Capitolo 58

3.2K 230 34
                                    

Quanto sarebbe bello poter fermare il mondo?
Poter dire; okay fermi tutti, mi piace questa scena della mia vita, mettiamo in pausa e godiamocela fino in fondo.

Quanto vorrei che la vita fosse un po come quel film di Adam Sendler dove lui con un telecomando ferma la sua quotidianità e decide se andare avanti o tornare indietro, io vorrei quel piccolo aggeggio in questo preciso momento per rivivere questa scena milioni di volte anche se so che probabilmente non saranno mai abbastanza.

Sapete cosa? Non è vero che la vita è composta solo da delusioni e mainagioia, ci sono tante piccole gioie che bisogna saper cogliere al volo, e quando le si trova bisogna tenersele strette e non farsele mai scappare, bisogna catturare quel istante felice della tua vita come se fosse una fotografia, in immagine che si stampa nella tua mente per sempre, qualcosa a cui tu possa fare riferimento quando ti senti sola o triste.

Ecco, se potessi fermare il mio film, se potessi schiacciare quel pulsante e se potessi scattare quella foto probabilmente lo farei ora.

Qui tra le sue braccia, che ho scoperto essere il posto più sicuro e confortante del mondo, il mio nascondiglio, la mia testa appoggiata al suo petto che si muove con un moto rilassante e tranquillo, con le nostre mani intrecciate insieme, le sue dita che si incastrano perfettamente nelle mie, soffice e ruvido alla fine creano un insieme perfetto.

L'altra sua mano gioca con le mie ciocche di capelli, intorcigliandoli e accarezzandoli con delicatezza e senza mai darmi fastidio.

I nostri respiri ormai sincronizzati vengono smorzati dalla musica di Ed Sheeran in sottofondo, e giuro che non ho mai amato così tanto quel vecchio CD.

"E ora che si fa?" Chiedo io, perché alla fine ogni bel momento è destinato a finire dunque tanto meno togliersi la spina subito.
"Quello che vogliamo" dice lui sorridendo, mi alzo leggermente facendo pressione sul suo petto e lo guardo negli occhi.
"E noi cosa vogliamo?" Chiedo io sorridendo, lui ci pensa un attimo prima di fare combaciare di nuovo le nostre labbra in un semplice bacio a stampo.
"Io voglio questo"

E forse questa era la risposta che più volevo, non voglio nessuna etichetta che ci cataloghi, non voglio che lui sia solo il mio ragazzo, non voglio che lui sia solo il mio amico, io voglio solo io e lui, insieme, nessuna etichetta, solo noi.

Non mi interessa di quello che le persone penseranno, non mi interessa di coloro che non capiranno perché io e lui sappilo alla perfezione cosa vogliamo e gli altri non per forza lo devono sapere, è una cosa nostra.

Non mi interessa di quel che succederà domani perché ora io sono qui con lui, tra le sue braccia accoglienti, e nessun altra lo è, voglio vivere questo istante come quelli dopo senza preoccuparmi di ciò che sarà il futuro, so che finché lui sarà al mio fianco, da amico o da ragazzo, io starò bene.

"Rebecca, non vorrei spezzare il momento romantico ma io devo pisciare" dice Jack facendomi ridere

Ecco perché non voglio problemi, perché già io e lui lo siamo, due enormi, grandissimi anzi infiniti problemi che forse un giorno si risolveranno insieme, ma per ora non voglio cambiare niente.

Jack va verso la porta in fondo alla mia camera mentre io mi accomodo meglio sul letto, ormai è passata l'ora del pranzo e pure il mio mal di testa sembra essere sparito.

"Sai, dovremmo dirlo a Luke" dice lui uscendo dal bagno
"Perché?" Chiedo io sedendomi con le gambe incrociate
"Perché ci ha sempre, aspetta come si dice? Oh dio lo ripete sempre, sciallato no, emh scicciato?"
"Shippato" dico io ridendo e lui annuisce
"Esatto, ci ha sempre shippato, potrebbe impazzire se sapesse di noi due" dice sedendosi accanto a me.
"Vedremo, i Larry lo tengono ancora segreto credo che ancora per un po di giorni possiamo resistere no?"



How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora