Capitolo 67- Near death

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EVELYN

In silenzio ti guardo appassire
-franco126

Mi alzai di scatto, con il pigiama attaccato al corpo per il sudore.

Erano già cinque volte che mi svegliavo per i lamenti di Ryan.

Era steso accanto a me, imbandito di sudore, i ricci attaccati in fronte e nella notte aveva fatto volare la maglietta e i pantaloni.

Era in boxer, con i muscoli contratti e l'espressione di dolore in viso.

Mi avvicinai piano e lo accarezzai.
«Sssh» dissi nel buio della notte.

Ryan sentì la mia mano e si girò per abbracciarmi e stringermi forte.
Si era appoggiato al mio petto, respirava affannosamente e si lamentava in continuazione.

Aveva gli incubi. Ogni notte era così.
A volte si svegliava, a volte no, a volte urlava, altre si lamentava.
Non sapevo cosa fare, e non sapevo cosa lo tormentasse.

Lo strinsi forte e aspettai che si calmasse tra le mie braccia.

~~~~~~~~~~~

Uno spasmo mi fece saltare.

Aprii gli occhi in fretta, cercando di mettere a fuoco cosa stava accadendo.

Allungai una mano al lato del letto, e il cuore mi rimbalzò in gola quando lo sentii vuoto.

Mi misi seduta e vidi Ryan poggiato ai piedi del letto.

I gomiti sulle ginocchia e la testa china tra le mani.
Sospirai.
Solo in quel momento si girò a guardarmi.
Il viso stanco e gli occhi spenti.

«Ti ho svegliata Solcito, perdonami» disse con voce flebile.
Mi misi accanto a lui e poggiai la testa sulla sua spalla.
«Nessun problema» sorrisi.

La luna rendeva la stanza di un colore celeste, illuminava i tratti di Ryan e ci dava modo di nasconderci nell'oscurità.

Lui si passò una mano tra i capelli e dopo avermi lasciato un bacio in testa, sbuffò rumorosamente.
«Cosa hai? Parla con me»
Scosse la testa. «Ho bisogno di tempo per imparare»

«Non te lo toglie nessuno Ryan, vai con calma, fai ogni cosa solo quando saprai che il momento di farla. Non forzare niente, non serve.»

«Voglio stare bene Eve, voglio stare bene con te» mi prese il viso tra le mani.
«Stai con me, e impareremo a stare bene insieme» dissi prima di lasciare un bacio sulle sue dolci labbra.

Ryan sorrise e scosse la testa. «Ci sono alcune domande che mi frullano in testa quando ti guardo»
Inclinai la testa di lato incuriosita, aspettando che continuasse.

«Mi chiedo come fai ad essere così bella, sempre, cosa diavolo ho fatto per meritarti e perché sembri un cazzo di angelo caduto dal cielo con il fantastico potere che hai di calmarmi.»

Risi di cuore, e Ryan mi spinse su di sé, baciandomi tutto il viso.

Un senso di pesantezza però, prese il sopravvento.

Avevo detto a Daniel che ci saremmo visti il giorno dopo.
E avevo mentito a Ryan.
Mi sentivo tremendamente in colpa, tremendamente infedele.

Non stai facendo niente che non va Evelyn.
Sì ma gliel'ho promesso...
«Ryan» sussurrai sule sue labbra mente mi baciava.

«Dimmi», un bacio.
«Mio», un bacio.
«Piccolo e splendente», un bacio.
«Sole», un altro bacio.

Solcito: La luce nelle tenebre Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang