Capitolo 2 Bonus - Parte 1

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«E rimaniamo sul fatto che da quando è entrato Travis hai chiuso le porte.»

«Sembra di parlare con Malcolm.» sbuffò.

Ridacchiai.

Quando tornai all'appartamento di Hayden erano le sei passate e decisi di farmi una bella doccia.

Prima di entrare mandai un messaggio proprio a lui.

-Mi fai compagnia a cena?

Lasciai il telefono sul lavello e poi mi spogliai, entrando in doccia. Le luci rosse a neon rendevano sempre l'atmosfera molto sensuale ed essere sotto quel getto da sola non era divertente.

Mi insaponai prima i capelli e durante i minuti di attesa della maschera, mi lavai il corpo. Feci attenzione ad un'aggiunta particolare nel mio corpo, un piercing al capezzolo sinistro.

Lo avevo fatto per il mio ventesimo compleanno, cioè tre mesi prima. Hayden, che aveva passato un'intera settimana qui a New York, aveva accolto molto calorosamente quell'idea che mi era già balzata in testa tempo prima. Ricordai quel viaggio a Charleston quando glielo dissi e approvò subito.

Così, mi aveva accompagnata da una conoscenza di Brandon e ricordavo bene i suoi occhi brillare quando la ragazza aveva terminato il lavoro. Mi aveva anche detto di stare attenta e di curarlo con attenzione per evitare infezioni. E lo avevo fatto. Ormai erano quasi tre mesi e, anche se i tempi di guarigione erano lunghi, il mio sembrava già essere a posto.

In più in quei mesi, avevo aggiunto altri tatuaggi.

Alla fine avevo fatto davvero il serpente, era sullo sterno stilizzato piccolo e rosso. Sulla natica sinistra c'era un piccolo Yes, Sir., avevo promesso a me stessa che l'avrei fatto e così era stato, e anche questo fu opera di Hayden. Dovevo solo ricordarmi di non andare più al mare o al lago con la mia famiglia.

E all'insaputa di Hayden, ne avevo fatto un altro circa due settimane fa. Avevo detto a Brandon la mia idea e lui si era quasi commosso, dicendo che Hayden sarebbe rimasto senza parola una volta visto.

Ci avevo pensato molto, avere impresso per sempre sulla pelle qualcosa riguardante una relazione era sempre pericoloso perché non potevi mai sapere come sarebbe andata a finire. Ma con Hayden sapevo come sarebbe finita e quando l'idea mi era saltata in mente, non ero più riuscita a dimenticarla. Avrei voluto farglielo vedere per il suo compleanno ma non ci saremmo visti e quindi dovevo attendere un'altra occasione.

Terminata la doccia, mi avvolsi in un asciugamano e mi misi di fronte allo specchio per disappannarlo. Non ero cambiata molto. Quando guardavo le foto di me e Hayden o dei miei amici, vedevo molto il loro cambiamento. Hayden e Malcolm, ad esempio, da quasi un anno avevano una leggera barba. Su Hayden era un dettaglio sexy che amavo. Donna aveva modificato un po' il suo look e aveva fatto crescere i lisci capelli neri. A volte pensavo che avrebbe dovuto provare a fare la modella perché sarebbe stata perfetta. Io ero rimasta sempre uguale, non che mi dispiacesse, ma era un dettaglio che notavo.

Andai nella cabina armadio di Hayden, nella quale avevo trasferito alcuni dei miei vestiti, e feci cadere l'asciugamano. Le gocce dei miei capelli bagnati scivolarono lungo la schiena e colpirono anche il parquet. Indossai l'intimo e poi una felpa di Hayden. Mi misi di fronte all'ampio specchio della cabina armadio e tamponai i capelli con l'asciugamano. I boccoli si crearono facilmente e non li asciugai con altro non avendo voglia. 

«Qualche minuto prima e avrei assistito a tutt'altra scena.»

Il cuore si fermò all'istante.

I miei occhi guardano prima lo specchio che rifletteva anche l'ingresso della cabina alle mie spalle e poi mi girai di scatto, totalmente scioccata.

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