Capitolo 29

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So che è una cosa poco Tumblr ma io odio la pioggia.

Il bagnato che si aggiunge al freddo in più le goccioline che ti entrano nel giacchetto e uff, che odio.

Già è lunedì dunque è un grandissimo no, se in più piove pure assolutamente no.

Ovviamente per aggiungere un po di tristezza a questa giornata tutti i miei amici mi hanno dato buca e dunque sono senza passaggio, devo andare a piedi.

Scendo per andare verso la porta ma papà mi blocca
"Volpetta sta piovendo tantissimo" dice lui notando che sto prendendo l'ombrello
"Si ho notato grazie per l'avviso" dico io cercando di limitare i commenti sarcastici.

"Non andare a piedi, prendi la Rossa" dice lanciandomi le chiavi
"Stai scherzando?" Chiedo io stupita
"Piove e non hai un passaggio, la patente la hai" dice lui alzando le spalle
"Ma è la tua macchina preferita" dico io incredula
"Appunto, rigala e ti diseredo"

Corro verso il garage e dopo aver acceso la luce vado verso la Rossa, papà l'ha chiamata così proprio per il colore, è una stupenda cabrio vintage e molto molto preziosa, non mi fanno mai guidare perché sono leggermente spericolata alla guida ma porca Eva questa è la mia occasione.

Butto lo zaino nel sedile posteriore e chiudo il tettuccio della macchina prima di partire, guido con calma fino a scuola e vedo al parcheggio Jack che sta parlando con una ragazza.

Scendo dall'auto e sbatto la portiera con poca cura, avete presente quando nei film c'è la scena in cui la più popolare esce dalla sua macchina luccicante e tutti la guardano ammirandola, ecco scordatevi una scena del genere.

Esco dalla macchina e ovviamente entro con entrambi i piedi e buona parte di caviglia in una pozzanghera fangosa, odio la pioggia.

"Ommiodio sei stupenda" vedo Jack che corre verso di me e gli sorrido per il complimento e sto per ringraziarlo se non fosse che lui mi oltrepassa ignorandomi e va a toccare la macchina, ragazzi tutti uguali.

"Rebecca, dove l'hai presa questa macchina? È stupenda" dice lui continuando ad accarezzarla con cura come se fosse un'opera d'arte.
"È di mio papà" dico io dirigendomi verso l'asciutto e mi affianco alla ragazza con cui Jack parlava e lei mi fa un gran sorriso che ricambio confusa, ci conosciamo?

"Ciao rebecca" dice lei imbarazzata, deve essere più piccola di un anno di me vista la sua timidezza nei miei confronti
"Ciao, scusa ci conosciamo?" Chiedo io cercando di ricordare il volto della ragazza
"No no, piacere sono Mary" dice lei e io annuisco.

"Adoro quella macchina" dice Jack arrivando accanto a noi, lo guardo ed è tutto bagnato, idiota per una macchina si è preso tutta la pioggia.

"Jack, guardati sembra che tu sia appena uscito dalla doccia" dico io notando che anche i suoi vestiti sono zuppi
"Risolvo subito" dice lui prima di scuotere la testa come un cane e bagnarmi tutta.

"Sei un coglione, mi hai bagnato tutta" dico io irritata
"Oh scusa, vuoi un fazzoletto?" Chiede lui e io nego con la testa spostando alcune gocce dalla mia giacca di pelle nera.

"Ah Rebecca questa è Mary" dice lui ed io annuisco
"Si ci siamo già presentate, in verità io la conoscevo già, è la fidanzata di Tompson" dice lei ammirandomi come una persona famosa, mi sta dando leggermente fastidio.

"Si, emh io vado a lezione" dico io cominciando a camminare per il corridoio ma il moro si affianca
"Allora come hai passato la serata con Mark?" Chiede lui curioso e sorridente come al solito

"Come fai a sapere che sono stata con Mark?" Chiedo io non capendo
"A meno che ti sia fatta il succhiotto da sola credo sia stato Mark" dice lui toccando quel punto sul mio collo.

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora