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Jeongyeon aprì gli occhi e il letto accanto a sé era ancora vuoto. Niente era stato solo un brutto sogno. Era tutto reale. Era da ormai un mese che non rivolgeva la parola a Nayeon. La sua amata sorella era da qualche parte con un altro uomo, lei doveva smettere di pensare a lei e cominciare a badare a Richard, l'uomo che avrebbe dovuto sposare e farle dimenticare di Nayeon. Magari Nayeon era riuscita a dimenticarsi di lei grazie ad Edward. Non sapeva se ne sarebbe stata contenta o infelice.

🖤

-Nayeon, posso parlarvi?- domandò Edward vestito in giacca e cravatta.

-Ditemi.

-È da ormai più di un mese che ci siamo uniti e voi non sembrate ancora incinta.

Nayeon abbassò il capo. -Mi dispiace.

-Non è questo il problema. Riproveremo ancora. Voglio parlarvi di qualcos'altro.

-Ditemi.

-Voi mi amate?

Nayeon tenne lo sguardo basso. Come poteva guardare un uomo che non amava negli occhi e dirgli di amarlo? Avrebbe potuto farlo se solo non amasse qualcun altro. Amasse... Amore... Perché più stava lontana da Jeongyeon, più si convinceva che era davvero amore. Nonostante si odiasse e si incolpasse, quando pensava che quello che provava per Jeongyeon era amore il suo cuore si sentiva vivo.

-Certo, siete mio marito.

-Esatto, sono vostro marito. Siete obbligata ad amarmi ma voi non mi amate davvero, così come io non amo voi.- Nayeon alzò lo sguardo. -Siete bellissima, intelligente, una donna di cultura e vi amerei se solo...

-C'è un'altra donna?

-Non parlatene a vostro padre.

Nayeon scosse il capo sorridendo. -Posso sapere chi è?

-È una donna che lavora in una locanda... Non è assurdo per uno come me innamorarsi di una locandiera?

Nayeon scosse il capo. -È adorabile. Ed è amore.

-Anche voi siete innamorata di qualcun altro, non è vero?

-Io...

-Non dovete dirmi di chi si tratta. Voglio proporvi di vivere ognuno la propria vita.

-Si tratterebbe di tradire...

-Si tradisce quando si ama. Nayeon, la felicità è al primo posto. Voglio essere felice ma voglio che anche voi lo siate.

-O semplicemente non volete essere l'unico con la coscienza sporca?

Edward scosse il capo. -Intendo davvero ciò che dico. Vi ho amata ma quello che provo per quella donna è...

-Speciale, diverso, sbagliato... È un insieme di sentimenti contrastanti tra loro, eppure vi sembra giusto per qualche motivo.

Edward annuì. -Provate lo stesso per quell'uomo. Posso leggerlo nel vostro sguardo. Nayeon, possiamo fare ciò che vogliamo ma per nessun motivo al mondo dobbiamo farlo scoprire. Ci guarderebbero come i peggiori peccatori.

-Guarderebbero me con disprezzo. Gli uomini sono sempre perdonati.

-Andate da lui. So che ne avete bisogno.

-E voi andate da lei prima che qualche cliente ve la rubi.

🖤

Il signor Im aveva acconsentito a far uscire Jeongyeon con Richard, considerandolo un bravo ragazzo. I due stavano camminando lungo il fiume Tamigi e ammirando l'acqua scorrere velocemente, un po' come il tempo.

-Sono felice di sposarvi.- confessò il ragazzo. -Mi ricordate tanto lei.

Jeongyeon si girò verso di lui. -Chi, Richard?

-Mia madre. Aveva i vostri occhi, il vostro sorriso, la vostra eleganza...

Jeongyeon sorrise. -Sono sicura che abbiate preso da lei quelle qualità.

-Mia madre vi amerebbe. Non appena vi ho vista... Ho saputo che eravate quella giusta e quando voi avete accettato di sposarmi... Ero al settimo cielo.- Era tanto sbagliato che Jeongyeon non provasse nulla? Richard non era come gli altri uomini: lui valorizzava le donne, concedeva loro complimenti ed esprimeva tutto il suo amore. -E voglio avere tanti figli con voi.

-Figli?- domandò Jeongyeon quasi impallidendo.

-So che all'inizio potrebbe essere strano per voi ma... Vi piacerà fare l'amore con me. Ve lo prometto.

Jeongyeon non aveva pensato a questo aspetto del matrimonio. Questo vuol dire che anche Nayeon lo aveva fatto. Ma lei... Lei come avrebbe potuto fare? Non era attratta da Richard e l'idea di compiere atti impuri con lui la disgustava. Sì, atti impuri, perché per lei quello erano se fatti con qualcuno che non si ama.

-Fa freddo.- cambiò discorso Jeongyeon.

-Vi manca, non è forse così?

-Oh?- domandò la ragazza alzando il capo e guardando il suo promesso negli occhi.

-Vostra sorella. È da più di un mese che non vi parlate. Dal suo matrimonio per l'esattezza.

-Come lo sapete?

-Perché è da un mese che non sorridete più.

Jeongyeon abbassò nuovamente gli occhi. Era tanto evidente che le mancasse. Si chiedeva se Nayeon provasse lo stesso.

-Io... È stato un bene per entrambe allontanarci.

-Perché mai?

-Il nostro amore e la nostra stima l'una per l'altra ci avrebbe portate ad allontanarci prima o poi. Abbiamo solo preceduto il destino.

Richard non capiva a cosa si riferisse. Era curioso ma decise non fare domande. Ricordava come aveva preferito non rispondere a nessuno quando sua madre era venuta a mancare.

-Penso che dovreste andare a trovarla.

-Non sono d'accordo.

-La vedrete al matrimonio.

-Non dovremmo parlarci per forza.

-Oggi il fiume è più bello del solito.- commentò Richard guardando in basso. Jeongyeon lo affiancò e guardò l'acqua se si muoveva rapida e funesta. -Guardate che bel riflesso. Siamo perfetti insieme.

Jeongyeon si sforzò per vedere le loro immagini riflesse nell'acqua. Il fiume correva troppo e lei non riusciva a focalizzare sulle loro figure. Osservò a lungo l'acqua e, quando cominciò a notare i loro corpi, vide al posto di Richard Nayeon. Stava impazzendo. Eppure era così bella con la sua pelle di ceramica, i suoi zigomi sempre alti anche quando non sorrideva, le sue labbra rosse ed invitanti, il suo vestito rosa, il suo seno prosperoso, quei lunghi capelli neri che le cadevano morbidi sulle spalle. In quel momento, però, Jeongyeon si accorse di una cosa: Richard era alla sua destra e il riflesso era alla sua sinistra. Jeongyeon si girò di lato e vide la ragazza a cui aveva pensato per un mese.

-Buongiorno, Jeongyeon, come state?

Oggi mi sento più single del solito

Scandal|2YEON|ITWhere stories live. Discover now