Aiuto !!! , 9 gennaio 2020 ore 20

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Ho chiamato la polizia!

Non so da dove cominciare, forse dai tre ansiolitici che ho buttato giù dieci minuti fa. La mamma piange e non riesce a smettere.

Ricordate che ieri sera mi aveva chiamato Nunzia che si è mollata di nuovo col suo ex marito e voleva vedermi?

A metà pomeriggio si è presentata sotto casa e mi ha citofonato. Le ho aperto e sono sceso. Ci siamo fermati a fare quattro parole nell'androne condominiale. Poi qualcosa mi ha colpito alla testa e ho perso i sensi.

Quando mi sono destato ero in un appartamento vuoto, legato con del cavo elettrico e appeso completamente nudo per le caviglie a testa in giù al posto del lampadario. A guardarmi c'erano Nunzia e il suo ex marito, Lucio Albicocca. Lei aveva tra le mani una di quelle riviste di birdwatching. Ha alzato lo sguardo con sprezzo sul mio cascante birdwatching per poi tornare sulla rivista. Lui aspettava alle sue spalle con le corna di stambecco in testa ricevute in regalo l'ultimo dell'anno.

― È colpa tua ― mi ha accusato Nunzia ― la colpa della nostra crisi sentimentale è solo tua.

Quindi il signor Albicocca ha premuto l'interruttore della luce e il mio corpo è stato attraversato da una potete scarica elettrica. È stata una fiammata di dolore lancinante, poi è intervenuto il salvavita.

― Siete pazzi ― ho inveito.

Lucio Albicocca si è spostato all'ingresso, dove c'era il quadro elettrico, per riarmare il salvavita. Nunzia ha lasciato sul tavolo la rivista e afferrato un grosso coltello da cucina. Mi si è avvicinata e ha ripreso a parlare.

― Le corna, la rivista di birdwatching, quante allusioni, quante risate vi siete fatti alle nostre spalle. Barbara e Pentesilea dicono che è stata una tua idea, che sei geloso del nostro amore.

― Io geloso? ― ho replicato.

― Non negare, sei attratto da me, dal mio corpo.

― Io non sono affatto attratto da te.

― Abbiamo intenzione di ucciderti, sai? Diremo che hai confessato l'omicidio del dottor Galletta, che ci siamo difesi dalla tua furia omicida. Però ti piangeremo al funerale.

― La polizia non è stupida, capirà cosa è successo.

Nunzia è tornata all'interruttore e giù un'altra scossa. Ho cacciato un urlo che deve aver fatto tremare i muri perché pochi secondi dopo qualcuno ha bussato alla porta. I due si sono guardati ma nessuno è andato ad aprire.

― Aiuto ― ho urlato.

La porta si è aperta. C'era un vecchio sul pianerottolo. Mi ha guardato che penzolavo nudo. Poi ha spostato lo sguardo su Nunzia. Quindi ha preso il cellulare dalla tasca ma Nunzia gli è corsa incontro e lo ha trafitto col coltello.

A quel punto mi sono svegliato sudato fradicio. La mamma a pranzo mi aveva fatto la peperonata, tanto buona quanto indigesta che ha conciliato il mio sonnellino pomeridiano sul divano con un'attività onirica da film dell'horror.

Forse c'entra anche una notizia che ho letto stamani sullo smartphone di un uomo che si è divorato l'amico dopo avergli dato appuntamento per vedere insieme la partita al bar. Alla polizia ha detto semplicemente che non aveva i soldi per comprarsi da mangiare e che tra tutti si suoi amici era quello che aveva le cosce più in carne. 

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