Capitolo 36

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Avete mai pensato di scrivere una canzone sulla comodità del letto?

Okay io ci sto facendo un pensierino, sarebbe un successo, chi non è innamorato del proprio letto o cuscino?

"Rebecca" una voce mi chiama, oddio no, mi vogliono separare dal mio amore eterno.

"Rebecca alzati" dice mia mamma con tono più alto, tranquillo letto non ti abbandono.

"Rebecca se non ti alzi adesso niente colazione"

Okay mi dispiace letto ma amo di più il cibo.

Mi alzo stiracchiandomi e subito avverto un dolore dietro la testa, passò una mano sulla zona e sento un enorme bernoccolo, dio che botta.

Mi alzo e anche le gambe sono doloranti per non parlare dei postumi della sbornia ancora evidenti, ho deciso non berrò mai più.

Si va be, mi viene da ridere dopo questa affermazione.

Mi infilo una felpa larga nera e scendo in versione zombie mattiniero, scendendo le scale il solito odore di caffè mi perfora le narici e mi inebria, un bel caffè è quello che he ci vuole dopo una nottata di merda.

Entro in cucina e rimango stupita da quello che mi trovo davanti.

Fiori, tantissimi fiori, appoggiati sul tavolo della cucina, ce ne sono di ogni tipo; rose, tulipani, margherite, gerani e perfino gli Iris.

"Credo siano per te, a meno che il fioraio abbia una cotta segreta per me" dice papà spostandone alcuni per poter appoggiare la sua tazza di caffè.

"Chi li ha portati?" Chiedo io
"Il fattorino, ma c'è un biglietto" dice lui indicando una busta viola su un bouquet.

La apro stando attenta a non strapparla ed estraggo il piccolo foglio di carta bianco

"So che sei arrabbiata con me per ieri sera e mi dispiace tantissimo, ho agito con rabbia e poco cervello. Per farmi perdonare volevo portarti dei fiori ma non sapevo quali ti piacessero così per sicurezza li ho presi tutti.
Scusami ancora
Mark xx"

"Allora chi è il giovane fanciullo che cerca di fare colpo?" Chiede papà
"Mark" dico io sorridendo
"e ci è riuscito nel suo intento?" Chiede lui alzando il sopracciglio
"Credo proprio di sì" dico io ridacchiando e annusando alcuni fiori.

La mattinata la passo a sistemare in diversi vasi i fiori ed alcuni li metto in giardino visto che in casa non ce ne stanno più.

Ho controllato più volte il cellulare e l'unico messaggio che ho ricevuto è quello di Mark con scritto
"Quando vorrai vedermi o parlarmi io ci sarò"

È chiaro che ha capito di aver commesso un'errore e che non vuole peggiorare la situazione litigando con me, mi lascia il tempo per smaltire la rabbia che in verità è già scomparsa alla vista della meravigliosa sorpresa che mi ha fatto.

"È pronto il pranzo" grida mia mamma dalla cucina, come al solito io e papà facciamo le corse per chi arriva prima e come al solito vinco io.

"Ormai sei vecchio per competere con me" dico io facendo la linguaccia
"E te sei piccola per avere un fidanzato, come la mettiamo?"

Alzo gli occhi mentre sento mamma ridacchiare, ci serve due piatti colmi di pasta al tonno, amo la pasta al tonno che fa la mamma perché so che non l'ha fatta lei e che l'ha fatta arrivare dal ristorante qui vicino, mia mamma non sa  neanche accendere il fornello.

I miei dopo essersi seduto si guardano in modo strano per un attimo e poi mia mamma annuisce a mio papà.

"Ragazzi mi state nascondendo qualcosa?" Chiedo io confusa dal loro atteggiamento strano
"Rebecca dobbiamo parlare di una cosa" dice mia mamma posando la forchetta sul tavolo

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora