Capitolo 40- Una via di fuga

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Esmeralda continua a sbattere i piedi con tutta la forza che possiede e riesce a rompere definitivamente il pavimento. Con un balzo si ritrova nella cabina posta nei piani inferiori, la quale fortunatamente è vuota.
Si mette a correre verso l'esterno e, fortunatamente, gli umani non provano a bloccarla in alcun modo, speranzosi che presto l'attacco finisca.
Si mette dei pantaloni delle guardie un pò sgualciti, anche se le risultano larghi. Esce da sottocoperta e comprende che la situazione è molto più grave di quanto si possa immaginare. Gli zombie si stanno ammassati da un lato per poter superare il fuoco, mentre David imparte ordini per lanciare freccie a più non posso e tutte le lancie o pugnali che ha sotto mano. Per quanto la sua giovane età neghi l'evidenza, è già un ottimo capo.
La regina osserva orgogliosa quel piccolo comandante nato e gli augura che tutto proceda secondo i suoi piani e preferisce non interromperlo per metterlo alla prova.

David lancia senza interruzioni tutti i pugnali che possiede, ma questo sembra non bastare per allontanare quegli esseri. La massa di zombie e non ha altra scelta che ritirarsi.
<< Alzate le vele e correte tutti dentro! Dobbiamo allontanarci dal porto prima che salgono sulle navi!>>
I Vittoriosi corrono in salvo, mentre quelli sulle barche continuano a lanciare le frecce per ripararli e rallentare la corsa degli uomini dagli occhi di ghiaccio.
Riescono in tempo a salire e allontanarsi dal porto, quando gli zombie iniziano a scavalcare il fuoco e a gettarsi uno sull'altro, finché qualcuno cade in acqua. Fortunatamente questi esseri non sanno nuotare quindi finiscono in fondo al mare.
Sophie posa una mano sulla spalla del principe per indicare li che è stato molto bravo.
<<Grazie David. Ci hai salvato, ma come faremo a recuperare tuo zio e il re?>>
David osserva il porto ormai invaso.
<< Troveremo un modo per allontanare tutti quegli esseri. Infondo sanno che noi siamo qui, quindi mentre loro fanno le loro ricerche e tornano, noi ci riprenderemo il porto.>>
William li raggiunge con il viso rosso di rabbia e gira violentemente con un braccio Sophie.
<< Stupida che non sei altro! Dov'è la regina? Perché l' hai liberata?>>
La ragazza sbianca totalmente.
<< Io non l'ho liberata! Mi hanno fermato prima che ci riuscissi!>>
David sposta lo sguardo da uno all'altro, cercando di capire bene cosa sia successo.
<< Un momento mia madre è libera? E dove si trova? Sulla nave?>>
La guardia è truce.
<< Mi dispiace, ma non si è vista ne su questa, ne sull'altra nave. Crediamo sia scesa dall' imbarcazione.>>
Il principe non crede ai propri orecchi. Si volge immediatamente verso il porto e nota una figura in piedi sulle mura di cinta con i pantaloni delle guardie reali.
Esmeralda sorride quando viene avvistata e con un gesto simile ad un saluto, scompare nella città australiana.

Vito prende sulle spalle Theresa e l'aiuta a salire nelle tubazioni d'areazione. Alessandro la segue e si cala con il solo busto verso il basso, per poter prendere le braccia del re e aiutarlo a sollevarsi verso l'alto.
Nelle tubature sono costretti a procedere a gattoni per lo spazio ristretto.
<< Dove andiamo?>> chiede curioso Alessandro.
<< Come hai detto tu a fare shopping! Questo posto dovrebbe contenere differenti prodotti, forse sono scaduti ma meglio che nulla! Proviamo a cercarli nei banchi d'alimentazione e speriamo che durante la Grande Guerra Chimica gli umani non abbiano svaliggiato completamente questo supermercato.>>
Theresa sembra invece dubbiosa.
<< Una volta qui c'era un mercato pieno di bancarelle? Io ho visto solo tanti mensoloni!>>
Vito sorride perché i due compagni di viaggio sono troppo giovani per conoscere il mondo precedente a quello che stanno vivendo.
<< Non proprio. Diciamo che questo posto vendeva tanti prodotti disposti su queste mensole. Era molto più comodo e permetteva di contenere molte più cose. Quando vedrete la scritta alimenti ditemelo così scendiamo!>>
I tre procedono lentamente, anche se alcune volte si fermano per le grida di frustrazione degli uomini dagli occhi di ghiaccio.
Theresa finalmente vede la scritta che tanto attendono.
<< Laggiù! Il segnale è storto e rovinato ma si nota ancora la parola alimenti!>>
Scendono dalla grata quando sono certi di essere soli e iniziano ad ispezionare gli scaffali.
Mentre ispezionano uno scaffale con dei barattoli rossi con la scritta passata di pomodoro, incontrano uno zombie.
I tre Vittoriosi si bloccano sul posto e non fiatano. L'uomo dagli occhi di ghiaccio sembra perplesso su ciò che vede e si avvicina lentamente. Annusa Theresa e a pochi centimetri da lei, la ragazza gli prende la testa tra le mani e la ruota violentemente, senza che il nemico crei allarmi.
<< Dobbiamo stare attenti. In questo posto ci sono ancora molti uomini dagli occhi di ghiaccio, basta il minimo rumore e saranno tutti attirati qui. Ad ogni modo qui non c'è il Kakadu plum. Proviamo a vedere tra gli aromi, magari non sono scaduti, anche se ne dubito fortemente.>>
Con coraggio si spostano verso altri mensoloni, superando il reparto di macelleria e pescheria che emanano un tanfo micidiale.
Alessandro alza inutilmente la maglia per non sentire il fetore.
Finalmente giungono davanti ad uno scaffale ricco di botticini in vetro e il tappo rosso. Durante la Grande Guerra Chimica probabilmente gli umani avevano rubato buona parte degli aromi e ora ne restava neanche un quarto di quello che poteva esserci in precedenza.
In muto assenso si mettono a cercare il kakadu plum, quando uno zombie sputa da sopra lo scaffale e si mette a urlare ferocemente e sobbalza addosso a Vito.
Il re, che è rimasto scioccato dall'attacco improvviso, si ritrova a terra, ma ripresosi scaraventa di lato il nemico.
L'urlo agghiacciante però ha attirato l'attenzione di molti altri uomini dagli occhi di ghiaccio, che presto li circondano senza lasciargli via di scampo.

Esmeralda, con un balzo, si ritrova nella città australiana. Gli zombie sono troppo concentrati sulle mura di cinta del porto per accorgersi della sua presenza.
Senza una meta, inizia a correre a più non posso dritto a sé per seminare più uomini dagli occhi di ghiaccio possibili.
Dove potrebbero essere andati? Ragiona Esmeralda, perché ti sei gettata a capofitto nella ricerca di Vito?
E mentre ragiona su dove correre, alcuni zombie si accorgono della sua presenza e iniziano a inseguirla.
Decide di lasciare la strada principale e si aggrappa al balcone di un edificio. Cerca ogni appiglio per arrampicarsi sempre più in alto, finché da una finestra rotta appare un uomo dagli occhi di ghiaccio che cerca di prenderla.
Con un balzo va alla propria sinistra per evitare lo zombie, ma non riesce ad aggrapparsi bene al cornicione di una finestra, che finisce per cadere nel vuoto e perdere i sensi.

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora