9. Volo in alto.

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Flashback.
《Te lo ripeto, Matteo, non ho idea di cosa io voglia per il mio futuro, o magari semplicemente mi sforzo di non pensarlo.》

《Per quale motivo?》Si sollevò dalla scrivania iniziando a girovagare per la stanza.

《Non so, forse ho paura dei cambiamenti.》

《Vuol dire che non c'è abbastanza interesse.》

《O vuol dire che non c'è abbastanza pazienza: so' che ambirei a volare decisamente in alto.》

Matteo mugugnò incuriosito da quella affermazione, e aggrottando la fronte tornò a sedersi.《Hai detto che ti interessa la psicologia, giusto?》unì le sue due mani.

《Certo.》

《Bene》afferrò un foglio ed una matita, ci scarabocchiò qualcosa, me lo porse indicando il piccolo schema disordinato ed iniziò a parlare:《Quel vecchio genio di Freud parlava dell'esistenza di due principi. Il primo, è il principio del piacere: come i bambini! "Desidero tutto e subito". Questo principio si scontra con il secondo, ossia quello della realtà. In realtà bisogna lavorare e faticare per lungo tempo prima di tagliare un traguardo.》

《Uhm..》

《Ora dimmi, quali sono le tue ambizioni? Senza paure, voglio che tu esprima anche cio che credi di non poter mai ottenere.》

Mi portai una mano al mento ed iniziai a fantasticare.《Una buona occupazione, ben pagata ed interessante, una casa enorme sul mare, una bellissima donna accanto... credo un po' ciò che desiderano tutti.》

《Ora torna al presente, Andrea, guardati intorno. Oggi, in questo istante o appena sarai fuori da questo studio, in che modo potresti fare un passo verso i tuoi traguardi?》

Sorrisi.

Appena misi piede in quella libreria fui accolta da Elisabeth che iniziò pazientemente ad indicarmi la posizione delle diverse tipologie di libri, quelli più acquistati, quelli da consigliare maggiormente, quelli per bambini, gli autori più famosi, le diverse epoche storiche, quelli recentemente pubblicati e quant'altro, mentre ascoltavo rigorosamente prendendo di tanto in tanto appunti. Ero determinata a far filare tutto liscio, e lei sembrava apprezzarlo. Per me, quello era il mio primo passo.
《Questo è quanto. Se hai bisogno di un aiuto sono di sopra. Ti ricordo che a fine giornata c'è da ripulire tutto.》
Annuii decisa e mi portai al di dietro della cassa.
Il silenzio quieto di quella stanza mi rilassava, alcuni clienti erano immersi nelle letture di diversi libri.
Imparai in fretta a lavorare li dentro.
Non era affatto faticoso, anzi, una buona parte del tempo la impegnavo anch'io come i clienti a leggere svariate pagine di quei libri.
Dopo aver pulito tutto ed aver controllato che ogni cosa fosse al suo posto, mi voltai verso la signora Smith  che con un allegro sorriso mi disse: 《Sono fiera di te!》
Ricambiai soddisfatta il suo sorriso ed aspettai nuovi ordini, la donna mi fissò perplessa.
《Puoi tornare a casa, cara.》
Tirai un sospiro di sollievo, infilai il mio cappotto e salutando camminai verso la porta d'uscita, quando un dubbio mi assalì la testa. Mi voltai di scatto:《Signora Smith, lei non torna a casa sua?》
La donna gesticolò con una mano;《oh sciocca, puoi darmi del tu, e non è necessario che tu mi chiami per cognome, sono Beth!》
《Oh, ok! Non torni a casa Beth?》
《No cara, a casa mia non c'è nessuno che mi aspetta, preferisco starmene qui tra i miei libri!》disse impugnandone uno da uno scaffale.
Feci qualche passo in avanti,《posso farti compagnia se vuoi! Sono sola anch'io.》
Sollevò lo sguardo su di me, e mi indicò il posto accanto a lei, accavallando le slanciate gambe sotto la lunga gonna a fiori. Presi posto li.
《Vivi da sola, Andrea?》《Con due amici, ma è difficile per noi farci compagnia a vicenda.》
《E perché mai?》《Siamo molto diversi. Loro sono difficili da tenere a bada, hanno una vita sociale molto intensa e frequentano posti fuori dal mio interesse. Io preferisco appunto un caffè ed un buon libro in tranquillità.》
Beth si perse silenziosamente a fissare il vuoto.
《Sai, non credo siano loro il problema infondo!》continuai nel mio discorso.
《No?》
《No, sul serio. Come posso convivere pacificamente con gli altri, se non riesco a farlo neppure con me stessa? È come se dentro di me ci fosse una guerra a cui devo metter fine, Beth.》
《Che tipo di guerra, cara?》
《Non saprei, una guerra tra il ciò che desidero e ciò che ritengo giusto, tra ciò che sono e ciò che vorrei essere. Credo di non sapere davvero a cosa ambisco al momento.》
Lei iniziò a giocherellare con le sue stesse mani.《Da giovane ero una ribelle, una femminista, una che perseguiva le sue idee, i suoi sogni. Mi interessava lavorare come giornalista, denunciare le ingiustizie, volevo la pace nel mondo, ero spesso in prima fila a manifestazioni di diverso genere. Ero sicura di sapere cio che volevo! Eppure guardami, ora sono qui in questa piccola e quieta libreria. Non è nulla di così movimento, non ho ottenuto la pace nel mondo, ma in compenso questi libri possono regalare qualche istante di pace nella vita di chi li sceglie per se. Io, qui, ora, sono felice!》
La guardai stupita.《Con questo cosa vuoi dirmi? Credi che dovrei accontentarmi?》
Lei si sollevò dal suo posto per riporre il libro che teneva tra le man.《La tua innocenza è magnifica, cara! Un modo per ottenere ciò che vuoi, è essere grata per ciò che hai e ne avrai prova col tempo, con l'esperienza. Mettiti sempre in discussione, in gioco, è il modo migliore per crescere, sei abbastanza grande da poterlo fare.》
La saggezza di quella donna mi sbalordì, mi ammaliò, mi catturò.
Sarebbe potuta diventare un esempio da seguire, un magnifico esempio da seguire!
《Dov'è la tua famiglia, Beth?》
La donna sembrò irrigidirsi per un attimo, poi subito si sciolse.《Ho un solo figlio, ormai adulto, e vive con sua moglie fuori città.》
Sollevai un sopracciglio, qualcosa non quadrava. Come poteva quella così giovane donna avere un figlio già adulto?
《Ma...》restai in silenzio per paura di non fare una domanda opportuna, ma le spiegazioni arrivarono da sole insieme ad una sagace risatina.
《Sono stata una ragazza madre. Ho avuto il mio bambino all'età di sedici anni, suo padre era un violento ed è morto in una sparatoria pochi anni dopo.》
Tutto in quella donna portava la mia mente a pensare a quanto la sua personalità potesse essere forte e solida. Sprizzava umiltà e coraggio da tutti i pori.
La ammiravo perché rispecchiava esattamente ciò che io stessa avrei voluto essere. Non solo era una bella donna, aveva decisamente una mente affascinante, carismatica, sensuale.
Se avessi trovato una ragazza della mia età con gli stessi modi di fare, non me la sarei lasciata sfuggire per nulla al mondo; l'intelletto mi aveva sempre eccitata.
《Mi dispiace Beth.》
Lei sorrise vivacemente.《Il passato rimane indietro cara, il futuro è un'incognita, ciò che importa è il presente.》
Aveva ancora dannatamente ragione.

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