Capitolo 28- Pensieri oscuri

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Alessandro esce dalla sala del consiglio, respirando a pieni polmoni l'aria del bosco. Vuole riposare e staccarsi da quella realtà, benché le pressioni da parte dei Ribelli si fanno sempre più forti.
Elios non gli dà tregua un minuto e, da quando George lo ha sminuito davanti a tutti, gli sta sempre alle costole. Fortunatamente sta ancora dormendo nel suo nuovo alloggio e non lo disturberà per un pò di tempo.
<< Dove vai?>> chiede sbadigliando Carl, che si è risvegliato nel dopo sbornia.
<< Ho bisogno di stare un pò solo. Ti consiglio di stare vicino a Yara, necessità di un bagno e sono sicuro che gradirai procurarglielo tu!>>
Il ribelle sorride sottecchi.
<< Lo farò con molto piacere!>>
E sgaiattola via felice come un bambino.
Alessandro sorride e si allontana verso una raduna, nella quale poi si sdraia per potersi perdere nei propri pensieri, e magari ricordare qualcosa sul proprio passato.

La bella fanciulla dagli occhi verdi corre mano nella mano con un bambino. Alessandro prova ad allungare la mano verso di loro ma l'immagine si scompone facendolo catapultare in mezzo ad una battaglia, in una città che non riesce a riconosce.
Sta colpendo con la spada al collo di un Vittorioso, mentre con l'altra lancia dei pugnali verso un altro uomo.
Si abbassa per non essere colpito con una lancia e la prende al volo per rilanciarla al padrone, trafiggendogli in pieno volto.
Vede degli uomini entrare in una casa e li insegue. Nota subito un bambino che si sta nascondendo in una cesta, lo prende tra le braccia e dai suoi occhi capisce che è suo figlio.
<< Cosa ci fai qui? Io e tua madre ci eravamo assicurati che saresti rimasto a casa!>>
Il bimbetto gli fa la linguaccia.
<< Ma papà volevo vederti combattere!>> Non finisce la frase che appare da dietro di loro un uomo che cerca di colpirli; ma Alessandro lo schiva all'ultimo e gli tira una testata.
Il bambino scivola dal suo abbraccio e passa sotto le gambe del nemico.
L'uomo prova a prenderlo ma viene scaraventato da una furia ceca di Alessandro verso l'esterno.
<< Resta in questa casa che dopo faremo i conti!>> esclama, mentre riprende la battaglia davanti alla porta di quell'abitazione, lo avrebbe difeso ad ogni costo e provare a scappare sarebbe stato difficile perché si trovano nell' epicentro dello scontro.

Yara si getta nella pozza d'acqua con tutti i vestiti, col cavolo che si sarebbe mostrata nuda a Carl.
<< Te ne potresti andare via? Vorrei passare il mio momento intimo da sola!>> .
Il ribelle sorride maliziosamente.
<< Per perdermi un gran spettacolo? Manco morto! Io resto qui in tua compagnia. Inoltre chi mi garantisce che non scappi?>>
Yara sbuffa e inizia a svestirsi ma lasciando coperte le sole parti intime.
<< Allora tu mi darai in cambio delle informazioni per questo.. spettacolo!>>
Carl si toglie i vestiti e s' immerge nell'acqua.
<< Cosa vuoi sapere?>>
chiede avvicinandosi pericolosamente alla duchessa.
<< Elios vuole ancora ucciderlo?>>
Carl resta spiazzato ma sa che quella donna ci tiene al suo capo.
<< Sì, ma per ora non è periodo. Soltanto ieri si è fatto battere da uno dei consiglieri quando George l' ha ucciso in pochi secondi. Credo stia preparando la vendetta ma non ha ancora elaborato un piano.>>
<< Chi oltre a te è in questo complotto?>>
Carl ruota gli occhi verso il cielo è decide che il bagno può concludere lì.
<< Fai troppe domande quando neanche sei completamente nuda quindi non te lo dirò. Adesso esci che si saranno risvegliati in paese.>>

Alessandro squadra i consiglieri, dopo il sogno che ha fatto vuole capire di più sul proprio passato. Probabilmente deve aver fatto un figlio con la misteriosa donna e deve scoprire dove si trova.
<< Buonasera a tutti! Ho riunito solo voi consiglieri con me perché devo farvi una domanda importante.>>
Il silenzio sentenzia che ormai sono tutti dalla sua parte.
<< Voi sapete chi sono veramente io? Non sto scherzando. Ho perso la memoria e i miei uomini mi nascondono qualcosa. Voi cosa sapete di me?>>
I consiglieri si guardano negli occhi, in dubbio se quell'uomo gli sta giocando un brutto tranello, finché uno di loro decide di prendere parola.
<< Noi non abbiamo idea di chi tu sia. Qui non viene mai nessuno a trovarci, a parte il re e qualche suo commissionario.>>
George resta deluso da quella risposta.
<< Va bene allora. Farò entrare gli altri ma vi ordino di tacere su ciò che vi ho chiesto. Nessuno deve sapere dei miei dubbi, e se verrò a conoscenza che mi avete tradito, ve ne pentirete amaramente!>>
I Vittoriosi tremano a quelle parole e s'inchinano.
I Ribelli vengono chiamati nella sala per comprendere quali saranno le prossime mosse.
<< Bene, vi informo che proseguiremo nel nostro cammino per conquistare tutti i regni possibili. Vorrei chiedervi se avete particolari richieste.>>
Elios sbuffa in un angolo per la richiesta del capo.
<< Siamo a conoscenza che il re sta viaggiando verso le indie ed ha pochi uomini al proprio seguito.>> confessa un consigliere.
Ad Yara si illuminano gli occhi, attirando l'attenzione di Carl, il quale sembra l'unico ad aver notato la sua reazione.
George riflette bene su ciò che fare.
<< Allora andremo a conquistare tutti i popoli possibili qui vicino e, una volta che avremo raccolto un buon esercito, starneremo il re.>>
Il silenzio cala pesantemente nella stanza.
Nessuno avrebbe immaginato ad una reazione del genere. Nessuno avrebbe immaginato che quello smemorato avrebbe deciso di andare contro morte certa.
Elios si scalda dal suo posto e si alza dalla sedia con rabbia.
<< Sei completamente matto?>>
George sorride perché Elios non ha mai desiderato aver altro che il suo piccolo popolo, mentre lui ha sempre desiderato di più.
<<No, sto solo pensando che se raccoglieremo attorno a noi abbastanza uomini potremmo lottare contro il re. Li studieremo e se è vero che Vito porta con sé pochi uomini significa che possiamo farcela!>>
Elios scuote la testa e afferra i bordi del tavolo con forza.
<< Anche se sono meno di noi sono preparati e istruiti a combattere da tutta una vita.>>
George si alza dal posto e inizia a camminare verso la sua direzione finché, davanti a lui, lo sovrasta con la propria figura.
<< Vi insegnerò io a combattere e se hai tanta paura puoi tranquillamente correre in quel buco di fogna chiamato Windei!>>
Elios si siede terrorizzato, ha portato ai suoi uomini un mostro.
<< Bene, ora che siete tutti d'accordo con me non ci resta che andare a conquistare e spargere le nostre leggi! Chi è con me?>>
Tutti si alzano e urlano:" Io!"

Yara corre verso la propria tenda inseguita da Carl.
<< Non è necessario che mi segui così! Sono bloccata tra queste quattro mura!>>
Ma lui le blocca il braccio.
<< Cos'hai in mente? Ti ho visto prima!>>
Yara prova a sganciarsi dalla presa ma futilmente.
<< George non ricorda nulla e chissà come mai sbuca dal nulla proprio quando il re è di passaggio, inoltre nessuno gli ha mai detto che si chiama Vito. Non ti fa pensare qualcosa?>>
Carl lascia la presa e si porta la mano alla fronte.
<< Credi che sia un suo uomo vero?>>
Yara gli risponde con un sorriso a trentadue denti.

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora