Ditta chiusa, 7-8 gennaio 2020

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Stamani, noi fortunati dipendenti della Medi Orobica abbiamo trovato l'azienda chiusa. È già capitato in passato che Milegna arrivasse con qualche minuto di ritardo, ma non è stato questo il caso. Abbiamo aspettato fino alle nove prima di decidere di rifocillarci al bar. Dopo circa una mezz'ora siamo tornati in ditta per vedere se nel frattempo si fosse fatto vivo qualcuno ma senza successo. Anche nel pomeriggio abbiamo trovato chiuso. Sono in attesa di una telefonata per saperne di più.


Gennaio 8, mercoledì

Anche stamani, nulla

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Anche stamani, nulla. Portone aziendale sprangano, proprietà scomparsa.

E di nuovo tutti al bar a far colazione e a confrontarsi su che fine abbiano fatto le nostre datrici di lavoro.

Di una si sapeva che era in crociera, pare zona Canarie, e può aver avuto problemi a rientrare.

L'altra ci ha fatto da cane da guardia fino a venerdì scorso. Magari è solo malata. Romeo ha provato a telefonarle ma il suo cellulare risulta sempre spento. Il mistero s'infittisce, le ferie (non fatte nel periodo natalizio) si prolungano.

E a proposito di crociere: nel pomeriggio ho fatto un salto dalla dottoressa Giulia. Superabbronzata, è tornata ieri da un Capodanno di navigazione tra i ghiacci del Mar Glaciale Artico. A dicembre non ci siamo visti un granché, soprattutto per scelta mia. Invece della solita chaise longue ci siamo presi un caffè al bar. Le ho raccontato del dottor Galletta e della Medi Orobica. Lei sapeva già tutto dell'omicidio, ieri è stata raggiunta in studio dal commissario Milesi alla ricerca d'informazioni sul sottoscritto.

– Giuro che cambio mestiere, come medico sarei un fallimento se non mi fossi accorta di avere a che fare un omicida psicopatico ― mi ha detto di averle risposto prendendo le mie difese.

Mi ha poi domandato del mio libro, quello che avevo intenzione di scrivere e mai iniziato. È contenta che continui con il blog. Dice che quando mi sarò lasciato alle spalle questa storia, e il vero colpevole sarà assicurato alla giustizia, potrò scrivere un giallo milionario.

A sua detta quelli con stampato in copertina Basato su una storia vera vendono il doppio.

Spero abbia ragione.

Stasera, poco dopo le nove, mi ha telefonato Nunzia: si è lasciata di nuovo con il marito, pare che le corna di stambecco ricevute il 31 dicembre abbiano scardinato di nuovo e nel peggiore dei modi il loro rapporto.

Voleva incontrarmi: pessima idea sotto ogni punto di vista, soprattutto visto le voci che circolano. Conoscendolo, il più o meno ex marito è capace di pedinarla e coglierci in fragrante. Il passo nel farsi strane idee, poi, è breve. Io ho già i miei problemi, e per il momento mi bastano e avanzano.

Abbandonata Nunzia ho recuperato il dvd: Approcciarsi al web. Guida completa per trovare l'anima gemella in rete (garanzia di successo del 96,73%). Per me era di Gianni o del Marchino. E se uno di quei due se ne è liberato le conclusioni vengono da sé. Tra l'altro si trattava pure di una copia sopra la quale era stato scritto con un pennarello indelebile un semplice: 2015.

L'ho inserito nel lettore e mi sono stravaccato sul divano. Francamente non sapevo cosa aspettarmi, però immaginate il mio stupore nel vedermi apparire sul televisore insieme ad Alberto e al Marchino mentre ci aggiravamo di notte tra le tende di un campeggio. La voce guida che sussurrava in sottofondo era quella di Gianni. Ho capito subito che si trattava della vacanza che avevamo fatto tutti insieme qualche anno fa al Lago di Garda.

Quell'estate Alberto aveva rubato il telecomando del condizionatore del bar del campeggio. Poi una notte, di soppiatto, quella appunto del video, avevamo passato in rassegna una quarantina di bungalow e puntando l'appunto telecomando attraverso il vetro delle porte d'ingresso avevamo modificato la programmazione di ogni condizionatore per sputare fuori aria calda a trenta gradi dalle tre alle sette di mattina. L'idea era stata di Alberto: suo cugino faceva lo stesso con il telecomando del decoder satellitare cambiando talvolta i canali alla televisione del suo vicino di casa.

Lo scherzo del condizionatore era stato ripetuto un altro paio di volte nelle sere successive. Poi gli altoparlanti del campeggio avevano diffuso che qualcuno modificava di proposito la programmazione dei condizionatori dei bungalow chiedendo di segnalare avvicinamenti sospetti alle proprie abitazioni. A quel punto le ragazze si erano appropriate dell'arma del delitto e l'avevano riportata al bar.

Rivedendomi in televisione non avrò sicuramente appreso come trovare l'anima gemella in rete, ma il DVD mi ha strappato qualcosa di più che qualche semplice sorriso. Che voglia di vacanze.

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