Capitolo 11- Una gara divertente

688 59 5
                                    

Esmeralda cammina affianco al figlio e Theresa.
Insieme riescono a non pensare al loro passato ed affrontare il futuro.
David gioca con i lupetti e insegna a Sophie i trucchi che conosce sul combattimento, facendole capire che i Vittoriosi amano molto usare le spade e i pugnali.
Vito invece si è chiuso in sé stesso e non parla con nessuno, neanche con sua moglie, per la perdita subita.
I giorni passano lenti e la marcia verso l' Everest diventa sempre più faticosa a causa degli umani che necessitano di riposare molto di più rispetto ai Vittoriosi.
Una sera sentono in lontananza dei nitriti.
La regina ascolta silenziosamente quei meravigliosi animali che stanno passando in quei boschi freddi, quando il re decide di fermare l'intero gruppo per una breve sosta.
Esmeralda segue il re, benché quest'ultimo cerchi di evitarla, ma non si perde d'animo e lo insegue dentro il bosco a pochi metri di distanza; anche se è consapevole di essere notata.
<< Perché mi insegui?>> Si ferma di botto Vito quando è sicuro di essere abbastanza lontano da orecchie curiose.
<< Perché sono tua moglie e voglio sapere dove vai.>>
Lui tiene le braccia lungo i fianchi con i pugni chiusi e lo sguardo rivolto per terra.
<< Non ho bisogno di te adesso, voglio stare un pò solo.>> e sbatte un pugno contro un albero.
La regina si avvicina cautamente e gli poggia una mano sulla spalla.
<< Invece io credo che in questo momento hai bisogno di me più di quanto tu possa pensare>>
Lui si volta e in viso si legge la rabbia mista ad un' infinita tristezza.
<< Tu non capisci! Abbiamo fatto tanto per riuscire a convivere bene insieme e in una notte ho rischiato di perdervi entrambi! Non ti incolpo di averlo lasciato morire perché avresti fatto la stessa cosa; sono solo incazzato perché sono stato troppo incauto a mandarvi da soli in quel maledetto castello! Potevi morire anche te e non ti ho protetto! Non ero lì con te quando sei rimasta intrappolata lì dentro! Inoltre avevo promesso a mio fratello che mi sarei preso cura di mio nipote, invece è morto! Ho fallito in una delle missioni più importanti della mia vita!>>
Crolla a terra e poggia la schiena contro il tronco, piangendo per la prima volta in vita sua.
Esmeralda resta scioccata da quanto sta vedendo e si siede affianco al marito, stringendogli la mano tra le sue.
<< Te hai fatto ciò che ritenevi necessario. Il passato è passato e non possiamo modificarlo, possiamo solo accettarlo e guardare il futuro. Non possiamo riportare in vita Alessandro, ma possiamo portare con noi i suoi valori e mostrarli al mondo intero per ricordarlo! L'ho amato anch'io e lo porterò nel cuore per sempre>>
Il re l'abbraccia e la stringe forte a sé per allontanare brutti pensieri e ricordare i momenti migliori con il nipote.
Restano a lungo in quella posizione senza parlare finché Vito ritrova la forza per ringraziarla.
<< Grazie amor mio>>

I sovrani tornano dai loro sudditi e trovano David ricoperto di funi con Sophie che continua a girarne una attorno al busto.
<< Cosa state architettando voi due monelli?>> chiede il re
<< Mamma ha letto differenti libri che raccontano delle persone che usavano i cavalli per spostarsi da un luogo all'altro sulla loro schiena, possono andare molto più velocemente della corsa degli uomini e possiamo raggiungere facilmente l' Himalaya!>>
Esmeralda sorride per quanto sia acuto il figlio, orgogliosa che sia molto simile al padre nel voler aiutare gli umani.
<< Allora andiamo a caccia figliolo. Dobbiamo solo avvisare di non mangiare gli animali a tutti i Vittoriosi!>>

Esmeralda guarda oltre l' albero, verso la raduna in cui stanno pascolando i cavalli; fa cenno a Vito di farsi avanti cautamente.
Cercano di avvicinarsi piano piano quando un lupetto coraggioso corre in mezzo alla mandria che bruca l'erba, inquietando gli animali.
La regina sospira e guarda male il figlio dall'altra parte della raduna che alza innocentemente le spalle.
<< Andiamo! Non possiamo farli scappare lontano!>>comanda il re.
Venti uomini escono dai loro nascondigli e circondano gli animali ma quest'ultimi iniziano a scalciare ed inseguono il capo della mandria.
Fortunatamente i Vittoriosi sono molto più veloci di loro e ognuno di loro si affianca ad almeno un cavallo e lo circonda con una fune attorno al collo, provando a fermarli con la sola forza nelle braccia e nelle gambe.
Chi riescono a fermare, li legano agli alberi e continuano con la caccia, lasciando al restante degli uomini, il compito di recuperarli e radunarli tutti insieme.
Esmeralda lega soddisfatta il terzo cavallo mentre il re ne cattura un altro e si sorridono divertiti da quell' avventura.
<< Facciamo una gara?>> gli propone.
Lui finisce il nodo e si volta ad inseguire un altro animale.
<< Di che genere?>> chiede incuriosito.
<< Chi riesce a catturare più cavalli!>
Risponde allegra.
Lui gli sorride e contemporaneamente vengono raggiunti da David e Sophia.
<< Anch'io voglio partecipare! Sophie mi dispiace ma te hai già perso!>>
La ragazza lo guarda a mò di sfida.
<< Scommettiamo?>>
Esmeralda si lascia sfuggire una risata e al contempo raggiunge un altro cavallo che riesce a prendere gettandogli la lenza attorno al collo.
Vito scuote la testa divertito.
<< Ebbene che vinca il migliore!>>

I quattro si mettono a correre molto più veloce rispetto al resto del gruppo di soldati e presto finiscono per catturare tutti i cavalli di quella mandria. Manca solo il capo branco ed Esmeralda e Vito si fulminano in segno di sfida ma sorridendo e iniziano a correre a più non posso verso l'animale.
La regina sale sugli alberi e per potersi avvicinare meglio dall'alto, saltella da un ramo all'altro.
Il re invece prosegue a terra e quando riesce ad affiancarsi al bel stallone prepara le funi e inizia a girarle sulla testa come un cowboy.
Esmeralda li sorpassa a si mette a dondolo a testa in giù ancorandosi ai rami con le gambe; guarda Vittoriosa il marito e lascia pendere la fune sotto di sé.
Vito si sbriga a lanciare la fune.
Finisce che mentre il re riesce a catturare il cavallo mentre la regina si mette in groppa al cavallo che prova a tirare le funi per fermarlo.
Finalmente il capo dei Cavalli è stato catturato e legato all'albero.
Esmeralda scende dalla schiena dell'animale e sorride al marito che tiene un ciglio alzato perché non capisce chi ha vinto.
<< Facciamo parità? Gli propone.>> Lei annuisce e posa le braccia sulle sue spalle e si avvicina alle sue labbra, fino a baciarlo passionalmente.
Vito le circonda la vita e l'attira a sé, baciandola sempre più profondamente, mentre una mano scivola sul suo seno morbido e pieno.
Lei mugugna di piacere e proprio in quel momento sentono qualcuno che schiarisce la voce.
Il re fulmina con lo sguardo colui che sta interrompendo quel momento magico.
<< William! Vai a prendere gli altri cavalli! Questo stallone lo portiamo noi dopo appena saremo disponibili!>>
Il soldato sbianca, s'inchina e scappa via come se avesse la morte alle calcagna.
Rimasti soli Esmeralda gli sorride, felice di poter stare da sola con l'uomo che ama.
<< Hai vinto! Io ho preso solo 6 cavalli mentre te 7! Quale premio gradisci?>>
Lui sorride avido delle sue labbra e la bacia.
<< Voglio provare ad avere un figlio, qui ed ora in questa raduna con questo stupido cavallo che con i suoi nitriti nasconde il tuo piacere ad unirci.>>
Come se non aspettasse altro la regina lo bacia e quasi correndo inizia a baciarlo sul lobo dell'orecchio, poi sul collo e scende sempre più in basso facendo implorare il re di eliminare tutti quei vestiti che li dividono.
Vito porta il suo sguardo sul proprio e la bacia sulle labbra mentre la spoglia eccitato di poter restare con la donna che ama.
Le lingue s'intrecciano mentre i loro corpi si muovono al ritmo della musica delle loro anime.
Nessuno li interrompe o disturba perché finalmente sono soli e nient'altro al mondo esiste al di fuori di loro due.

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora