Capitolo 39- Le urla agghiaccianti

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Vito si mette a correre verso il più vicino edificio, purtroppo molti dei suoi uomini non lo seguono e finiscono per sparpagliati.
Alessandro e Theresa invece gli stanno accanto ed entrano in quello che una volta poteva essere un centro commerciale.
Gli uomini dagli occhi di ghiaccio spuntano da ogni angolo e attaccano i Vittoriosi senza paura.
Il re ne colpisce uno con la spada alla gola perché gli si è avvicinato troppo pericolosamente.
Theresa e Alessandro invece si difendono a vicenda dall'attacco.
<< Sono troppi! Da dove sbucano?>>
chiede preoccupato Alessandro.
Vito vede un negozio che potrebbe avere una grata davanti ad essa.
<< Di là! Aiutatemi ad abbassare la serranda!>>
Insieme scansano gli zombie e, benché due zombie siano riusciti ad entrare, riescono a chiudere la serranda e, con un colpo secco, Alessandro taglia la testa ad entrambi.
Si siedono a terra esausti per il pericolo scampato e serrano la serranda con tutti i mobili possibili, mentre gli uomini dagli occhi di ghiaccio continuano a sbattersi contro di essa, sperando di entrare.
<< Cosa ci fanno tutti questi zombie in questa città?>> chiede sconcertato Vito a Theresa.
<< Sinceramente non lo so. Gli abitanti di questo posto dovrebbero essere dimezzati invece non fanno che aumentare, sembra quasi che riescano a riprodursi!>>
Il re scuote la testa.
<< È impossibile. Abbiamo studiato e analizzato questi uomini da quando esistono. Non si possono riprodurre.
Forse hanno scovato qualche città sotto terra e hanno diffuso la malattia velocemente come durante la Grande Guerra Chimica.>>
Theresa stavolta sembra incredula, non può accettare che tutto il proprio popolo sia caduto.
<< No, ho ancora dei contatti qui e mi avrebbero avvisato se sarebbero stati attaccati.>>
Alessandro cerca di far mente locale sulle possibili alternative ma non trova soluzione.
<< Adesso ci conviene capire come uscire di qui! Se si fa giorno saremo bloccati qui dentro! Dobbiamo fare qualcosa!>>
Il rumore degli uomini che sbattono contro la serranda sembra attenuarsi, ma non terminare.
<<Cos'hai in mente Alessandro?>>
<< Forse, se saliamo in quella tubatura dell'aria, troveremo la strada per uscire.>> propone.
<< Sì, ma una volta fuori cosa possiamo fare? Siamo bloccati>>
Dice Theresa.
<< Beh potremmo fare la spesa qui dentro al massimo!>> ironizza Alessandro.
Vito sembra illuminarsi.
<< Ma certo! Ottimo consiglio!>>

Esmeralda urla a più non posso ma nessuno viene a soccorrerla, perfino suo figlio si rifiuta di vederla temendo d' imbattersi contro la sua ira.
La regina decide di sedersi a terra e si massaggia le tempie.
Quegli stolti! Non mi danno mai retta! Adesso chissà cosa sta succedendo con me qui dentro rinchiusa! E Alessandro?? Ha addirittura approvato ciò che ha comandato Vito!
E mentre cerca inutilmente di trattenere la rabbia, sente delle urla dall'esterno.

David si affaccia per primo alla nave quando le sente. Vede alcuni dei Vittoriosi che erano partiti con suo padre e il re tornare indietro con gli occhi iniettati di terrore.
Guarda oltre di loro e scorge una mandria di uomini dagli occhi di ghiaccio inseguirli.
William lo affianca.
<< Credi che le mura si cinta riusciranno a trattenere tutti quegli zombie?>> chiede intimorito la guardia.
<< Noi possiamo superarle con un balzo mentre loro no, ma mamma mi ha raccontato cos'è successo tanti anni fa quando sono nato.>>
Prova a continuare a parlare ma resta spiazzato nel vedere così tanti zombie insieme che si buttano uno su l'altro, nella speranza di arrivare primi per catturare i Vittoriosi.
Con orrore formano una specie di montagna di corpi, ma prima che possano superare la barriera, il principe comanda:
<< Andate immediatamente a prendere delle torce e circoscrivete la zona per non farli avvicinare!>>
Gli uomini seguono il comando e riescono a cercare una specie di mezzo anello di fuoco lungo tutto il perimetro attorno a dove sono ancorate le navi.
David scende dall' imbarcazione e si avvicina attentamente al fuoco, pregando che le mura siano abbastanza alte per proteggerli.
Purtroppo però gli uomini dagli occhi di ghiaccio sono troppi e in poco tempo la montagna diventa così alta da superare di gran lunga le mura di cinta, facendo cadere qualche zombie nel porto.
Il principe alza una mano e una cascata di freccie colpisce i non-morti.
Qualcuno di essi però sopravvive e si avvicina più di quanto si possa immaginare al fuoco. Uno di loro si posiziona proprio difronte a David e lo fissa ciondolando la testa di lato, come se il collo non riuscisse a tenerla dritta.
L'uomo dagli occhi di ghiaccio sembra sorridere mostrando quei pochi denti rimasti ricoperti di sangue talmente vecchio che è ormai nero.
David regge lo sguardo, senza distoglierlo, in segno di sfida, e prende un pugnale e glielo lancia dritto in petto.
Lo zombie non fa una piega e continua a fissarlo con il terrificante sorriso.
<< Cosa siete veramente?>> chiede a un fil di voce il principe.
L'altro, come se avesse capito, apre la bocca e si mette a urlare con tutto il fiato che ha il corpo, facendo rabbrividire i Vittoriosi che mantengono vivo il fuoco per non far passare gli zombie.
Gli uomini dagli occhi di ghiaccio si fanno più numerosi e iniziano a scalciare o a sovrastare gli altri.
Sono così tanti che sembrano voler riformare una montagna umana.
E mentre pensa a cosa fare per allontanarli, gli zombie sembrano aver capito come superare l'ostacolo.

Esmeralda continua a bussare contro le porte sentendo tutte quelle urla e fracasso venire dall'esterno.
<< Cosa diamine sta succedendo?? David perché non mi liberi! Aiuto!!! aiuto!!! Fatemi uscire da qui!!!>>
Sophie appare davanti alla porta, pallida come se avesse visto un fantasma.
<< Sophie! Cosa sta accadendo lì fuori? Cosa sono tutte queste urla?>>
Sophie prende un mazzo di chiavi e inizia a provarle per aprire la prigione.
<< Il caos più totale! Gli uomini dagli occhi di ghiaccio forse riusciranno a superare perfino il fuoco!! Ci serve il vostro aiuto Maestà! David sta facendo un buon lavoro, ma non basta!>>
Prova altre due chiavi quando appare da dietro di lei una guardia.
<< Cosa ci fai qui? Gli ordini del re sono stati molto chiari! La regina non può uscire di qui!>>
<< Ma io devo liberarla! Lei può aiutarci!>> protesta la ragazza.
Il soldato la trascina via, mentre Sophie lancia uno sguardo di scuse verso Esmeralda.
<< Stai tranquilla! Mio figlio saprà cosa fare!>> esclama prima che la porta venga rinchiusa nuovamente.
La sovrana si strattona i capelli sofferente perché non può far nulla per aiutare le persone lì fuori; persino suo figlio si rifiuta di ottenere il suo aiuto.
Sbatte i piedi per terra dalla frustrazione e riesce a rompere una trave sotto di sé, mostrando la cabina sotto la sua cella.

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora