Capitolo 8- Sotto il fiume

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Alessandro e Esmeralda si guardano negli occhi e corrono all'interno del castello preoccupati.
Davanti a loro vi è una scena terrificante. Migliaia di uomini dagli occhi di ghiaccio stanno entrando nella sala da pranzo, arrivando dalle segrete.
David li raggiunge e resta pietrificato nel vedere quegli zombie prendere da qualsiasi parte persone e mordere ovunque fino ad ucciderle per le lacerazioni e la perdita di sangue.
Uno di quegli esseri lo guarda stranito e si avvicina inizialmente timoroso e poi sempre più veloce. Alessandro lo carica sulle spalle e lo lancia verso altri suoi simili per atterrarli.
<< David corri fuori e avvisa gli abitanti di fuggire fuori di qui!>>
Il ragazzo però non si muove e il padre lo scuote rigorosamente.
<< David sveglia! Corri da Enrico e digli di evacuare la città e chiudere tutte le porte. Mi raccomando porta una torcia con te! Se mettete davanti alle porte il fuoco loro non si avvicineranno! Corri ora figliolo! Corri!>>
Il principe si risveglia dallo stato di trans e fuoriesce in cerca dei padroni di casa.
Esmeralda prende un asta e si lancia contro alcuni uomini dagli occhi di ghiaccio, li allontana mettendo in orizzontale l'asta e correndo verso le scale facendoli cadere.
Purtroppo sono troppi e iniziano a superare l'ostacolo dal basso.
<< Non possiamo farcela da soli! Dobbiamo trattenerli il tempo necessario per far scappare tutti.
Gli umani caduti dell'attacco si risvegliano in spoglie di zombie e cercano di morderli.
Alessandro prende due spade, le fa girare attorno a sé e taglia la testa a due esseri; poi attacca coloro che provano ad uscire dalla stanza.
<< Non possiamo farcela così!>>
Urla Esmeralda e si guarda attorno.
Indica al capo dei Ribelli di uscire e chiudere la porta.
Alcuni zombie si affollano sulla porta e incastrano le mani nello spazio aperto.
David li raggiunge con Sophie e insieme riescono a farsi forza e chiudere.
La regina prende una fiaccola e cerca di dare fuoco alla porta di legno.
<< Allontanatevi! Portate gli umani nel bosco! Credo che le urla hanno attirato le attenzioni anche degli nostri uomini!>>
Alessandro prende per mano David e corre verso l'esterno.

Enrico, da fuori le mura, osserva gli uomini dagli occhi di ghiaccio che occupano le sponde del fiume, gettandosi nell'acqua nella speranza di potersi avvicinare; ma finiscono per seguire la corrente del fiume.
Il capo dei Ribelli lo raggiunge.
<<Non possiamo andare oltre! Ci stanno circondando! Non possiamo tornare sulla terra! Siete riusciti a trattenere quegli uomini?>>
<< No, Esmeralda sta provando a bloccarli nella sala da pranzo ma sono troppi per essere fermati. Dubito che il fuoco li trattenga a lungo.>>
David guarda tristemente il fiume dispiaciuto, in cerca di una soluzione.
Da lontano vede i Vittoriosi lottare contro quella massa di corpi morti, ma sono troppo distanti per raggiungerli in tempo; inoltre dovrebbero proteggere un popolo intero di soli umani contro tutti quegli zombie.
Infastidito di sentirsi completamente inutile, lascia la mano del padre e corre verso la madre.
Sophie si accorge del suo allontanamento e decide di seguirlo.

Esmeralda nota con orrore che le segrete sono collegate a molte stanze della casa, in più ci sono molti umani che si stanno trasformando in zombie e iniziano ad attaccare gli altri abitanti di quel castello.
Si rende conto di essere finita di armeria e inizia a lanciare tutti i pugnali che gli capitano sotto mano e con la mano libera prende una spada e colpisce in petto uno di quegli esseri, si volta e ne decapita un altro.
Si avvicinano sempre di più quindi inizia a roteare attorno a sé la spada riuscendo a guadagnare qualche metro di distanza.
Cogliendo l'attimo prende un asta, fa tre passi e con tutta forza che ha, la conficca nel cervello di un zombie, facendolo cadere e riuscendo a stare in alto per riuscire a raggiungere la porta opposta.
Atterra sulle schiene di due uomini dagli occhi di ghiaccio, prende tra le mani la testa di quello difronte e la gira fortemente fino a staccargli l'osso del collo; infine chiude dietro di sé la porta.
Tira un forte sospiro ma da dietro la porta, un ammasso di corpi cerca di aprirla.
<< Mamma!>>
David l' ha raggiunta con Sophie.
<< Sposta quel grande mobile qua davanti!>>
Il ragazzo esegue subito l'ordine aiutato dall'amica.
Questo gli darà un breve periodo di tempo per prendere fiato prima di dover ricominciare a lottare.
<< Sophie, questo posto non è adatto a te! Qui ci sono molti zombie e potrebbero morderti.>>
La ragazza cocciuta fa le spallucce.
Riescono ad entrare in un lungo corridoio quando un altro urlo congela le vene.
<< La parte della servitù! Ogni stanza è legata ad un' altra! Non possiamo chiuderle tutte!>>
Esmeralda alza gli occhi al cielo e inizia a serrare più porte possibili con l'aiuto dei ragazzi.
Sophie chiude una porta sorridendo a David e non si accorge che uno zombie la raggiunge alle spalle.
<< No!!>> urla il ragazzo.
L'umana viene morsa al braccio; la regina la raggiunge immediatamente e decapita l'uomo dagli occhi di ghiaccio.
Sophie inizia a piangere.
<< Non voglio una di loro! Non voglio!>>
Esmeralda si guarda attorno preoccupata seriamente e mette le mani tra i capelli, ma fu David a riportare la calma.
Con un pugnale si taglia la mano e la porge alla bocca dell'amica prima che la ferita si rimargini.
<< Bevi! Nel mio sangue c'è la cura che non ci permette di ammalarci! Certo non basterà ma per ora ti aiuterà a resistere fino a quando non raggiungiamo mio zio e i guaritori.
Papà ha molte fiale che possono farti diventare come me.. cioè come noi.>>
Si corregge arrossendo.
Alessandro li raggiunge e resta alibito dal morso oltre che paurosamente preoccupato.
<<Non serve sgridarla. Ciò che è stato è stato. Ora dobbiamo trovare un modo per stare al sicuro.>>
Ritornano verso l'esterno ma anche gli aiuti dall'esterno sono troppo lontani. Enrico abbraccia la moglie e la figlia, consapevole che non sarebbero sopravvissuti.
Esmeralda si guarda attorno, tutte quelle persone, tutti quegli umani condannati a morte e loro che sono i loro regnanti non possono far nulla.
Guarda i bambini che piangono per essere svegliati nel cuore della notte dal frastuono; guarda le donne che baciano i mariti e i figli; guarda gli uomini che abbracciano i loro familiari sperando di proteggerli; guarda l'amore che gli è tanto mancato e pensa a suo figlio che proteggerebbe contro il mondo intero e capisce che anche quegli uomini sono diventati suoi figli quando diventò regina.
Fece un gran sospiro e iniziò a correre verso l'interno del castello chiudendo tutte le porte dietro di sé.
Alessandro nota il suo gesto e la insegue ordinando a suo figlio di non muoversi da lì e di proteggere gli umani se fosse stato necessario.
<< Esmeralda dove stai andando?>>
Lei piange ma continua a correre e uccidere zombie davanti a sé verso la sala da pranzo e poi verso le segrete.
Il capo dei Ribelli la raggiunge e la ferma con un mano il braccio.
<< Che intenzioni hai?>>
Le torge il braccio girandola verso di sé, mentre con altra mano allontana da sé gli uomini dagli occhi di ghiaccio con una torcia.
In mezzo a quell'inferno, sono la luce che illumina la stanza.
Si guardano negli occhi e basta quello sguardo per far capire le intenzioni della regina.
<< Non puoi sempre sacrificarti! Non puoi! Te lo proibisco!>>
La bacia la fronte.
<< Non puoi. Lo farò io.>>
La bacia sulle labbra.
<< Prenditi cura di David.>>
E la lascia sola con una spada in mano.

Alessandro corre con la torcia per allontanare gli zombie.
Finalmente trova il cunicolo da dove stanno arrivando e aquattandosi alla parete riesce a raggiungere la striscia rossa del cunicolo con un solo morso.
Con tutta la forza che ha scaraventa lontano uno zombie facendo cadere quelli dietro di sé, poi prende uno di essi e lo scaraventa verso la parete senza risultato.
Il fuoco si spegne lasciandolo nel buio totale illuminato dagli occhi vitrei di quegli esseri.
Prende la rincorsa e si scaraventa contro la parete finché un forte boato e la forza dell'acqua, lo trascinano via.

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora