Capitolo 13

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"Ma che cazzo ti è saltato in mente?" Chiede Jack quasi urlando e passandosi una mano tra i capelli ripetutamente mentre cammina avanti e indietro nella mia stanza.

"Beh io" inizio ma per la ventesima volta da quando gli ho detto che ho sfidato Veronica lui mi interrompe
"Stai zitta, sono talmente incazzato con te che ti ucciderei adesso" dice lui impazzendo come una ragazza con il ciclo.

"Che idea avevi? Pensavi davvero di poter sfidare Veronica che non solo è una stronza di prima categoria ma anche la ragazza più nota della West? E poi in cosa la sfidi? In cheerleader dove lei è capitano?"

Alzo gli occhi al cielo e so che in parte ha ragione e che giovedì prossimo verrò umiliata davanti a tutti e Mark probabilmente si vergognerà a parlarmi di nuovo.

"Ti prego almeno dimmi che glielo hai detto in modo educato e gentile" dice lui con gli occhi quasi supplichevoli, abbasso lo sguardo incapace di rispondergli.

"Che cazzo Rebecca, e ora che hai intenzione di fare?" Chiede lui
"Speravo che tu potessi aiutarmi" dico io
"Ti sembro per caso una cheerleader?" Chiede urlando esasperato, ho incontrato directioner in piena crisi meno isteriche.

"Ti vedrei bene con una gonnellina e i pompom" dico io cercando di farlo sorridere
"Sono fottutamente serio, non posso aiutarti sta volta, ti sei infilata in un casino enorme e te ne esci da sola" dice lui serio.

Dopo che si è sfogato e camminato almeno un chilometro avanti e indietro in camera mia si sdraia sul letto accanto a me e con la luce pomeridiana che lo colpisce in volto riesco a vedere benissimo le occhiaie che gli incorniciano gli occhi.

L'ho chiamato appena arrivata a casa e dopo almeno venti chiamate ha risposto ed è corso da me.

"Cosa è successo ieri e perché non sei venuto a scuola?" Chiedo io
"Chi sei mia madre?" Chiede lui mettendosi le mani sul volto
"No, però non mi hai dato nessuna spiegazione ieri quando te ne sei andato" dico sedendomi più comoda
"Dovevo?" Chiede
"No però potrei essermi preoccupata per te" dico io e il suo viso da scocciato passa a malizioso in meno di un secondo

"Ti preoccupi per me?" Chiede lui malizioso, gli do un colpetto sulla spalla
"Non nel modo in cui pensi te, sei mio amico ed è ovvio che se hai dei problemi io voglio esserne a conoscenza" dico seria e lui sorride
"Okay, ieri Zoe si sentiva poco bene così sono andato a casa e sono stato con lei stamattina"

Annuisco e cerco di appuntarmi mentalmente di ricordarmi di mandare un messaggio a Zoe per chiederle se sta meglio.

"Ho fatto un casino" dico io buttandomi sopra di lui drammaticamente e lui si mette a ridere e sento il suo petto vibrare sotto di me
"Si lo hai fatto, e non ti offendere ma non sei proprio una piuma dunque spostati" dice lui e io mi sposto dandogli una pacca sul petto e lui fa una smorfia di dolore finta.

"Che faccio?" Dico io analizzando la mia situazione di merda
"Io ti consiglio di chiamare i tuoi fantagenitori, solo loro potrebbero salvarti" dice scherzando ma io non rido

"Tu non conosci nessuno che possa aiutarmi?" Chiedo io
"No" dice lui sicuro, troppo sicuro
"Proprio nessuno? Sicuro?" Chiedo io implorante
"Okay forse qualcuno si, ma non la chiamerò"
"Jack ti prego ho bisogno del suo aiuto ti prego fallo per me, la chiamo io chi è?" Chiedo
"Nina" dice freddo

"Okay forse non ho così bisogno di aiuto" dico io ricordandomi la simpatia disarmante di Nina.
"Si ne hai" dice lui
"Tu non vuoi chiamarla dunque sarebbe comunque inutile" dico io e lui sbuffa sonoramente e prende il telefono dalla tasca.

"Nina? Ciao sono Jack, emh no non ti chiamo per quello, vorrei chiederti un piccolo favore" mi guarda e si corregge "no okay, un grande favore"

Dopo minuti passati a spiegare la mia situazione la ragazza accetta e io scoppio di felicità, ho una misera possibilità.

"Sappi che mi devi un favore enorme" dice lui sbuffando e lamentandosi
"Perché?" Chiedo
"Ti aiuterà ma in cambio io dovrò portarla a cena per un appuntamento" dice lui
"Quale è il problema? Nina ti piace ho visto come alla festa vi baciavate" dico io ricordandomi come quella ragazza lo aveva assalito

"È carina ma io non vado ad appuntamenti con le ragazze non le porto a cena e soprattutto dopo che me le sono fatte non ci esco" dice e a me si gela il sangue.

"Complimenti bel comportamento maturo" dico io e lui si alza leggermente
"Ne abbiamo gia discusso non litighiamo per questo ancora, fidati non le violento anzi sono molto consenzienti e sanno che non voglio relazioni o storie dunque nessuno le illude come pensi" dice e non avendo voglia di litigare con lui visto che mi ha appena salvato il culo sto zitta.

"Perché hai un Ukulele?" Chiede Jack notando il piccolo strumento lilla posto sulla mensola
"Me lo ha portato papà dopo un viaggio alle Hawaii ma è lì per bellezza non lo so suonare" dico io, lui si alza e dopo avermi chiesto il permesso lo prende e ritorna accanto a me

"Sai suonare?" Chiedo io
"Si, chitarra e basso" dice lui accordando la piccola e adorabile chitarra
"Wow, sei pieno di segreti e abilità nascoste Jack White" dico io e lui scoppia ridere e la sua risata genuina riempie la stanza in modo armonico.

"Beh, Rebecca Bennet sei tu l'unica surfista che non sa suonare l'ukulele" dice e io rido
"Okay fammi sentire cosa sai fare talento" dico io sdraiandomi e guardandolo in attesa che incominci, lui ci pensa un attimo e poi comincia a toccare delicatamente le corde.

Un ritmo e una melodia a me familiari si espandono per la stanza, complimenti White sai come far colpo su una ragazza con un semplice ukukele.

Tenerife Sea di Ed Sheeran, una delle canzoni che amo di più, Jack comincia a canticchiarla e io chiudo gli occhi per ascoltare meglio e vivere a pieno il momento.

"Ho fatto colpo su di te?" Chiede lui finendo di suonare
"Dopo questa, potrei sposarti White"

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora