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-Jeongyeon.- la chiamò la piccola Dahyun mentre stavano aspettando il maestro. -È vero che dove vivevate c'erano i topi?

-No.

-Ed è vero che vostro padre è un orco?- domandò Chaeyoung.

-No.

-Ed è vero che mangiavate i pidocchi?- domandò Dahyun.

-No.

-Allora Jihyo ci ha mentito!- disse Chaeyoung accusando la sorella maggiore. -Quando abbiamo finito vi va di giocare con noi?

-Chaeyoung! Nostra madre ha detto di non stare con lei!- le ricordò Dahyun.

Jeongyeon ci rimase male ma ormai non sembrava essere una novità. Eppure era là da meno di ventiquattro ore.

-Mi dispiace Jeongyeon. Nostra madre non vuole che stiamo con voi.- disse tristemente Chaeyoung.

-Non preoccupatevi.- Sorrise amaramente Jeongyeon.

-Nostra madre ha detto anche a Nayeon di non stare con voi.

Improvvisamente Jeongyeon si sentì triste per la rivelazione fatta da Dahyun. Pensava di aver trovato almeno una persona al mondo con cui parlare. Qualcuno bussò e un signore con gli occhiali fece il suo ingresso. Dahyun e Chaeyoung si alzarono, quindi Jeongyeon fece lo stesso.

-Comode.- Si sedettero. -Voi dovete essere quella nuova... Jeongyeon, giusto?- domandò l'uomo scrutandola dalle sue lenti.

-Sì, signore.

-Cosa sapete di aritmetica?

-Nulla, signore.

-Nulla? Chaeyoung, quanto fa tre per quattro?

-Dodici, signor maestro.

-Bene. Dahyun, quanto fa sette per otto?

-Cinquantasei, signor maestro.

-Eccellente. Jeongyeon, impegnatevi di più.

Jeongyeon non sapeva nulla. Non sapeva in cosa si dovesse impegnare.

-Dahyun, perché non insegnate a Jeongyeon le addizioni?

-Sì, signor maestro.

La piccola aprì il suo quaderno e mostrò alla sua nuova sorella come sommare i numeri tra loro. Jeongyeon era tanto confusa. Per lei i numeri erano solo stato un concetto astratto fino ad allora. Ad esempio, li usava per indicare la sua età, dodici anni. Era tutto così strano e umiliante. Una bambina di otto anni che insegnava ad una di dodici. Certo, non era colpa di Jeongyeon. Il maestro era esattamente come tutti gli altri. Umiliare la gente era il loro hobby.

-Capito?- le domandò il maestro.

-Sì, signor maestro.

-Bene, eseguite queste addizioni mentre Chaeyoung e Dahyun fanno delle moltiplicazioni.- le disse dandole un foglio.

La ragazza si mise d'impegno e fece subito del suo meglio. In due minuti aveva già finito. -Ho finito, signor maestro.

L'uomo fu sconvolto. -Datemi qua.- le strappò il foglio di mano e controllò. -Sorprendente... Non siete stupida, allora... Provate a fare le sottrazioni. Vedete sul mio libro come si fanno.- Jeongyeon non sapeva leggere, quindi osservò solo i numeri che scomparivano. Capì che bisognava seguire la logica della addizioni ma al contrario. Iniziò subito a fare quelle del libro, mentre le gemelle stavano ancora facendo le moltiplicazioni. L'uomo la osservò curioso. Non si aspettava che un'analfabeta riuscisse a capire da sola e a farle. Prese il foglio e controllò i calcoli, notando che erano tutti giusti. -Incredibile... In poche lezioni potrete unirvi alla signorina Nayeon se continui così. Voi due, avete finito?

-Quasi, signor maestro.

-Il tempo è scaduto. Le finirete per la prossima volta. Anzi, perché non insegnate a Jeongyeon le tabelline?

-Di già, signor maestro?- domandò perplessa Dahyun.

-Esatto, Dahyun.

Il signor maestro si alzò e le tre ragazze fecero lo stesso per salutarlo. L'uomo andò fuori poiché aveva finito per quel giorno. Insegnava solo a Nayeon e alle gemelle, ora anche a Jeongyeon. Si diresse al piano di sotto, incontrando Mina.

