Capitolo 20- La dolce sosta

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Esmeralda perscruta verso l'orizzonte in cerca di qualsiasi forma di vita. Ormai viaggiano da giorni in quel fitto bosco e raramente incontrano tracce vecchie città in rovina. Il re ha deciso saggiamente di evitare quelle antiche città, temendo di incontrare qualche nemico o peggio.
Per la regina gli unici nemici sono gli uomini dagli occhi di ghiaccio e i pochi Vittoriosi ancora troppo sanguinari per seguire il re.
Respira a pieni pomoni l'aria carica di ossigeno mentre chiude gli occhi nel mezzo della tranquillità.
Gli umani che li stanno seguendo in questo pericoloso viaggio sono rimasti indietro per poter riposare meglio la notte mentre pochi Vittoriosi hanno proseguito il più velocemente per poter essere certi che la zona sia sicura. Le guardie sono state cordiali e gentili con lei, ma ora è stufa di comandare e necessita un attimo di tranquillità. Si è assicurata che tutti si siano sistemati prima di allontanarsi nel bosco.
Appena trova una raduna abbastanza isolata dal resto del mondo, si siede a gambe incrociate e si concentra sul proprio respiro per poter scacciare tutti i brutti pensieri.
Ascolta la natura attorno a sé che le sussurra quanto può essere forte e debole al contempo.
I capelli si scompigliano dal vento freddo, ricordandole quando si trovava sulle mure di cinta di Feneis a sorvegliare la città, mentre il vento che proveniva dal mare trasportava il sapore di salsedine.
Esmeralda sospira al pensiero di Alessandro che l'aveva portata per la prima volta al mare, sulla stessa spiaggia in cui avevano fatto l'amore.
Una lacrima di dolore le scende sulla guancia.
<< Alessandro>> pronuncia con un altro sospiro.
I ricordi, però, non le permettono di distaccarsi dalla realtà. La natura intorno a lei diventa piano piano più silenziosa.
Esmeralda apre gli occhi, in cerca di quel qualcuno che si sta avvicinando.
Vito appare dalla boscaglia e, notando la lacrima che pende dai suoi occhi, gliela toglie con una carezza. Gli si siede accanto e le bacia delicatamente la fronte.
<< Stavo pensando a lui?>>
La regina non si sorprende che il marito capisca i suoi sentimenti e pensieri. Hanno vissuto per così tanto insieme che ormai si capiscono al volo di ciò che pensano.
<< Forse. Volevo stare un pò in tranquillità. Abbiamo camminato per giorni senza riflettere un momento o dedicarci un attimo di tempo per noi. Avevo bisogno di pensare da sola.>>
Lui annuisce senza distogliere lo sguardo dal suo.
<< Non lo rinnego, ma non possiamo fermarci proprio ora.>>
La regina scuote la testa come se l'aiutasse a non pensarci più.
<< Cosa ne è stato delle grandi città degli umani, prima della Grande Guerra Chimica? Le evitiamo come la peste.>>
Il viso di Vito s' indurisce.
<< Nulla di buono. Adesso torniamo indietro. Hanno bisogno di noi al campo.>>

David su guarda attorno annoiato.
La madre gli ha proibito di seguirla e lo comprende, anche se gli dà fastidio star troppo lontano da lei. Ritiene che, nonostante il forte carattere di Esmeralda, sia al contempo debole. Dato il suo animo buono spesso le persone ne approfittano di lei e questo non piace al figlio, proprio non lo accetta.
Sophie chiacchiera allegramente con una giovane guardia e ride ad una sua battuta.
David distoglie lo sguardo dalla scenetta.
Una guardia divertente? Non l'ho mai vista!
Emette un fischio per richiamare i propri lupi ma, come al solito, Mordicchio è sempre l'ultimo a venire, anche se questa volta sta tardando troppo. Riemette il fischio ma stavolta si preoccupa seriamente.
Tormenta e Tempesta si mordono la coda a vicenda ma basta un ordine di David, per rimetterli in riga.
Il principino si è impegnato molto per addentrarli, con un ottimo successo.
Già, peccato che Mordicchio è ancora poco controllabile.
I lupi iniziano a seguire le tracce nel bosco del loro fratello, allontanandosi sempre di più dal campo.
Sophie si accorge del suo allontanamento e lo insegue dall'alto dagli alberi.
Finalmente David trova Mordicchio che azzanna un cervo vicino ad un muro che poteva appartenere ad una vecchia casa.
<< Ecco cosa faceva il mio lupo preferito mentre io mi preoccupavo per lui!>>
Ridacchia istericamente per rassicurarsi, quando qualcuno spunta dall'alto e lo blocca a terra di spalle.
<< Aiuto!>> Inizia ad urlare finché una risata femminile che riconoscerebbe lontano un miglio lo tranquillizza.
<< Ahhaahh! Il principino a quanto pare si fa beccare all'improvviso!>> Esclama divertita.
<< Sophie!!! Mi hai fatto venire una fifa nera!! Non stavi ridendo e scherzando con Nail la guardia? Mi sembravate così intimi!>>
Finalmente si rialza da terra e squadra l'amica che ha cambiato l'atteggiamento da divertito a infuriato.
<< Cos'hai detto? Io e Nail non siamo intimi?>>
Lui ride
<< Ah no? Si vedevano lontano kilometri i tuoi occhi dolci da cerbiatto! >>
Sophie incrocia le braccia davanti a sé.
<< E a te cosa importa di ciò che faccio? Sei il mio migliore amico e non voglio litigare con te! Quando avrò bisogno di consigli su chi frequentare te lo chiederò, ma stai tranquillo che per ora voglio soltanto godere la mia vita da single!>>
Sorride beffata in segno di vittoria mentre il volto di David si fece sempre più scuro di rabbia.
<< Dai vieni con me David! Ho scoperto una cosa bellissima mentre ti spiavo da sopra gli alberi.>>
Il ragazzo sbuffa e la segue sull'albero, non prima di essersi assicurato che i lupi non si muoveranno dalla carcassa di cervo prima di mezz'ora.
Segue in alto la giovane Vittoriosa che sale silenziosa e leggiadra tra i rami; finché all'improvviso si blocca e indica un punto in lontananza.
<< Guarda laggiù! Sembra che la natura si stia mangiando gli edifici!>>
Il ragazzo segue con lo sguardo il punto che indica l'amica e resta a bocca aperta per quella visuale.
Le case diventano più alte verso il centro, come se provassero a scappare da tutti quegli alberi.
<< Chissà come si vede da laggiù il bosco.>>
David fa subito cenno di no con la testa.
<< Non se ne parla proprio! Hai sentito cosa ha detto il re a proposito delle città! Dobbiamo stargli alla larga!>>
Sophie fa gli occhioni dolci in cerca di approvazione.
<< Ho detto no!>> ribatte il principe.
<< E dai!! Ci metteremo poche ore se corriamo e nessuno si accorgerà della nostra scomparsa se torniamo subito! Non fare il fifone! Non ci sarà anima viva laggiù, inoltre i lupi ci accompagneranno! Saremo al sicuro.>>
David sospira in segno di cedimento.
<< Va bene. Ma andiamo e torniamo velocemente! Non voglio che si preoccupino per noi!>>
La ragazza sorride a trentadue denti e scende velocemente dall'albero.
<< Facciamo una gara, il primo che arriva costringerà l'altro a dire un segreto molto intimo di sé!>>
<< Ok, allora preparati a perdere perché ho già vinto!>>
<< Non ci scommetterei!>>

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora