20. Perfetta per te.

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Chiodoscacciachiodo.

Chiodo scaccia chiodo.

C-H-I-O-D-O

S-C-A-C-C-I-A

C-H-I-O-D-O.

BOOM!

La porta della libreria sbattè rumorosamente in una folata di vento, ma non prima di aver lasciato entrare una ragazza dalla figura slanciata e dai boccolosi capelli castano chiaro che impacciatamente cercava di abbassare la gonna in tinta scozzese che svolazzando lasciò intravvedere per pochi istanti l'intimo bianco sotto di essa. Rimasi un attimo pietrificata, a metà tra l'interesse e l'imbarazzo, poi quest'ultimo prevalse e mi portai una mano agli occhi voltandomi dall'altro lato.
"Non arrossire, non arrossire, non farlo!" continuai a ripetere a me stessa. Ma poi, perchè mai avrei dovuto farlo? Semmai avrebbe dovuto farlo lei...
Eppure lei era li impassibile, con un sorrisino stampato sia sulle labbra che negli occhietti castani, e stava avanzando nella mia direzione. Piccolo momento di panico.
Cos'avevo da essere così agitata? Come se non avessi mai visto una bella ragazza in vita mia...
L'indice della ragazza fece uno scatto a puntare il mio volto, ed io accigliai fissandola stranita.
《Elisabeth》,disse aprendo un po' più il suo sorrisino.
Sorrisi sotto i baffi anch'io, poi afferrai il suo polso cambiando la direzione del suo indice verso l'alto.
《Al piano superiore》risposi ridacchiando divertita.
In quel momento lei arrossì. Le sue reazioni in effetti erano piuttosto fuori tempo.
《Vedo che qualcuno mi sta cercando!》; la voce di Beth si udì provenire dall'ultimo gradino della scala a chiocciola che portava al piano superiore. Il ticchettio delle sue scarpe appena visibili sotto una delle sue tante gonne lunghe si sentiva sempre più forte mentre ci raggiungeva, e le sue braccia si aprirono come a voler accogliere la ragazza che aveva appena fatto un'entrata memorabile. Le due si scambiarono un abbraccio meno formale di quel che mi aspettassi, e subito dopo una stretta di mano.《Andrea, ti presento Ivonne. Lei lavorerà con noi, o meglio...con te. Lei sarà una tua responsabilità per le sue prime settimane, Andrea. Spiegale il da fare, non voglio intervenire in queste faccende, siete due ragazze grandi e vaccinate, dividetevi i compiti come meglio credete...》 si fermò dal parlare, poi poggiò una mano sulla sua spalla e rivolgendosi a lei chiese:《Ti andrebbe un caffè, cara?》《No grazie, non assumo caffeina》rispose lei.
《Bene, allora vi do dieci minuti per presentarvi e sistemare i nuovi arrivi, dopodichè apriamo》concluse ripercorrendo la scala fino al piano superiore.
Sorrisi amabilmente alla ragazza sollevando uno scatolone imballato colmo di libri.《È un piacere!》, dissi lasciandolo pesantemente cadere su una scrivania. Lei si fissò attorno con aria sognante, ammaliata dalla magnifica atmosfera di quel posto.《Lavori qui da molto?》
《Mh, no, non molto. Solo pochi mesi, ma per imparare a lavorare qui bastano pochi giorni...ammesso che ti piaccia la letteratura intendo, altrimenti è un'impresa impossibile.》
《Allora avremo qualche problema. Per me questi sono solo grandi ammassi di carta pieni di stronzate》rispose di rimando e mi aiutò a sollevare un'altro di quegli affari vedendomi traballante. Avvertii il tocco gelido delle sue mani sulle mie e sorrisi.《Non è stata una buona trovata allora cercare lavoro in questo posto.》
《Io non faccio mai delle buone trovate. Vivo con i miei e la nostra situazione economica non è delle migliori... Elisabeth è stata molto gentile.》
Scossi la testa.《Quella donna è formidabile》commentai.《Beh, comunque, l'hai sentita? Sei una mia responsabilità, quindi per quanto mi è possibile, cercherò di farti apprezzare le stronzate scritte su questi ammassi di carta》conclusi voltando il cartellino sulla porta d'ingresso che segnalava l'apertura; e così cominciò un'altra giornata.

Dieci ore dopo mi resi conto di un minuscolo particolare: quella ragazza mi aveva totalmente stremata. Quello fu il giorno lavorativo più duro fino a quel momento, ed avevo il sospetto che anche le successive giornate non sarebbero state da meno. Impugnai un panno: l'ultimo impegno della giornata era quello di spolverare alcuni libri esposti, ma lei me lo sfilò via dalle mani.《Vai, tranquilla. Sei esausta e credo di esserne la causa》rise.《Ne sei sicura?》《si, certo.》
Non feci a tempo a voltarmi quando udii vagamente qualcuno entrare di soppiatto nella stanza, nonostante l'avviso di chiusura appeso alla porta d'ingresso.
Due mani fasciarono i miei occhi dal retro ed un profumo familiare mi invase le narici.《Jaz!》,esclamai divincolandomi e stringendola in un abbraccio.《Che ci fai qui?》le domandai.《Ti ho preso un caffè e mi sono licenziata》,scrollò distrattamente le spalle posandomi la bevanda tra le mani.《Cosa?!》《Dai Andy non dirmi che non te lo aspettavi! Hai visto il modo in cui mi trattavano in quel posto.》《Ma... puoi permetterti di non avere un lavoro?》《No, affatto. Comincerò da subito a cercarne un'altro》concluse sfogliando un libro a caso, per poi accorgersi della nuova arrivata inginocchiata sul pavimento a spolverare tranquillamente una fila di libri a ritmo con la musica che proveniva dalle cuffie del suo i-pod. 《Wow!》esclamò, ed io divertita le porsi la mano.《Vieni, te la presento.》
Raggiungemmo la boccolosa chioma della ragazza e mi limitai a bussare sulla sua spalla per un paio di volte. Lei si sfilò una delle cuffie dalle orecchie e mi fissò confusa.《Lei è Jasmine, una...》《...ballerina del Purple》 proseguì lei stessa al mio posto.《Sei tu, vero?》si rimise in piedi. Jasmine stupita annuì con un cenno della testa.《Io sono Ivonne, la nipote di Anthony》si scambiarono una salda stretta di mano.《Non ne avevo idea. E comunque, nel caso tu non avessi ascoltato la nostra conversazione...da oggi sono fuori dal Purple.》《Si, lo capisco. Tempo fa lavorai anch'io li dentro e so cosa vuol dire aver a che fare con quel testone dello zio.》Jasmine annui ancora scuotendo la testa, poi mi afferrò un braccio.《Ti dispiace se scambiamo due chiacchiere in privato?》

Mi trascinò in un angolino e sussurrando esclamò:《È perfetta!》sgranai gli occhi non capendo.《Perfetta per...》《per te, è perfetta per te.》Risi.《Jaz, la conosco da nemmeno mezza giornata! Potrebbe anche essere un serial killer senza che io lo sappia!》《Quanto la fai difficile!》sbuffò congiungendo le braccia.《Stai scherzando, vero?》risposi con un'espressione scioccata.《E se per una non poi così strana ipotesi, le piacessero gli uomini?》《Le farai cambiare idea》mi lanciò un'occhiata sagace per poi ripercorrere i suoi passi sui soliti vertiginosi tacchi.《Ivonne!》 richiamò la sua attenzione.《Jaz, non combinare cazzate!》sussurrai seguendola, ed in risposta ebbi solamente un occhiolino. Ivonne sollevò lo sguardo dal suo lavoro e lo puntò su di noi.《Ti andrebbe di prendere qualcosa da bere insieme a noi domani sera?》
Mi portai imbarazzata una mano sul volto e sopportai quei pochi secondi di silenzio che divisero la domanda di Jasmine con il "certo, con piacere!" pronunciato allegramente dalla voce sottile e carina di Ivonne.《Avvisi Beth che sto andando via?》le domandai, e dopo un'altra risposta affermativa mi incamminai verso l'uscita insieme a Jasmine.《Qual'è il tuo piano adesso?》,la fulminai scocciata.
《Domani io avrò un impegno improvviso e non potrò presentarmi.》

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