-Potete chiamare i signori Im?

-Immediatamente, signore.- disse la ragazza facendo una reverenza.

Mina si recò nello studio del signor Im e poi nella camera della signora Im e portò i due coniugi dal maestro.

-Signori Im, la ragazza ha un'intelligenza sconvolgente.

-Chi? Nayeon? Ho sempre pensato che Momo fosse la più intelligente.- disse Sana. -Ma sono sicura che sta imparando dalla sorella.

-No, mi riferisco a Jeongyeon.

Sana lo guardò perplessa. -Scusi, sta parlando del ratto di fogna?

-Cara...- intervenne Tzuyu. -Sono felice che abbia imparato a contare.

-Contare? Ha imparato a fare addizioni e sottrazioni da sola. È un vero genio. Vi gioverà tanto denaro e soddisfazioni.

-E le gemelle?- domandò Sana.

-Possono migliorare. Nayeon è abbastanza brava ma nessuna di loro è ai livelli di Jeongyeon. Non avevo mai visto una ragazza così. È un prodigio. Custoditela. Ora debbo andare. Arrivederci.

-Arrivederci.- disse Tzuyu sorridendo. -Visto cara?

-Jeongyeon non sarà mai più brava di Momo. E Nayeon è vostra figlia, dovreste apprezzare lei, non Jeongyeon.

-Anche Jeongyeon è mia figlia e voi dovreste imparare ad apprezzarla e a riconoscere i suoi lati positivi. Pensate che non ha genitori. Abbiate pietà di lei.

-Vedremo se imparerà a comportarsi da gentildonna. Per il momento è solo un ratto di fogna.

Detto ciò, Sana si alzò la gonna del vestito e camminò via. Tzuyu sospirò. Intanto, al piano di sopra, Jeongyeon era tornata in camera sua, dove trovò Nayeon sul suo letto che leggeva un libro.

-Jeongyeon! Com'è andata?

-Bene... Il signor maestro mi ha fatto i complimenti.

Nayeon sorrise. -Ero sicura che foste brava. Venite qua.

-Cosa state facendo?- domandò Jeongyeon avvicinandosi a lei, sedendosi poi sul suo letto.

-Leggo.

-Io non so farlo.

-Vi va di sentire?- Jeongyeon annuì. -E Patroclo si slanciò sui Troiani meditando rovina,
si slanciò per tre volte, simile ad Ares ardente,
paurosamente gridando: tre volte ammazzò nove uomini.

-Leggete così bene.

Nayeon sorrise. -Grazie. Forse non state capendo molto perché ho iniziato il libro da un po'. Sapete... Ci sono ventiquattro libri.

-Ventiquattro? E voi li leggerete tutti?

Nayeon fece spallucce. -Non lo so. Spero di riuscirci. Potete per favore prendermi quel libro con la copertina gialla?- domandò Nayeon a Jeongyeon. La ragazza subito si alzò e lo prese. Non sapeva leggere ma vide la figura di una ragazza e un ragazzo. -Conoscete Hänsel e Gretel?- Jeongyeon scosse il capo. -È una storia su due fratelli e... Non vado ad anticiparvi nulla. Sedetevi accanto a me.- Jeongyeon si risedette e Nayeon aprì il libro. -Davanti a un gran bosco abitava un povero taglialegna che non aveva di che sfamarsi; riusciva a stento a procurare il pane per sua moglie e i suoi due bambini: Hänsel e Gretel...- Jeongyeon ascoltò con interesse la voce calma e tranquillizzante di Nayeon. Era molto carina a leggere quella storia per lei. Nessuno lo aveva mai fatto prima. -...Ora i bambini portarono ricchezze a sufficienza perché non avessero più bisogno di procurarsi il necessario per vivere.

Sapete come ho iniziato a scrivere questo libro? Due sabati fa ho visto Oliver Twist e mi è venuta in mente questa trama. Ringraziamo Dickens per questo
C'entra qualcosa con Oliver Twist? Assolutamente no
Ma io ho queste capacità di inventarmi collegamenti

Scandal|2YEON|ITWhere stories live. Discover now