Capitolo 29- L'India

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Esmeralda cammina con un sorriso smagliante per il buon rapporto creatosi tra i Vittoriosi e gli umani.
<< Come mai sorridi, mia cara?>>
Le chiede cordialmente Vito.
<< Vorrei che questa armonia creatasi tra di noi si mantenga anche quando torneremo a palazzo.>>
Il re le bacia sulla fronte.
<< Appena tutto sarà finito, saremo tutti uguali e finiranno questi stermini.>>
David richiama l'attenzione di tutti davanti a loro.
<< Guardate quella muraglia! È infinita!>> esclama entusiasta.
Aumentano i ritmi ma il viso di Vito s'incupisce sempre di più, e non passa inosservato ad Esmeralda, ma la regina preferisce non chiedere.
A pochi metri da essa decidono di fermarsi.
<< Vado prima io. Ho come il sospetto che Demon sia qui, William vieni con me!>> Il tono della voce è duro e sprezzante, insospettendo sempre di più la regina.

Vito s'incammina affiancato da William verso il grosso portone d'acciaio.
Una guardia dall'alto urla:
<< Altolà! Chi va là?>>
Il re alza lo sguardo con fare autoritario.
<< Sono vostra Maestà Vito, chiedo urgente udienza con Demon!>>
La porta si apre lentamente mostrando una stanza vuota ricoperta completamente d'acciaio come l'entrata.
Vito sbuffa, quel posto non è cambiato di una virgola.
Un uomo alto, moro e con occhi verdi gli si presenta davanti.
<< Vito! Il mio re preferito!>> Annuncia, ma il sovrano lo scansa andando dritto a sé, verso la porta che conduce al castello.
William lo segue senza fiatare fin dove è collocata la sala del trono.
Si siede sulla propria poltrona centrale e posa una mano sulla fronte, mentre l'uomo che l'ha accolto, lo guarda torvo da lontano.
<< Demon non guardarmi così! Non pensavo che eri da queste parti.>>
Demon si avvicina al trono, piuttosto scocciato che il suo posto venga trattenuto dal re.
<< Ed io non immaginavo di incontrarti qui. Sai stavo esportando dei prodotti quando ho pensato di fermarmi un pò di tempo qui.>>
Vito si alza seccato.
<<Non mentirmi! Questo posto te lo sei preso senza tante proteste. Non puoi regnare su due luoghi! Anche se mi hai fregato non significa che io mi fidi di te! Ma per la mia.. generosità ora accoglierai me e la mia famiglia senza tante proteste! E guai se vengo a sapere che stai cercando di espanderti!>>
Demon alza le mani in segno di resa.
<< Va bene. Manderò i miei uomini per recuperarli, ma...>>
Vito lo fulmina con lo sguardo.
<< Cosa c'è Demon?>>
<< Devo confessare che gli uomini non sanno ancora della nostra esistenza, ma giuro che non ad uno si è tolto un capello.>>
Vito sospira, come sospettava quell'uomo fa quello che gli pare.

Esmeralda istruisce i propri uomini di non riferire a nessuno il motivo della visita, temeva che qualcosa di oscuro presto li avrebbe fermati e si vuole tenere preparata.
Si stupisce quando gli uomini di quel posto li scortano a palazzo senza il marito, e ancor di più quando evitano la gente del posto.
Sempre più insospettita, resta scioccata nel vedere il marito chiuso in sé stesso in una sala del trono molto simile a quella del palazzo reale.
Cautamente si siede vicino all'uomo che ama, nel mentre che un uomo, molto elegante, si presenta a lei.
<< Buongiorno mia regina, io sono il re di questo posto, Demon!>>
Vito lo fulmina con lo sguardo.
<< Tu non sei re! Sei secondo a me!>>
Demon sbuffa.
<< Re, principe, conte,.. cosa cambia?>>
Vito si alza dal proprio posto.
<< Tutto! Tu non sei il re! Io sono il re! E ti avevo espressamente comandato di chiudere con il mondo antecedente! Gli umani hanno il diritto di sapere cosa sta accadendo attorno a loro! In fondo non hanno nulla da temere, giusto?>>
Demon deglutisce
<< Sì, ma..>>
<< Niente ma! Per quando me ne andrò tu dirai a tutti la verità! O ti farò sostituire con William!>>
L'uomo trema a quelle parole, non si aspettava di subire l'ira del re così presto.
S'inchina per mostrare che è suo suddito e riprende parola.
<< Qual' è il motivo della vostra visita?>>
Esmeralda posa lo sguardo sul marito, indecisa se parlare o meno.
<< Non sono affari tuoi! Il mondo è mio e non devo alcuna spiegazione a nessuno! Ma ho fatto bene a fermarmi qui da te! A quanto pare non esegui dei semplici ordini!>>
Il silenzio cala nella sala, finché il re prende la mano della moglie.
<< Adesso necessito di riposare, io e tutti i miei uomini! Al mio ritorno voglio una stanza in cui discutere privatamente, e non come l'ultima volta!>>
I sudditi sciamano ovunque al suo ordine per i preparativi, mentre Demon non si muove di un millimetro con i pugni serrati lungo i fianchi.

La stanza da letto è piccola ma adeguata per un re. Esmeralda si sdraia stanca sul materasso.
<< Posso sapere cosa è accaduto tra te e Demon?>>
Vito si sdraia affianco a lei
<< È una lunga storia e abbiamo bisogno di riposare. Dobbiamo ancora trovare il secondo ingrediente e siamo indietro con il lavoro. Abbiamo incontrato non pochi problemi in questo percorso, ma siamo a metà dell'opera!>>
Esmeralda lo abbraccia per consolarlo, consapevole che il re non avrebbe parlato per il momento.

Il re si siede al centro del tavolo e aspetta che le porte siano ben chiuse prima di iniziare a parlare.
<< Il secondo ingrediente che cerchiamo è una specie di pianta dalla quale si estrae il curry, non ci serve una madornale quantità. Non ci dovrebbero essere problemi a raccoglierlo, William e Theresa conoscono la pianta. Nel frattempo devo fermarmi qui per delle questioni burocratiche, ma spero che mi trattengano solo pochi giorni.>>
Tutti annuiscono.
<< Bene, mi raccomando nessuno deve sapere qual è la nostra vera missione. Demon sa essere molto subdolo.>>

Esmeralda esce dalla sala e incontra David e Sophie che giocano per il castello.
<< David! Cosa ne pensi di visitare la città?>>
Il ragazzo annuisce con gioia. Percorrono differenti corridoi finché non giungono nella stanza d'acciaio. Perlustrano la camera finché non trovano un altra porta.
<< Coraggio! Sono curiosa di vedere come vivono in questo posto.>>
Finalmente si catapultano in un mondo coloratissimo, composto da mille profumi e sapori.
Divertiti girano per il mercato.
È incredibile che questa gente non sappia cosa sta accadendo
Le ricorda la sua città natale, in cui gli umani camminavano ignari del pericolo.
Cerca il castello in cui fino a poco prima alloggiavano, ma con stupore non vi è traccia di essa.
Anche David si ferma a cercarlo ma poi comprende.
<< Ma certo! Il castello è il muro di cinta! Ecco perché è tutto così tondo e le finestre volgono solo verso l'esterno!>>
Esmeralda si stupisce di quella struttura architettonica e si gode la pace del posto, o perlomeno per quanto sarebbe durata.

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora