Capitolo 10

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Cosa avevo detto una volta? Ah già io odio le domeniche, okay, cancellate tutto, io odio i lunedì.

"Ti vedrò mai sorridere di mattina?" Dice Cece mentre andiamo in macchina a scuola
"Non penso, a meno che mi sveglierò con Evan Peters nel letto con me non credo che sarò mai felice di mattina" dico io e lei ride

"Non vedo l'ora di vedere la faccia di Mark quando ti riconoscerà" dice lei battendo le mani sul volante felice
"Già pure io, magari mi saluta pure" dico io tirandomi la gonna più in basso per coprire le cosce anche se penso sia impossibile.

"Comunque il tuo nuovo look mi fa impazzire, sembri appena uscita da una copertina di Teen Vogue" dice lei guardandomi prima di parcheggiare nel cortile della scuola
"Grazie, io odio queste gonnelle e non sai quanto mi mancano i miei felponi ma credo che sopporterei di tutto pur di stare con Mark"

Scendiamo dall'auto e Cece mi sgrida perché come al solito sbatto la portiera di Caroline troppo forte, ci dirigiamo verso l'istituto e verso i nostri armadietti.

Il corridoio è pieno di gente e noto che tutti i loro occhi sono su di me, mi sento improvvisamente fuori luogo.
Mi guardo la maglietta per vedere se c'è qualcosa che non va ma è tutto regolare, cosa hanno da guardare tutti?

"Stai notando anche te vero?" Chiede Cece mentre continuiamo a camminare
"Si, non capisco cosa vogliano però" dico insicura

"Ciao" una ragazza delle Cheerleader mi passa accanto e mi saluta e io sono in più totale confusione, ricambio con un sorriso anche se non conosco il suo nome.
"Perché Tatiana ti ha salutato?" Chiede Cece più confusa di me
"Non ne ho la più pallida idea" dico io raggiungendo a passo svelto l'armadietto

"Ho le prime ore di matematica con Jack ci incontriamo a pranzo dopo" dico io afferrando velocemente il libro e correndo in classe prima che suoni la campanella.

Io ancora non capisco perché non riesca mai a vincere una corsa campestre o perché faccia così schifo in ginnastica, ogni mattina io mi ammazzo per arrivare in classe, i velocisti mi fanno un baffo e Katniss Everdeen in confronto a me è una andicappata.

Corro talmente persa nei miei pensieri che a momenti non mi accorgo di Mark, rallento e lo vedo mentre cammina con il suo borsone da Lacrosse in spalla una polo scura e i jeans stretti.
Questo è uno dei momenti in cui vorrei prendere il cellulare scattare una foto a lui e impostarla come blocca schermo così che la possa guardare sempre.

"Hey bella" dice lui, mi giro d'impulso ma il corridoio è vuoto.
Rebecca idiota sta parlando con te.
La mia coscienza con la voce di Jack mi risveglia così gli rivolgo un sorriso e un cenno di mano
"Come stai?" Chiede lui avvicinandosi e io sento che a ogni suo passo verso di me la mia morte si avvicina
"B-bene, stavo andando in classe" dico io passandomi nervosa una mano tra i capelli
"Oh, sì infatti sei abbastanza di fretta, ci vediamo dopo Becky" dice lui lasciandomi un dolce bacio sulla guancia prima di allontanarsi.

Okay, da fuori  sembro calma perché sono immobile in mezzo al corridoio con la mano sulla guancia ma dentro, porca puttana dentro di me c'è il completo panico.

Dentro di me è come quando il fandom delle directioner ha ascoltato per la prima volta il nuovo album, tutti urlano piangono corrono gridano, posso pure riuscire a vedere una mini-me che si rotola per terra ripetendo il nome di Mark.

Mark fottuto Tompson mi ha baciata? Okay non è un bacio di quelli veri ma il mio corpo è stato unito con il suo per un istante e credo che non mi laverò più la faccia.

"Bennet, stai a fissare il vuoto o vieni in classe?" La voce stridula della prof mi risveglia e io corro in classe scusandomi.

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora