Capitolo 21

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"Quale di questi piccoli così che urlano e si scaccolano è tua sorella?" Chiedo io quando vedo una marea di bambini uscire dalla piccola scuola.

È più di dieci minuti che siamo entrambi appoggiati alla macchina aspettando questa preziosa marmocchia, nel frattempo Jack mi ha intossicato con il fumo passivo di ben due sigarette.

"Sinceramente non la vedo, ma tanto è sempre l'ultima ad arrivare, un po come te" dice lui lanciandomi una frecciatina per tutte quelle volte che ho fatto dei lievi ritardi.

Gli mostro il dito medio e delle bambine mi guardano scioccate
"Scusate piccole, è una ragazza ribelle, se non mangiate le verdure e ascoltate i vostri genitori potreste diventare come lei" dice Jack scherzando e le bambine si allontanano.

"Avete intenzione di guardare bambini a caso ancora per molto o possiamo andare a casa?"
Una piccola vocina ci fa girare entrambi e accanto a noi vedo una piccola bambina con due trecce di capelli castani che le cadono sulle spalle e gli occhi verdi.

"Chloe, potevi salutare appena arrivavi, non ti abbiamo notata" dice il fratello sorridendo
"Si sì, ciao" dice lei prima di salire sui sedili posteriori della macchina, sembra socievole quanto Zoe la bambina.

Jack alza le spalle divertito e sale in macchina e io faccio lo stesso.

"Chi è lei?" Chiede Chloe notandomi
"Lei è Rebecca, Rebecca Chloe" dice lui indicandoci, la piccola che sembra avere molto più di sette anni si avvicina a me con sguardo curioso
"Perché è qui?" Chiede lei ancora
"Perché era insieme a me e siamo passati a prenderti" dice lui
"È la tua ragazza?" Chiede lei sempre più incuriosita

"No" diciamo all'unisono io e Jack insieme, le domande di questa marmocchia mi stanno infastidendo.

"Andiamo a casa?" Chiede lei riappoggiandosi al sedile con la schiena
"No, ti va di prendere il gelato?" Chiede il fratello gentilmente
"No" risponde lei
"Perché no? Tu adori il gelato" dice lui ridendo
"Voglio la pizza" dice lei e a me viene da ridere.

"Sono le quattro del pomeriggio non puoi mangiare la pizza" dice lui esasperato
"Ma io voglio la pizza" dice lei incrociando le braccia, per quanto odi i bambini capricciosi questa mi sta simpatica al momento perché sta facendo impazzire Jack.

"No Chloe niente pizza" dice lui deciso e mi sembra quasi mia mamma quando si arrabbia.
"Pizza,pizza,pizza,pizzaaaaaaaaaa" la bambina continua a urlare sempre più forte.

"OKAYY" urla più forte Jack
"Prenderemo questa benedetta pizza" dice prima di accedere il motore

Mi giro e vedo Chloe sfoggiare un sorriso vittorioso e soddisfatto ora sì che vedo la somiglianza tra i fratelli, hanno la stessa testardaggine e lo stesso sorriso furbo.

"Sei peggio di Rebecca a fare i mix di ingredienti" dice Jack quando guarda la pizza di Chloe con funghi ananas prosciutto würstel e patatine, penso sia immangiabile.

"Hey" diciamo entrambe offese dal commento
"La tua stupida margherita invece sì che è bella, non ha per niente originalità" dico io indicando la sua misera pizza.

"Ah scusa, invece la tua pizza con salsiccia peperoni, funghi mozzarella di bufala è una normalissima merenda vero?"
Chiede indicando il mio piatto.

"Ho fame" mi giustifico io e lui ride
"Posso averne un pezzo?" Chiede la piccola, odio condividere il mio cibo ma mi sta facendo una perfetta faccina da cucciolo sarei un mostro a dirle no.

Taglio una fetta e la passo a Chloe che con voracità la mangia
"Sei fantastica, posso scambiare Zoe con te?" Chiede lei masticando e io scoppio a ridere insieme a Jack che batte la mano sulla fronte esasperato.

Per tutta la "merenda" parliamo di cartoni animati e canzoni Disney e per una buona mezz'ora io e la marmocchia discutiamo su chi tra Elsa o Rapunzel vincerebbe in bellezza.

"Riaccompagniamo Rebecca a casa e poi noi andiamo alla nostra" dice Jack aiutando ad allacciarsi la cintura a Chloe, il fratello le fa il solletico e lei scoppia a ridere, sono quasi adorabili mentre giocano.

Lui si mette alla guida e mette la musica a basso volume, dopo dieci minuti di tragitto mi giro e vedo la piccola peste dormire e anche Jack ci fa caso

"La bestiola è crollata" dice lui sorridendo, annuisco e mentre la guardo sembra un angioletto, i bambini sono carini solo quando dormono e stanno zitti e fermi.

"Scusa per averti fatto sopportare quel demone" dice lui non distogliendo lo sguardo dalla strada
"In verità è stato divertente" dico io ricambiando il sorriso e lo penso davvero alla fine mi sono divertita.

Arriviamo a casa mia e senza fare troppo rumore chiudo lo sportello della macchina e saluto Jack.

Entro in casa e mi avvio verso le scale silenziosamente

"Non si saluta più quando si torna a casa?" Chiede mia mamma piuttosto irritata
"Emh ciao" dico io cercando di andarmene
"Rebecca Elizabeth Bennet, torna indietro"

Quando mia mamma dice il mio nome completo ci sono solo due motivi, o ho fatto un disastro oppure le piace pronunciare il mio nome ma credo sia più la seconda, faccio una breve analisi delle cose che ho fatto oggi ma niente mi pare vada contro la legge.

"Si?" Chiedo io dubbiosa
"Quando avevi intenzione di comunicarci che avevi un ragazzo" dice lei e come se fosse suonato l'allarme in casa mio papà esce veloce dalla cucina
"Che ragazzo?" Chiede lui preoccupato
"Rebecca ha un ragazzo ma non ce lo voleva dire" mia mamma risponde
"Aspetta, un ragazzo? Chi è? Dove abita? Devo parlargli."

"No no no, fermatevi tutti, nessuno parlerà con nessuno, papà non provarci nemmeno a parlare con Mark"
Dico io frenando mio padre

"Mark! Ecco il nome del ragazzo, vi ho visti davanti a scuola oggi"

Oddio mia madre mi ha visto mentre baciavo Mark, devo trovare una buca e seppellirmici dentro fino a quando non muoio.

"Tesoro, magari è solo un suo amico" dice mio padre innocentemente
"Oh, Rebecca tu baci tutti i tuoi amici?" Chiede mia mamma curiosa, okay voglio morire.

"Cosa?! La mia bambina che bacia qualc-"

Prima che mio papà possa cominciare le sue prediche corro in camera mia e mi ci chiudo dentro, l'ultima cosa che voglio fare è discutere con i miei genitori sul fatto che abbia un ragazzo.

Qualcosa nella tasca del giacchetto mi vibra, ovviamente è il mio cellulare

Volevo dare la buonanotte alla mia ragazza dunque, notte bellissima

Non riesco a controllare un piccolo sorriso è così gli rispondo con un "buonanotte" e poi mi lascio cadere sul letto e nelle braccia accoglienti di Morfeo.

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora