Capitolo 21- La città fantasma

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Esmeralda e Vito tornano al campo base per prepararsi a partire nuovamente.
<< William! Dove sei?>>
La guardia si precipita da loro tremendamente preoccupato.
<< Maestà! Mi stavate cercando?>>
La regina perscruta il soldato e nota quanto sia diventato pallido all'improvviso.
<< Tutto bene William? Mi sembri un pò... teso.>>
William si guarda attorno come se fosse alla ricerca di qualcuno.
<< David e Sophie! Sono scomparsi! Nail è l'ultimo ad averli visti insieme.>>
Esmeralda resta scioccata e si mette a cercare Nail per saperne di più.
<< Sei sicuro che non siano andati a caccia?>> chiede Vito sempre più preoccupato.
<< No. Sophie è una ragazza responsabile e mi avrebbe avvertito nel caso si sarebbero allontanati. Ecco Nail! Nail fermati! Dobbiamo parlarti!>>
Il giovane Vittorioso li osserva titubante sul da farsi; a sua memoria non ricorda di aver commesso alcun errore.
<< Mio re, desiderate?>>
S'inchina.
Vito lo fa subito alzare.
<< Quando hai visto l'ultima volta il principe e la sua amica Sophie?>>
<< All'incirca mezz'oretta fa ai bordi del campo.>>
I regnanti si fanno guidare verso il punto in cui hanno visto l'ultima volta i due giovani.
Esmeralda si piega sulle ginocchia per ispezionare meglio il terreno.
<< Si sono diretti verso nord. Ci sono solo i cuccioli di lupo con loro. Secondo voi cosa li ha attirati per uscire dalla zona di sicurezza?>> chiede al re, il quale si siede affianco a lei.
<< Forse i lupi sono stati attirati da qualcosa. Non ci resta che seguirli e sperare che non si siano allontanati troppo.>>
Esmeralda si rialza.
<< Molto bene. William chiama qualche tuo uomo che ci aiuterà a perlustrare la zona. Non troppi perché ci metteremo poco. Vito hai idea di cosa si può trovare per quella direzione?>>
<< Se non sbaglio si trova una vecchia città di cui non ricordo neanche il nome. Spero di non trovarvici i Nutrix.>>
La regina lo guarda interrogativa.
<< Chi?>>

David corre divertito davanti a Sophie.
<< Te l' ho detto che sono più veloce!>> esclama entusiasta.
La ragazza ride a crepapelle.
<< La gara non è ancora finita!>> raggiungono i piedi dell'alto edificio è restano ammaliati nell'osservarlo.
Ha circa 20 piani ed è imponente in mezzo ai tanti palazzi che lo circondano. Da fuori sembra di vedere un albero cresciuto al centro dell'abitazione e i suoi lunghi rami fuoriescono da alcune finestre.
Sophie guarda affascinata la scena.
<< La natura ha avuto la forza di rompere dall'interno ciò che hanno costruito gli umani in tanti anni.>>
David sposta lo sguardo verso l'amica e, quando lei se ne accorge e si volta dalla sua parte, arrossisce.
<< Forza! La gara è ancora in ballo!>>
I lupi invece sembrano nervosi da quell'ambiente e mostrano i denti verso l'edificio.
<< Cos'hanno?>> chiede gentilmente Sophie.
<< Non saprei.>> ammette David, anche se sente di essere osservato.
Un brivido di paura lo pervade ma, quando vede l'amica superarlo per entrare nel palazzo, decide di non mostrargli le sue preoccupazioni.

Sophie scavalca la porta mezza frantumata dell'entrata e resta a bocca aperta nel vedere, proprio al centro dell'edificio, un grosso tronco che potrebbe essere abbracciato da almeno 40 persone. Inizia a salire sull'albero, aggrappandosi su ogni appiglio possibile.
<< Sophie potrebbe essere pericoloso! Non sarebbe meglio prendere le scale?>> chiede David.
<< Se vuoi farmi prendere la strada più lunga per battermi ti sbagli di grosso!>>
Il principe sospira.
Sarà il percorso più lungo ma è più facile da percorrere!
Si divide dalla ragazza in cerca di qualche passaggio per salire, finché non trova una porta di sicurezza che riesce a spalancare senza problemi, con una scala che conduce verso l'alto.
Qualche rumore inquietante ogni tanto lo fa rabbrividire e correre più velocemente, quando all'improvviso si spalanca una porta mostrando un essere dagli occhi di ghiaccio che gli si avvicina pericolosamente.
David urla terrorizzato e cerca un modo per poter ritrovare la lucidità.
Un Vittorioso affamato afferra i fianchi dello zombie e si scaraventa sulla sua gola.
Il principe ritrova la forza e corre in alto in cerca di una porta che possa condurlo verso l'interno dove si trova Sophie.
Qualcuno lo prende per le spalle e lo scaraventa per qualche gradino più in basso.
David si rialza in attesa di un attacco ma l'altro individuo lo guarda perplesso.
Lo sconosciuto ha i capelli biondissimi che si possono scambiare per bianchi e gli occhi sono di un blu profondo.
<< Chi sei tu? Cosa ci fai nella Rocca di Natan?>>
David lo perlustra perplesso, anche se gli occhi del nemico lo stanno incantando per il suo colore intenso. Decide che è meglio non riferire chi è veramente; in quanto è consapevole di quanti nemici esistano nel mondo nei confronti del re.
<< Io e la mia amica stiamo cercando un posto in cui abitare e questo palazzo è di mio gradimento.>>
Lo sconosciuto lo guarda spazientito.
<<Non scherzare con me, ragazzo! Sei una spia del re? Sono pochi i visitatori da queste parti.>>
David sbuffa per essere così poco credibile con le bugie.
<< Non sono la spia di nessuno! Non avevo idea che questo posto fosse abitato! Sono solo di passaggio! Io e la mia amica volevamo vedere il mondo dall'alto. Tutto qui.>>
L'uomo si rilassa capendo che il ragazzo non sta mentendo dal suo tono di voce.
<< Come ti chiami, ragazzo?>> chiede nuovamente.
<< Mi chiamo David, e tu?>>
Il silenzio cala per quelle scale.
<< Harvid. Benvenuto nella nostra rocca David. Vieni con me, ti mostro il mio paese.>>
David resta titubante se fidarsi o meno. È consapevole che si sta ficcanaso in una marea di guai ma finché non trova Sophie, preferisce fare ciò che gli viene comandato.

Il principe sente le urla di migliaia di uomini dagli occhi di ghiaccio, senza capire come non abbia potuti sentirli dal basso dell'edificio. Rabbrividisce al pensiero che possa attaccarli da un momento all'altro ma preferisce non proferire parola o avrebbe finito per farsi rimproverare.
Incontrano un altro Vittorioso che è seduto dietro ad una porta dalla quale arrivano molte urla.
<< Yo! Togliti di mezzo! Devo portare il nuovo arrivato dal nostro capo.>>
L'uomo seduto si alza a fatica, come se non mangiasse da giorni o si nutrisse raramente.
Entrano in un salone centrale enorme. A terra sputa lo stesso tronco precedente ma il pavimento è talmente attaccato ad esso da non permettere a David di vedere cosa c'è oltre.
<< Vieni con me. Tra non molto inizia lo spettacolo>>
Lo fa salire su una specie di balcone che circonda completamente le mura e permette di vedere cosa si trova al di sotto di loro, sul quale altri uomini guardano esaltanti verso il basso.
Ad un certo punto molti Vittoriosi si mettono a urlare felici dell'arrivo di un uomo con i capelli lunghi e bianchi, con gli occhi blu e profondi.
Harvid spintona David verso il loro capo.
<< Natan, ho trovato questo ragazzo gironzolare per le nostre abitazioni, da quanto ne posso sapere c'è un'amica con lui.>>
Il capo scruta il principe da capo a piedi.
<< Come ti chiami ragazzo?>>
Ancora con ragazzo?
Pensa infastidito David.
<< David.>>
Natan cammina attorno al principe.
<< Ci siamo già visti? Assomigli molto a qualcuno che conosco, eppure non ricordo chi. A chi sei figlio?>>
David suda freddo, da che mentire non è il suo forte ma deve trovare un modo per dire la verità senza troppe informazioni.
<< Non ci siamo mai incontrati, non sono di queste parti. Io e la mia amica stavamo giocando.- fa un piccolo sospiro.- e i miei genitori non sono mai stati qui a mia saputa.>>
L'uomo non sembra ancora convinto.
<< Molto bene. Dato che sei di passaggio ti faccio vedere le bellezze del mio paese.- applaude- ti divertirai un mondo con i nostri giochetti.>>

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora