7. Nemesi.

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Cos'è racchiuso dentro di me?

Dall'altra parte della riva, sembrava esserci la mia nemesi.

Forse chiusa in una gabbia.

Come se i miei principi morali fossero stati un ostacolo.

Ero d'avanti ad un panorama, ed avevo osservato tutto, sempre dalla stessa direzione.

Ora che cominciavo a cambiare visuale potevo scorgere più particolari.

Particolari piacevolmente interessanti, e forse la ragazza accanto a me era proprio uno di quelli.La sua immagine mi rapiva, mi incantava, mi sentivo un'idiota.
《Sei la prima persona che mi invita a restare, e subito dopo mi chiede di parlare me》rise stupita aspirando il fumo di quella sigaretta.
Scrollai le spalle.《È una richiesta così assurda?》
《Bè, da un certo punto di vista direi di si. So che magari non do proprio questa idea, ma sono una abbastanza riservata.》Sorrisi amabilmente.《Wow, bella e dannata! Cosa posso fare per rompere la tua riservatezza?》
《Uhm, inizia tu. Dimmi un po', che ci facevi li al Purple?》
《Compativo la mia coinquilina. Siamo a Londra da poco e voleva fare un po' di baccano.》
Si voltò dando le spalle alla ringhiera del terrazzo.《Oh, ora capisco. Non sei una da festini a notte fonda.》
《No, in Italia non avevo mai avuto l'occasione di entrare in una discoteca.》
《Non ami il baccano, scrocchi da fumare, sei sobria alle quattro di mattina, non hai rapporti occasionali... che brava ragazza!》
《Puoi dirlo forte!》
Scoppiammo in una risata all'unisono.
Il suo sorriso unito al suono della sia risata erano un cocktail fantastico.
Gettai via il mozzicone della mia sigaretta e tornai a fissarla.《Tocca a te.》
Lei si posò una mano sul mento sollevando gli occhi.
《Voglio svelarti un segreto》sussurrò catturando la mia curiosità.
Si portò una mano di fianco alla bocca.
《È da quando ti ho notata che penso che tu abbia gli occhi più verdi che io abbia mai visto.》Risi divertita.
《Davvero?》
《Ad essere sincera no, ho notato ben altro prima di quelli.》
Si morse un labbro con un'espressione maliziosa fissandomi dall'alto al basso, ed io mi sentii implodere.
Lei scoppiò a ridere fragorosamente.
Rientrò in casa sfilandosi la mia felpa ed indossando un cappotto, raccolse le sue cose.
《In questo modo non vale però》, mi lamentai.
Sollevò lo sguardo mentre cercava le chiavi della sua auto all'interno della sua borsa e sorrise.
《La mia prossima esibizione sarà sabato, alla stessa ora.》
Potevo ritenermi soddisfatta, per il momento. Sapevo almeno come trovarla.
Mi si avvicinò per un'ultima volta giocherellando con il suo mazzo di chiavi tra le mani e mi lasciò un ultimo fuggente bacio sulle labbra.
《Sempre se vuoi un secondo round, pare che il primo non ti sia dispiaciuto》 sussurrò al mio orecchio. Esitai un attimo.《Nemmeno a te》cercai di fare il suo stesso gioco sotto il suo mezzo sorrisino divertito, ma non ero brava tanto quanto lei.
Uscì dal mio appartamento ancheggiando sui suoi vertiginosi tacchi, lasciandomi da sola in quella stanza al chiaro di luna.
Mi infilai tra le coperte tiepide inalando ancora il suo profumo sul mio cuscino, ma ed essere sincera, non riuscii a dormire molto quella notte.

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