Capitolo 64

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Un crampo, cristo santissimo protettore di Luke Hemmings un crampo.

Mi sveglio contorcendomi come una bestia dolorante e in preda alle peggio torture, comincio a mugulare per il dolore alla gamba e tutto ancora in stato di dormiveglia.

"Mmh" dice Jack appena comincio a contorcermi su di lui, ignoro il lamento e nel tentativo di riprendere il controllo della mia gamba tiro un calcio verso il ragazzo ancora addormentato facendolo cadere rovinosamente sul pavimento.

"Ma che cazzo" dice lui confuso mentre io continuo a massaggiarmi il polpaccio
"Oddio, ho ripreso il controllo della mia gamba" dico fiera di me stessa
"Ma sei per caso impazzita?" Chiede Jack spuntando dal bordo del letto con un espressione scioccata
"Avevo un crampo" dico alzando le spalle e lui mi maledice silenziosamente prima di rialzarsi e rimettersi accanto a me nel letto.

"In genere dopo una notte come ieri le coppiette si alzano pacificamente con lui che la guarda dormire e lei che dopo essersi svegliata con la delicatezza di un'angelo lo bacia e riprendono da dove si erano addormentati" dice Jack accarezzandomi la schiena nuda.
"Quando mai siamo stati una coppia normale io e te?" Dico ridacchiando e facendolo sorridere
"Dunque niente secondo round?" Chiede sorridendomi ammaliante
"No, ho fame" dico prima di sgattaiolare via dalle sue braccia e alzarmi

"Non infilarti la mia mag-" inizia lui ma ormai è troppo tardi infatti raccolgo dalla sua valigia la maglietta dei Blink 182 e me la infilo sorridendo per il fatto che mi arrivi poco sopra il ginocchio.

Esco dalla camera mentre lo sento borbottare qualcosa come "si è portata sei valige ma non ha neanche una maglietta da indossare" e mi dirigo ridacchiando verso la cucina, per quanto avrei voluto rimanere nel letto con Jack tutto il giorno la fame me lo stava impedendo.

Non fatevi paranoie inutili, non sono incinta e non rischio niente del genere, ho sempre fame.

Apro gli sportelli con poca grazia facendoli sbattere più volte prima di trovare quello che cerco, i cereali al cioccolato.

Li afferro e li verso in una ciotola con del latte, li guardo e mi sembrano un po' tristi, così prendo due fragole le tagliuzzo e ce le butto dentro, manca ancora qualcosa, già la panna montata.

Finito di comporre la mia colazione dietetica mi accomodo al tavolo e comincio a mangiare senza alcuna dignità mentre scorro la home di Twitter nel caso un certo Harry Styles oggi abbia deciso di seguirmi.

"Si, grazie Rebecca, no davvero non dovevi prepararmi la colazione, dai non insistere" dice Jack teatralmente entrando in cucina con solo dei boxer neri.

Fermi aspetta.

Non può restare così mezzo nudo, ho ormoni pure io.

Arrossisco e abbasso lo sguardo sulla mia tazza che tutto d'un tratto diventa molto interessante
"Che c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Chiede Jack sedendosi a fianco a me e appoggiando la sua mano sulla mia coscia nuda facendomi andare a fuoco.

Che cavolo Rebecca da quando hai tutti questi ormoni? Calmati.

"N-no" dico io prima di prendere un'altra cucchiaiata di, beh, questo.
Jack ride e prende la ciotola da sotto il mio naso e il cucchiaio ancora nella mia bocca, prende una cucchiaiata di panna e cereali e se la porta alle labbra prima di ingerirla.

"Ew, c'era la mia saliva lì sopra" dico io e lui alza le spalle sorridente
"Ho assaggiato e provato altre tue parti del corpo stanotte, un po di saliva non mi dà fastidio" dice facendomi arrossire nuovamente, gli do una pacca sulle spalle e lui ride.

"Cosa facciamo?" Chiede lui alzandosi per pulire le due tazze , perché si, lui disprezza tanto i miei gusti strani ma è stato il prima stamattina a supplicarmi per fargli una ciotola della mia invenzione.

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora