Capitolo 31- sleeplees night

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EVELYN

Io che perdo già in partenza
mentre parlo nei tuoi occhi,
tu sorridi, non ci pensi e
chiudi a chiave i sentimenti.
-Ultimo

Non feci in tempo a capire che quel pezzo di stoffa in mano di Wendy era una manica del vestito più costoso che aveva Katrine nell'armadio, - e che, non solo lo aveva fatto a pezzi tagliuzzandolo, ma aveva letteralmente, tagliato tutti i vestiti che si era portata,- che Katrine saltò addosso a Wendy.

Iniziarono a tirarsi i capelli, inclinando le teste in base a chi tirava più forte.
«È questo che stavo aspettando» disse Yuri battendo le mani euforica.

Mi affrettai ad avvicinarmi e separarle, in mezzo, Wendy mi tirò una treccina.
«Wendy! Finiscila!» urlai, ma entrambe urlavano più di me, sovrastando la mia voce.

Notai i capelli corti di Lily in mezzo a quel casino, anche lei stava provando a dividerle.

Un tonfo ci fece bloccare.

Wendy aveva in pugno un ciocca bionda di Katrine, io tenevo la maglietta di Wendy e Katrine quella di Lily che era finita in mezzo.
Ci fermammo così, girandoci verso il rumore.

La porta chiusa, e Ryan sparito.

«Beh? Vi siete fermate?» disse Yuri dispiaciuto.
«Vaffanculo Yuri!» urlammo tutte e quattro all'unisono.

Ci lasciammo andare con calma, tra occhiatacce e smorfie, alla fine, ognuna prese una propria direzione.
Wendy salì in camera sua, e katrine uscì in giardino.

Io e Lily raggiungemmo Wendy in camera.

Bussammo alla porta chiusa, con cautela.
Sapevamo che doveva sbollentare e sapeva che le avremmo fatto una ramanzina.
Stavolta aveva esagerato. Quindi, non era detto che ci avrebbe aperto.
Ma con nostra sorpresa sentimmo:
«Entrate».
Ci scambiammo uno sguardo per dirci -con calma, parliamole-

Aprimmo la porta e entrammo in camera sua, richiudendola dietro di noi.
Wendy faceva avanti e indietro per la stanza, passandosi la mano tra capelli biondi e boccolosi.

Ci mettemmo sedute con le gambe incrociate sul suo letto, e la guardammo camminare per la stanza, in prenda all'incazzatura.
«We...» fece per dire Lily.
«Non ora Lily, sono troppo nervosa» la interruppe Wendy

«Senti, sai benissimo di aver esagerato, va bene che lei con le parole non è stata carina, ma tagliarle tutti i vestiti?!» dissi non curandomi delle parole di Wendy.

«Eve, ma hai visto come ci ha trattate?» allargò le braccia. «Non so come come facciate a rimanere calme» si legò i capelli in una coda spettinata.
«Rimaniamo calme per non creare questo disastro. Dobbiamo condividere la casa con loro per ancora sei giorni, non mi sembra il momento di fare le bambine e giocare alle ripicche!»

È vero, avevamo detto di parlare con calma, ma in verità, se non le parlavi così, non avrebbe capito.
«Non sono ripicche, è la giusta punizione» ribatté.
«Lasciala stare Wendy, tra sei giorni torneremo alle nostre vite e non dovremmo averci più niente a che fare» disse Lily.
«Ma ha insultato te! va bene me, Eve si sa difendere da sola, ma a te. A te non deve toccare!»
«A me non importa, sono parole dette nelle frustrazione, se le pensa davvero o no sono cavoli suoi, sinceramente non mi tocca»

Solcito: La luce nelle tenebre Where stories live. Discover now