Andare al lavoro o non andare al lavoro, questo è il problema, 14 aprile 2020

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Andare al lavoro o non andare al lavoro, questo è il problema.

Non ci ho dormito la notte e non ci avreste dormito nemmeno voi se la sera precedente la vostra vicina di scrivania vi avesse drogato e preso a schiaffi. Col senno di poi penso che mi sia andata addirittura bene.

In ogni caso non potevo e non volevo dargliela vinta. E poi cosa mai avrebbe potuto farmi con Antonia e Gianni presenti. Mal che vada ci si mandava al diavolo.

E invece, quando stamane ho messo piede in negozio all'alba delle sette e mezza, Laura, intenta a rimestare energicamente l'insalata russa in una pirofila ovale, mi ha rivolto il più languido dei sorrisi.

― Senti ― ho esordito avvicinandomi ― a proposito di ieri sera...

Lei non mi ha fatto finire e ha affondato un dito nell'insalata russa per poi infilarselo in bocca.

― Non male ― ha risposto ― ne vuoi provare un po'.

― No, grazie. Ho in bocca il sapore del caffè. Ma vorrei dirti che io oggi...

― C'è una consegna importante da fare, un sacco di roba. Ne approfittiamo per fare un ricambio quasi completo della merce che abbiamo in negozio.

In quel momento sono entrati insieme Antonia e Gianni.

― Cosa mi dicevi di ieri sera? ― mi ha incalzato Laura.

Anche se il volto era nascosto dalla mascherina sono sicuro che Gianni è rimasto a bocca aperta, mentre Antonia spariva nel retro del negozio è restato a fissarmi, poi è entrato il primo cliente.

― Nulla, ne parliamo dopo.

― Sì, Armando Love, se parliamo dopo ― mi ha sussurrato Gianni passandomi a fianco.

Per il resto sono stato fuori tutto il giorno a fare consegne. Sì, anche la mattina. Entro domani sera devo concludere l'intero giro perché poi mercoledì ci sarà da recapitare un sacco di roba, e indovinate dove? Sedetevi e tenetevi forti alla sedia, al ristorante la BioèLogico.

Quando quel nome è uscito dalla bocca di Laura non ci volevo credere.

Sembra che sabato abbiano chiamato presentandosi a nome di Pentesilea e ordinato mezzo negozio. Mentre ne parlava, Laura pareva già contare gli ingenti introiti.

Mi sono palesemente rifiutato, incazzandomi anche un poco. Al contrario di Gianni che appena ha sentito il nome della Penti mi ha fatto un cenno come per dirmi: "Se tiri un pacco alla Penti, sai come va a finire", Laura nemmeno ha battuto ciglio.

Così ho ceduto e giovedì rimetterò piede in quel ristorante vegano-cinese tanto caro alla mia amica che stasera mi ha mandato ben due messaggi, dal sapore molto diverso, e che vi riporto.

Primo messaggio, ore 20: "Grazie, hai fatto proprio un bel gesto. Nessuno vuole più aver a che fare con la comunità cinese" E ci credo, ho pensato io, con quello che si sente in tv.

Secondo messaggio, ore 23: Gianni mi ha detto di te e di Laura. Wow.

Se poi aggiungiamo che il Marchino ha scritto: "Ho saputo solo ora che vai nella tana del lupo. Ti chiamo domani, devi fare un paio di cose per me quando sarai all'interno del ristorante. Ti lascio un microfono a forma di bottone nella casetta della posta, cucilo sulla camicia. A proposito, Gianni mi ha detto della tua notte di fuoco con la milf, poi mi racconti". E Alberto: "Ancora il BioèLogico: non ci posso credere! Sentiamoci domani, ho un paio di idee per uno scherzo mondiale. Ho saputo anche della tua nuova conquista: occhio che per le norme anticovid sei un criminale, mia cugina l'hanno beccata i guardiacaccia mentre incontrava di nascosto il moroso sulla Strada della gioia a Pinetti e li hanno arrestati entrambi".

Non ho parole, davvero non ho parole.

Però una buona notizia c'è: Mamma ha chiamato dall'ospedale e sebbene sia stata un'esperienza traumatica dice che sta bene e si sta rimettendo. Mi sono messo a piangere.

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