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-Vi ringrazio, signorina. Sapete... Pensavo che essendo solo un umile marinaio non voleste parlare con me.

-So che molti nobili non vogliono mischiare le classi ma io non sono così. Mio padre ci ha fatto sempre mischiare con diverse classi. Sin da quando sono piccola sono cresciuta con cinque fratellastri diversi ma, purtroppo, sono tutti scappati rubando qualcosa. La sesta, però, è stata così grata, perché per lei la gentilezza non è scontata. È l'unica che ho considerato propriamente mia sorella.

-Mi perdoni la domanda, ha considerato? Le è successo qualcosa?

Nayeon sgranò gli occhi e scosse il capo. -No, no, la considero ancora tale. Parlavo di quando nostro padre l'ha adottata.

La mente di Nayeon era andata oltre mentre parlava di Jeongyeon e stava pensando a cosa stesse facendo nella loro cabina da sola.

-Desiderate altro?

-No, vi ringrazio.

-Sono spiacente ma devo tornare a lavoro. Se vi potrebbe far piacere parlare, sia a lei che alla sua amica, io sono spesso sul pontile insieme a Carmine.

-Vi ringrazio.

-Vi accompagno alla vostra cabina.

Nayeon sembrò pensarci sopra, ma in fin dei conti non ci vide nulla di male. Si alzò e andò verso una porta che portava al corridoio dove si trovavano le cabine. Nayeon arrivò davanti alla sua cabina e bussò. -Jeongyeon, sono io.

-Potete entrare.

-Questa è la mia cabina. Vi ringrazio, mister Frank.

-Ringrazio voi per la nobile compagnia. Ci vedremo presto.

Nayeon gli sorrise. -Arrivederci.

Aspettò che Frank se ne andasse e poi entrò. Jeongyeon si trovava seduta sul letto e stava leggendo un libro. Lo chiuse e lo mise accanto a sé.

-Chi era lì con voi? Carmine, che tutto è fuorché mister?

-Non era mister Carmine.

-Ora parlate con gli uomini.

-Cosa volete fare? Tenermi rinchiusa in una torre per tutta la mia vita?

-Chi era lì con voi?- domandò nuovamente.

-Il suo nome è Frank, è stato molto gentile con me.

-Eppure voi siete molto più sveglia di me. Nessun uomo è gentile senza volere qualcosa in cambio.

-Mio padre è stato gentile con voi.

-Esatto, ma lui è stato mio padre e... Si è probabilmente visto obbligato dato che io sono la nipote di vostra madre.

-Ripetetelo ancora e tornerò a Londra.

Jeongyeon sospirò. -Non è questo che voglio ma...

Nayeon si sedette accanto a lei. -Jeongyeon, lo capisco, troppe notizie da metabolizzare.- Le prese le mani. -L'identità di vostra madre, il fatto di aver sempre vissuto con la vostra famiglia, il fatto di amare una donna, il fatto che quella donna sia vostra... Consanguinea. So che è difficile e, credetemi, lo è anche per me. Ma siete scappata con me. Il vostro amore è più forte di qualsiasi ostacolo. Il nostro amore è più forte di tutto e di tutti. Ma, se non siete pronta, torneremo a Londra. Diremo che siamo andate a trovare la tomba di vostra madre in Giappone. Sì, ci castigheranno, ci rimprovereranno, ma tornerà tutto alla normalità.

-Normalità? Odio la normalità. E odio che voi definiate quello normalità, eppure lo è. La normalità è essere sposate con due uomini che non amiamo.

-Ditemi, cosa volete fare? Farò tutto quello che vorrete. Se non riuscite a sostenere il peso di tutto ciò—

-Baciatemi.- Nayeon la guardò sorpresa. Sembrava piena di dubbi fino a pochi istanti prima e poi le faceva una richiesta del genere. -Anche contro la mia volontà, perché non sono io ad oppormi, ma la mia parte razionale. Fatemi dimenticare dell'esistenza di quella parte razionale, fatemi dimenticare di quello che tutti definiamo "normalità", fatemi ricordare perché sono qui con voi, perché vi amo.

Nayeon sorrise, le lacrime minacciavano di uscire. Prese le guance di Jeongyeon e premette le sue labbra su quella rosee dell'altra. Le loro labbra si abbracciavano e danzavano insieme un waltzer di Chopin. Le lingue si accarezzavano gentilmente e le due sorridevano mentre questo avveniva.

🖤

Minhyuk era tornato a casa Johnson e finalmente aveva trovato Richard.

-Signor Johnson, mi consenta di fare una verifica in camera vostra.

-Come desiderate, signor Minhyuk. Se questo ci aiuterà a trovare la mia Jeongyeon, allora facciamolo.

Minhyuk lo guardò per un po'. -Non è vostra. Appartiene solo a mio padre.

Richard era confuso. -L'ho sposata.

-Ma non vuol dire che possediate il suo cuore.

-Cosa desiderate, signor Im?

-Portatemi in camera vostra.

Richard cominciò a salire ma decise che sarebbe rimasto in camera per sicurezza. Non gli piaceva molto Minhyuk, eppure la sorella del suo migliore amico lo aveva sposato e lo reputava un ragazzo per bene. Minhyuk si diresse subito alla specchiera e si guardò attorno. Aprì un cofanetto a trovò la chiave del cassetto. Aprì anche quest'ultimo e vide dentro varie cose.

-Tenete.- disse Minhyuk dando a Richard delle carte. -Un libro? Perché lo tiene qua?

-Oh... Questo lo ha preso in prestito da vostra sorella.

Minhyuk guardò Richard e poi il libro. Lo aprì e cominciò a leggere. -È la scrittura di Nayeon.

-Lo ha scritto vostra sorella?- domandò Richard confuso. -Forse se ne vergogna e voleva l'opinione di Jeongyeon e per questo mia moglie l'ha nascosto.

-"Se avete aperto questo diario è perché probabilmente state cercando qualcosa su di voi." Perché dovrebbe cercare qualcosa su di lei? "Non rischierei mai di scrivere quello che provo per voi ma se volete sapere cosa avrei scritto, presentatevi questa domenica al porto al tramonto. Non fate domande. Non vediamoci prima di allora.

-la vostra amata Nayeon."

-Cosa significa questo?

-Che sono andate al porto. Sono lontane.

-Non capisco, signor Minhyuk. Di che parla vostra sorella? Quello che prova? Perché non può rischiare di scrivere ciò che prova?

-Forse odia il signor Morris.- sospettò Minhyuk mettendo sulla specchiera il diario. -Che dicono le lettere?

Ship Minhyuk e Richard suprema

La storia del petto di pollo
Io attraggo persone particolari
Avevo 14 anni e un tipo della mia città mi scrisse sul privato
Ad un certo punto mi chiese "posso chiederti una cosa?"
io: "certo"
quando aprii instagram vidi due messaggi
l'ultimo era "cosa ne pensi?"
aprii la chat e... prima di "cosa ne pensi?" c'era un'immagine
io penso che abbiate capito che immagine era
il suo... coso
io scandalizzata lo bloccai e mi venne da piangere
non glielo avevo chiesto, perché me lo aveva mandato?
poi si cambiò lo username e incluse la parola "pollo"
io, nella crisi più totale, veramente in un tentativo disperato, dissi "forse era petto di pollo"
poi lo feci vedere alle mie amiche e no, non era petto di pollo
da allora non mangio più petto di pollo
sono passati ormai quattro anni...

Scandal|2YEON|ITWhere stories live. Discover now