O24

60 9 5
                                    

-Non posso credere che siamo qui su. È una follia. E vostro padre? E nostro padre!? E nostra madre? E Edward? E Richard?

-E Minhyuk, e Momo e Jihyo e le gemelle... Jeongyeon, calmatevi. Se vi siete pentita, prenderemo una nave per tornare. I soldi non mi mancano.

-È una follia! Avete derubato Edward!

-Non l'ho derubato. Quei soldi glieli ha dati nostro padre.

-Nostro padre... Cosa penserà quando non ci vedrà più? Voi siete la sua adorata figlia. Nostro padre? Che dico? Vostro padre e mio zio.

Nayeon roteò gli occhi. -Dovevate dirmelo che soffrite di panico da oceano.

Jeongyeon sospirò. -Mi dispiace, non ne avevo idea. Ma... Se ci dovessero trovare?

-Ci troveranno insieme. Cosa possono farci?

-Ucciderci?

Nayeon rise di gusto, anche se in parte aveva paura che potesse accadere. -Abbiamo qualche giorno per scappare dove nessuno ci troverà.

-Lo spero.

Era martedì ed erano passati esattamente tre giorni dal loro incontro. Non si erano più viste ed improvvisamente Nayeon si era presentata a casa Johnson dicendo a Jeongyeon che dovevano affrettarsi. Fortunatamente Richard non era in casa in quel momento. Forse Nayeon aveva studiato tutto. Preparando velocemente una valigia, Jeongyeon andò sulla carrozza della famiglia Im e Jimin le portò al porto.

-Andiamo a dormire. Che ne ve pare?- domandò Nayeon tranquillizzandola con il suo dolce sorriso.

Jeongyeon fece un piccolo sorriso ed annuì. -Andiamo.

🖤

Svegliata avvolta dalle braccia di Nayeon, Jeongyeon si accorse che era riuscita ad addormentarsi nonostante tutte le paure. Stava per darle un bacio sulla fronte ma si fermò a mezza strada. Sua cugina... Era scappata con sua cugina. Al tempo capitava spesso che i cugini si innamorassero ma per le famiglie nobili era uno scandalo. Loro erano uno scandalo. Il loro amore era uno scandalo. Jeongyeon rimosse le braccia di Nayeon dalla sua vita e si alzò lentamente. Certo, dormire in due in un letto così stretto non era stato il massimo. Tra l'altro avevano addosso anche il corpetto. Quella cosa era scomoda e Jeongyeon continuava ad odiarlo nonostante fossero passati quattro anni e mezzo da quando aveva iniziato ad indossarlo.

-Jeongyeon?- La voce dolce di Nayeon la fece voltare. La ragazza si era seduta e si stava stropicciando gli occhi. Jeongyeon la trovò semplicemente adorabile ma qualcosa di lei le diceva di fermarsi. -Siamo arrivate?

-Non so. Quanto dista Londra da Busan?

-Non stiamo andando a Busan. Ricordate quanto ci impiegammo per il Giappone? Inoltre, è più semplice per loro trovarci nella terra d'origine di nostro padre.

-Vostro padre.- Nayeon odiava che lo ripetesse. -Dove stiamo andando allora?

-In America. Sapete... Nostro padre non nutre grande stima per l'America e così io. Non credo che si aspetterebbe di trovarci lì. Inoltre, l'America è grande. Non riuscirà a trovarci. Ci impiegheremo circa dieci giorni.

-Dieci giorni su questa nave?- domandò Jeongyeon, il panico riflesso nei suoi occhi.

-Non preoccupatevi. Non è così male.- disse Nayeon sorridendole.

Quel sorriso che aveva cercato di evitare e si era imposta di odiare la stava tranquillizzando. Jeongyeon non capiva cosa le stesse succedendo. Se era tutto sbagliato, perché Dio stava permettendo che ciò accadesse?

🖤

Mina andò ad aprire per via degli insistenti colpi alla porta. Richard entrò in casa come un fulmine.

-Mina, dov'è Jeongyeon?

La ragazza inarcò un sopracciglio. -Non è qui, signor Johnson.

-Come non è qui? Non è neanche a casa Morris. Potrei parlare con i signori Im. Non so dove sia.

Mina annuì un po' preoccupata ed andò a chiamare i padroni di casa. Fu solo Tzuyu a scendere e sembrava abbastanza preoccupato. -Cosa significa che non sapete dove sia Jeongyeon?

-Signor Im, non era in casa ieri quando sono tornato. Pensavo che fosse dalla signora Nayeon o da voi ma... Non è qui né lì.

-Richard, il vostro compito era quello di proteggerla!- urlò Tzuyu. -Vi siete preso un impegno! Dove eravate ieri!?

-Stavo parlando di affari, signore.

-Affari... Affari... Quali affari vuole concludere qualcuno che non riesce neanche a proteggere sua moglie!? Prendete la carrozza ed andiamo a cercarla. Non può essere lontana. Sarà sul Tamigi. E perché mi avete avvertito solo oggi?

-Pensavo che sarebbe tornata.

-Pensavate!? Andiamo!

Tzuyu prese il cappotto ed uscì di casa seguito da Richard. Si misero entrambi sulla carrozza e andarono verso il centro della città.

🖤

Sana stava leggendo un libro, ignara di tutto quello che stava accadendo. Mina improvvisamente andò nella libreria e fece un inchino. -Signora Im, il signor Morris è qui e vuole parlarvi. Vostro marito è uscito. Dice che è urgente.

Sana chiuse il libro ed uscì confusa. Cosa voleva Edward? Andò verso l'ingresso e lo vide lì con il volto pallido, le dita delle mani tese e un'espressione tutt'altro che tranquilla.

-Edward...

-Signora Im, vostra figlia Nayeon è scappata. Non la trovo da nessuna parte.

-Cosa significa che è scappata?

-Sono andato a cercarla ovunque. Sono andato dalla signora Jeongyeon ma non era lì e la mia domestica mi ha detto che era passato da noi il signor Johnson perché anche Jeongyeon sembrerebbe essere scappata.

-Anche Jeongyeon?

La preoccupazione di Sana aumentò. Non solo era scomparsa sua figlia ma anche l'unico ricordo che aveva di sua sorella.

-Mobilizziamoci. Edward, prendete la carrozza. Mina! Il cappotto!

Mina corse immediatamente a prenderlo e l'aiutò ad indossarlo. Sana si mise sulla carrozza di Edward e i due partirono per la città. Il cuore della donna batteva forte. E dire che all'inizio non le importava poi così tanto di Nayeon. La sua preferita era sempre stata Momo e le piaceva abbastanza Jihyo. Nayeon, invece, non le somigliava affatto e la odiava per questo. Era semplicemente la fotocopia di suo marito. Ma alla fine la ragazza così bella e ben educata l'aveva conquistata. E Jeongyeon... Anche lei la odiava ma poi l'ha amata con tutta se stessa. A volte sembrava che amasse più lei che le sue stesse figlie.

Scandal|2YEON|ITWhere stories live. Discover now