"Sei un figlio di puttana White ma del resto sangue non mente, basta guardare quella Troia di tua sorella" dice Mark cercando di alzarsi, tentativo totalmente invano visto che Jack si scaglia contro di lui e comincia a martellarlo di pugni.

"Jaaack" urlo io cercando di farli smettere, il moro alza la testa verso di me e in lui riesco a vedere uno sguardo di dispiacere ma il nostro contatto visivo dura poco perché Mark ribalta la situazione e tira un pugno in pieno volto al mio amico.

Prima che io possa intervenire un gruppo di ragazzi arriva attirato dalle grida dei due idioti che si stanno picchiando e li separano.

"Sei solo un fottuto stronzo" dice Jack urlando e cercando di liberarsi dalla presa dei suoi amici.

Un ragazzo si mette davanti a lui e gli sussurra qualcosa che fa subito calmare Jack, lo sguardo del moro si ferma su Mark e poi su di me.

"Rebecca andiamocene, dovevamo stare a casa noi due" dice Mark avvicinandosi, vedo che ha il naso pieno di sangue e anche un taglietto sulla mandibola.

Mi prende per il braccio con troppa forza e io perdo l'equilibrio cadendo sull'erba.

"Sei una testa di cazzo" dice Jack aiutandomi ad alzarmi
"Stavo per aiutarla se tu non fossi sempre in mezzo" dice il biondo di nuovo con tono aggressivo.

"Basta smettetela, mi scoppia la testa e voglio solo andare a casa" dico io portandomi le mani sugli occhi.

"Bene, andiamo" dicono loro due all'unisono

"Cazzo, smettetela, vado a casa da sola" dico io cominciando a camminare, non voglio sentirli discutere per me e sono troppo incazzata con entrambi per parlarci.

Arrivo al cancello della casa ed esco imboccando la strada per tornare a casa, poi cammino più realizzo che l'idea di fare quindici chilometri a piedi non è stata geniale.

"Fanculo" sbotto sedendomi sul marciapiedi, la strada è vuota e l'unica cosa che illumina il quartiere sono i lampioni e alcune rare luci dalle case.

L'aria è fredda e le mie gambe sono doloranti per le due cadute e pure la mia testa scoppia sia per l'urto sia per l'alcol che sto smaltendo.

Sono assolutamente furiosa con Jack, perché ha dovuto cominciare la lite con Mark? Perché deve sempre essere così impulsivo?

E sono ancora più incazzata con Mark perché oltre ad avermi mentito stasera ha offeso un mio amico e mi ha trattato come una stupida.

E ora grazie a quei due idioti sono senza un passaggio e senza idee per tornare a casa.

Non posso rimanere qui in mezzo alla strada devo andare a casa anche se ci metterò ore o forse tutta la notte, dio come odio quei ragazzi.

Mi alzo e comincio a camminare per la lunga strada, vedo delle luci di una macchina che stanno illuminando dietro di me e fanno aprire la mia ombra per terra dove sto guardando, il rombo della macchina diminuisce sempre di più man mano che si avvicina a me.

"Rebecca"

No, non voglio parlare con lui.

Continuo a camminare senza dare importanza alla macchina che mi ha affiancato.

"Ti ho cercato per mezz'ora, sei completamente fuori di testa? Dove pensavi di andare a piedi?" Continua a parlare lui ed io continuo a camminare ignorandolo completamente.

"Hai intenzione di ignorarmi?" Chiede lui, non voglio neanche guardarlo in faccia, voglio solo andare a casa.

"Cristo santo, Rebecca fermati" dice lui con serietà e io non so perché obbedisco, gambe ma che cazzo continuate a camminare.

"Mi dispiace okay? Non volevo picchiare quell'idiota del tuo ragazzo ma ha insultato sia te che la mia famiglia e io non ci ho più visto" dice Jack guardandomi negli occhi, lo vedo che è dispiaciuto e vedo pure che Mark non è stato leggerò con i colpi visto le ferite che ha.

"È proprio questo il problema. Tu reagisci di impulso sempre, so parlare e so anche difendermi, tu non dovevi intrometterti, io avrei risolto la questione da sola!" Dico quasi urlando, Jack si passa una mano tra i capelli prima di scendere dalla macchina e avvicinarsi a me.

"Ti ha trattato di merda" dice lui a bassa voce
"Perfetto, avrei saputo come insultarlo a dovere, è il MIO fidanzato e so come gestire la mia relazione" dico io decisa
"È una relazione di merda" dice lui e io gli lanciò un occhiataccia

"Beh invece le tue relazioni vanno alla grande, infatti complimenti con Nina sta andando tutto a gonfie vele" dico io con ironia
"Non parlare se non sai le cose" dice lui alzando il tono
"Stessa cosa vale per te allora, non dire che la mia relazione è di merda se non sai cosa succede tra me e Mark" dico io urlandogli contro.

Lui sta per rispondermi a tono ma poi richiude la bocca e si appoggia alla macchina con la schiena e si guarda attorno.

"Avevi davvero intenzione di fare tutta la strada a piedi?" Chiede lui
"No, ho intenzione di andare a piedi, ciao" dico io ricominciando a camminare.

"Sono strade pericolose, ci sono spacciatori e drogati" dice lui con tono cantilenante
"Fantastico, allora farò amicizia" dico io continuando decisa anche se l'idea di persone che potrebbero farmi del male non mi alletta.

"Inoltre potresti anche incontrare il branco di randagi visto che siamo vicini alla discarica" dice lui non muovendosi dalla macchina mentre mi allontano da lui
"Perfetto, adoro i cani" dico e lo sento ridere.

"Rebecca" mi richiama e mi giro scocciata
"Che vuoi Jack?" Chiedo estremante irritata da lui
"Casa tua è dall'altra parte" dice indicandomi la strada opposta, e trattenendo una risata.

"Lo sapevo benissimo" dico prima di girarmi e riprendere a camminare questa volta nella direzione giusta.

Passo accanto a Jack di nuovo e lo ignoro completamente mentre lui mi prende per un polso e mi ferma.

"Lasciami" dico io cercando di liberarmi
"Mi dispiace, sono stato un'idiota" dice lui guardandomi negli occhi con intensità e sincerità credo.
"si sei sempre un'idiota" dico io e lui ridacchia

"Mi perdoni?" Chiede lui rialzando il capo e facendomi incontrare di nuovo i suoi occhi nocciola
"Si, ma sei una testa di cazzo" dico io e lui ride per poi tirarmi a se e abbracciarmi facendomi appoggiare la testa sul suo petto.

Guarda in alto e mi accorgo di quanto il suo viso sia messo male e pure le sue mani che sono insanguinate sulle nocche.

"Guarda che disastro che avete combinato" dico allontanandomi
"Niente di irreparabile" dice alzando le spalle.

"Ti porto a casa" dice lui, annuisco e lui mi apre la portiera facendomi accomodare sul sedile del passeggero.

Il tragitto è silenzioso anche perché la mia testa sta letteralmente scoppiando.

Arriviamo sotto casa mia e Jack spegne i fari per evitare che i miei notino il nostro arrivo

"Buonanotte" dice lui
"Buonanotte stronzo" rispondo io facendolo ridere
"Non merito un bacio della buonanotte anche per averti portato a casa?" Chiede lui ridendo

"Meriti solo calci in culo te" rispondo e lui ride
"Peccato avrei voluto vedere se Nina aveva ragione riguardo alle tue doti da baciatrice" e detto ciò se ne va.

How I Became The Popular GirlWhere stories live. Discover now