Accusato, 16-21 Dicembre 2019

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Dicembre 16, lunedì

Mi hanno chiamato dal commissariato di polizia: pare che sia l'ultima persona ad avere visto il dottor Galletta ancora in vita. Le telecamere, non ho ben capito quali, mi hanno ripreso mentre uscivo dallo studio medico lo scorso martedì verso le diciotto e trenta. Mi devo presentare nel pomeriggio per le quattordici.

 Mi devo presentare nel pomeriggio per le quattordici

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Dicembre 21, sabato

Sì, è vero, è qualche giorno che non scrivo. A essere sincero volevo sospendere il blog.

Il motivo è presto detto: sono sospettato della morte del dottor Galletta e questa cosa mi ha scosso parecchio.

Ieri, insieme a mamma e all'avvocato Gentiloni, un cugino di una qualche amica di mamma, mi sono recato al commissariato. Pensate che per convincere Milegna a lasciarmi libero per mezza giornata mi sono dovuto inventare che mamma stava male.

Ad attenderci c'era il commissario Annalisa Milesi, una donna un po' sciupata sulla quarantina. Mi ha fatto qualche domanda chiedendomi del mio lavoro alla Medi Orobica e di cosa fossi andato a fare il dieci dicembre dal dottor Galletta.

La mamma ha dato fuori di matta. Ha preso le mie difese sostenendo che sono un ragazzo tutto casa e chiesa e che l'unica arma che abbiamo in casa è la doppietta da caccia del mio povero nonno che non spara da circa vent'anni. Il commissario, esasperato dalle sue continue interruzioni, l'ha fatta accompagnare fuori dal suo ufficio.

L'interrogatorio è continuato con l'avvocato Gentiloni che non ha fatto altro che annuire e scarabocchiare su un taccuino.

Con il senno di poi era meglio se facevo un salto da solo. Non mi sento per niente tranquillo.

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