ora fa e ritorni dal mondo di sopra con.. lei, che oltretutto non mi rispetta a quanto pare. Chi sei?>>
Esmeralda presuppone che quella donna sia la famosa Zoe di cui poco prima discuteva la ragazza dai capelli rossi.
<< Sono Esmeralda, la sovrana di Rimina! Sei tu che non mi rispetti inchinandoti a me!>>
Zoe la guarda a lungo negli occhi, come per sentenziare ciò che le viene comunicato.
<< Sei sicura di ciò che dici? Stai attenta a ciò che mi dirai perché gli occhi non mentono mai rispetto alla bocca.>>
Esmeralda si sente indispettita da quella domanda.
<< Certamente! Io sono la tua regina! So che non abbiamo avuto modo di conoscerci prima, ma gli affari di stato di mio marito non mi lo hanno permesso di visitare questo luogo.>>
Zoe sorride come se sapesse la verità.
<< Io penso che non credi veramente alle tue stesse parole, Esmeralda.>>
E s'inchina lasciando di stucco la regina.

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora