Capitolo 47

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Non fare il mio errore, non diventare come me, corri da lui

Queste parole mi si ripetono nella testa da almeno mezz'ora, sono ancora seduta sulle scale a fissare il disastro che è casa mia.

Dovrei andare da lui? E cosa dovrei dirgli? Cosa dovrei fare?

Anche se non voglio ammetterlo ho paura, non voglio andare da lui e vedermi la porta di casa sua sbattermi in faccia.

Non voglio perderlo, non voglio lasciare andare via quel ragazzo perché anche se a volte è stronzo, bipolare, maleducato e dannatamente irritante, io gli voglio bene.

Cazzo se gli voglio bene, lui c'è sempre stato, lui non mi ha mai lasciato sola, al contrario di Mark sapeva tutto quello che mi piaceva e sapeva cosa non mi attirava, sapeva farmi ridere anche nei momenti in cui non volevo, sapeva fare esprimere le mie emozioni più grandi paure.

Io so cosa gli piace, so che il suo colore preferito è l'arancione, so che ama la pizza, so che vorrebbe andarsene da qui, so che odia la pioggia, so che odia le persone false, so che impazzisce per le more, so che ha avuto un passato difficile e so che sono una totale idiota.

Io sto perdendo la persona più importante che abbia mai avuto, io sto perdendo Jack.

Mi alzo di scatto per andare verso al garage ma mi fermo appena noto che sono a piedi nudi, ho ancora il vestito che odio, in più ho ancora il trucco colato.

Corro su per le scale ed arrivata in camera vedo le lenzuola per terra accartocciate e storco il naso per il disgusto, vado verso l'armadio e mi guardo allo specchio.

Non sono io quella lì, non so chi sia questa ragazza con il vestito corto e attillato, il trucco abbondante quasi da essere irriconoscibile, i capelli tutti acconciati e ordinati e gli occhi persi, io non sono quella.

Distolgo lo sguardo e con una mossa veloce mi tolgo questo maledetto vestito, sorrido appena sento il sollievo di non averlo più addosso, lo guardo mentre lo tengo tra le mani e poi decido cosa farne, mi dirigo alla finestra e dopo averla spalancata lo lancio fuori con tutta la forza che ho.

In intimo corro in bagno e mi lavo la faccia togliendo tutto il trucco che ho, odio truccarmi e odio non essere me stessa, guardo i miei capelli perfettamente acconciati, rido e poi passò una mano tra di essi scompigliandoli e poi li lego un una coda alta, eccomi li, sono tornata.

Torno in camera e vado verso la zona dell'armadio che per troppo tempo ho ignorato, la mia.

Senza farci caso prendo una felpa oversize nera con il cappuccio e il tascone, me la infilo e la riconosco, è la felpa dei 5 second of summer, sorrido e poi perlustro i cassetti in cerca dei miei vecchi skinny jeans neri e dopo averli trovati li infilo, ora sì che mi sento a mio agio.

Mi infilo le mie comode vans nere ormai consumate e poi prima di andarmene mi guardo allo specchio e finalmente mi vedo, la solita Rebecca con i suoi soliti vestiti ma ho qualcosa in più in me, non so cosa ma c'è qualcosa di nuovo, forse felicità?

Corro giù dalle scale e mi dirigo in garage, salto dentro la rossa e dopo un lungo respiro anche per calmarmi mi dirigo da Jack.

Il tragitto è silenzioso e credo di aver preso molti rossi ma non mi importa, voglio andare da lui.

Parcheggio sotto casa sua e vedo tutte le luci spente, stanno dormendo.

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora