Capitolo 55- New friends

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EVELYN

siamo fatti tutti un po' così
occhi forti e cuori fragili
-Ultimo

Quelle due parole mi uscirono quasi con il pilota automatico.
Non mi ero nemmeno resa conto che le avessi dette, le stavo solo pensando e alla fine sono uscite dalla mia bocca.

Si azzittirono tutti, Wendy e Lily per prima e mi guardarono con un espressione mista alla paura e alla confusione.
«Perché pensi che sia...» chiese Lily, lasciando volutamente la frase a metà, come se pronunciare il suo nome fosse doloroso anche per lei.
Peccato che non fosse quel maledetto di Voldemort, quindi io lo pronunciavo, non poteva metterci paura un solo nome.

«Credo sia solo un modo per confonderci»
Yuri, Katrine, David e Cris mi guardavano incuriositi.
«Che intendi?» mi chiese Wendy.

«Pensateci... tutto è iniziato, più o meno, da quando Josh mi ha chiesto di andare a pranzo e io ho rifiutato.
Poi mi ha chiamato George ma gli ho chiuso il telefono in faccia.
Io credo che voglia qualcosa da me, che di nuovo, mi stia cercando per qualche assurdo motivo.
Era l'unico a sapere della botola probabilmente sapeva anche i miei nascondigli di quando ero piccola, e quindi dove nascondevo le chiavi, sa che quando ero piccola io e Ryan eravamo amici e probabilmente adesso ha visto il nostro avvicinamento, per cui, se la sta prendendo con lui ma solo per farla pagare a me.
Ha rapito Lydia, ci ha seguiti e ripresi. Credo sia George» dissi tutto d'un fiato.

«Ce l'ha con te, perchè? Fartela pagare di cosa?» mi chiese Yuri.
«Probabilmente di non essere stata una brava figlia, una brava sorella, probabilmente per qualche suo sadico gioco, e probabilmente perché vuole soldi, e troverà il modo di averli»

Si guardarono tutti.
Nessuno parlava più.
Non sapevano cosa mi era successo, e neanche se avessero immaginato ci sarebbero arrivati.
Ma lui ne era capace, era in grado di creare tutto questo.

«Io sono d'accordo con Evelyn» disse Cris.
Lo guardammo e lui alzò le spalle.
«Non lo so, mi sembra ragionevole» si difese.

«No Eve, io credo sia stato Paul» disse Ryan accarezzandomi i capelli.
«Vorrei sperare anche io che non sia George, ma ne dubito» risposi.

«E se fosse stato Carter?» chiese Katrine.
«Carter era disteso a terra sul pianerottolo sanguinante, non avrebbe avuto le forze di aprire la botola e di alzarsi nemmeno volendo» rispose Wendy.

«Magai lo aveva fatto prima» disse David.
Ci pensammo.
«Forse sì, ma cosa c'entra il rapimento di Lydia, come sapeva del passato di Eve e perché prendersela con Ryan? Carter è escluso, gli unici due che potrebbero essere sono George e Paul» disse Lily.

Presi un sospiro.
Pensando a cosa dovevo e potevo fare una volta che George fosse tornato reale nella mia vita.
Dovevo affrontarlo? Chiamarlo? Dirgli di smetterla?
Avevo fatto così tanto per dimenticarlo, non poteva, non doveva macchiare e rovinare anche la 'me' di adesso.

Non solo perché mi ero rimessa in piedi con tanto sforzo.
Non sarei stata in grado di affrontarlo, non ce l'avrei fatta.

Mi alzai dal divano e mi diressi in cucina, lasciando che gli altri parlassero ancora su chi secondo loro fosse e perchè.
Mi appoggiai con le mani sul marmo freddo del tavolo e lasciai cadere la testa in mezzo alle spalle.
Presi un respiro chiudendo gli occhi.

Solcito: La luce nelle tenebre Where stories live. Discover now