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Il dottore tolse lo stetoscopio dalle sue orecchie. -Le servono una zuppa calda e delle medicine. Ecco, ve le scrivo.

-Questa ci costerà altre spese!- urlò esasperata Sana.

-Nulla che non possiamo permetterci, mia cara.- le ricordò il signor Im, Tzuyu. -Mina, per favore, accompagnate il dottore alla porta e fatevi dare il nome dei medicinali.

-Subito, signor Im.- Fece un inchino e poi accompagnò il dottore fuori dalla stanza di Nayeon.

-Nayeon, a voi dispiace condividere la vostra stanza con Jeongyeon?

-Affatto padre.- disse la ragazza scuotendo il capo e con un certo brillio negli occhi.

-Andiamo, cara. Lasciamo riposare Jeongyeon.- disse Tzuyu mettendo una mano attorno alle spalle di Sana.

-Io davvero non capisco come vi sia saltato in mente di adottarne un'altra! Non bastano sei figli!? Ora pure una sporca...- Ormai erano troppo lontani per riuscire a sentire il lamento di Sana.

Nayeon si avvicinò al letto di Jeongyeon e la osservò. -Finalmente qualcuno con cui condividere la stanza!- esclamò. -Momo e Jihyo la condividono perché sono le più grandi, Dahyun e Chaeyoung perché sono le più piccole e io non posso stare con Minhyuk perché è un uomo. Ma ora ho voi.- le sorrise mostrandole i suoi incisivi che somigliavano tanto a quelli di un coniglio.

Jeongyeon istintivamente sorrise. -Siete buffa.- ridacchiò.

-Oh... Perché?- domandò Nayeon.

-Sembrate un coniglio.

Nayeon sorrise. -I conigli sono carini.

Jeongyeon annuì. -Mi fa tanto male la pancia.

-Perché avete mangiato il sapone?- domandò Nayeon.

-Momo me l'ha detto.

Nayeon scosse il capo. -Non pensate ai miei fratelli. Loro... Sono fatti così.

-Prometto che me ne andrò quando starò bene.

-Non andate, vi prego. Così non avrò nessuno con cui passare le giornate.

-Ma... Vostra madre e i vostri fratelli—

-Non badate a loro. Mio padre vi vuole bene. Lui è speciale. Ha amore per tutti. È l'unico che mi capisce. E anche la domestica è molto buona. Si chiama Mina e ci dà di nascosto i biscotti.

-Credete che sarà buona anche con me?

-Certo! Ora riposate. Vado a prepararvi la zuppa!

Jeongyeon sorrise per la gentilezza di quella ragazza. -Grazie.- le sussurrò.

Nayeon ricambiò il sorriso. -Grazie a voi per essere diventata mia amica.

La ragazza si voltò poi e corse via per andare da Mina e preparare con lei una zuppa per la sua nuova sorella. Jeongyeon intanto chiuse gli occhi e si lasciò andare tra le braccia di Morfeo. Improvvisamente si sentiva calma. Quando riaprì gli occhi fu colpita dalla luce che proveniva dalla finestra accanto al suo letto. Era già mattina. Si mise seduta e vide che alla sua destra, proprio sotto la finestra, Nayeon dormiva ancora. Si girò a sinistra e vide sul comodino la zuppa. Sorrise e la prese per berne un po'.

-Siete sveglia! Buongiorno!- la salutò Nayeon mettendosi seduta. -Buon lunedì, sorellina! Stavo pensando... Sono più grande io o voi? Quando siete nata?

-Mi hanno detto il...- Jeongyeon provò a ricordarlo. Nessuno gliel'aveva mai ricordato negli anni. All'orfanotrofio non festeggiavano i compleanni. Jeongyeon non sapeva neanche che si facessero delle feste per eventi del genere. Probabilmente non sapeva neanche cosa fossero le feste. -Uno novembre millesettecentoquarantotto.

-Io sono del ventidue settembre millesettecentoquarantotto. Sono più grande di voi di due mesi.

-Due mesi?- domandò Jeongyeon.

-Sì. Settembre, poi ottobre e poi novembre. Siete pronta per la vostra prima lezione di aritmetica stamattina?

-Aritmetica?

-Lì vi insegnano a contare. Venite con me, andiamo a fare colazione e a prepararci. Il maestro arriverà presto.- Jeongyeon non stava capendo nulla ma si fidò di Nayeon. La seguì e si ritrovò davanti al bagno. Aveva imparato a non dover mangiare il sapone. Entrarono nel bagno e Nayeon cominciò a rimuoversi i vestiti di spalle. -Levatevi anche voi i vestiti. Dobbiamo fare la doccia.

-Doccia?

-Vedete quell'affare lì?- domandò Nayeon. -Quella è una doccia. Voi come vi lavavate?

-Con una grossa cassa di legno piena d'acqua.

-Oh... Qui abbiamo questa.- Nayeon si tolse la veste con cui aveva dormito e restò con la sottoveste. Sana ci teneva particolarmente allo stile e pensava che la sottoveste fosse un tocco di classe anche quando si dorme. -Dobbiamo cambiarvi questi vestiti.

-Nayeon!- urlò Momo. -Siete con Pulce?

Nayeon aggrottò le sopracciglia. -Si chiama Jeongyeon.

-Non penserete di farvi la doccia con lei? Ve lo vieto. Lei sarà l'ultima a farla.- Momo aprì la porta del bagno e lanciò un'occhiataccia a Jeongyeon. -Voi, fuori.

Jeongyeon abbassò il capo ed uscì dal bagno sconsolata.

-Momo! Perché vi comportate così!?

-Nayeon! La gente come lei va trattata così! È un animale della strada! Ora fatemi spazio, facciamo la doccia.

Jeongyeon dovette aspettare che facessero la doccia anche Jihyo, le due gemelle e infine Minhyuk. Alla fine potette farla anche lei. Fu strano utilizzare quell'affare e sperò di non fare danni. Nayeon le aveva mostrato velocemente come usarlo, poi era stata portata via da Minhyuk. Quando ebbe finito, indossò i vestiti che le aveva procurato Mina e poi scese giù con lei, la quale la stava aspettando fuori dal bagno. Arrivò nella sala da pranzo, dove i fratelli Im stavano mangiando con i loro genitori.

-Jeongyeon, prendete posto accanto a Nayeon.- le disse Tzuyu.

Jeongyeon fece come le fu detto e iniziò a mangiare quello che aveva davanti.

-Guardatela! Sembra che non mangia da anni!- urlò Minhyuk.

-Shhh. Magari è davvero così.- disse con malizia Jihyo.

Jeongyeon si sentiva sempre peggio con quella gente. Non capiva perché fossero tutti cattivi con lei.

-Jeongyeon, siete pronta per la vostra prima lezione?- le domandò il signor Im sorridendole.

-Dobbiamo spendere dei soldi anche per educarla?- domandò Sana.

-Certo, cara.

-Non seguirà le lezioni con Nayeon. Nostra figlia è così intelligente. Al massimo seguirà le lezioni con le gemelle.- disse Sana.

-Sempre se riesce a tenere il passo. Ditemi, Jeongyeon, quanto fa uno più uno?- le domandò Momo con un ghigno.

La ragazza tenne lo sguardo basso. Non ne aveva la minima idea.

-Ditemi, Momo, qual è la radice quadrata del logaritmo in base dieci di dieci?- domandò Tzuyu.

-Padre...

-È uno.- disse immediatamente Tzuyu.

Momo strinse il suo vestito per la rabbia. Era la più bella e intelligente della famiglia, oltre che la primogenita. Non meritava di essere umiliata da suo padre. Fortunatamente restava la preferita della madre. Invece, sembrava che il padre avesse un punto debole per Nayeon.

Scandal|2YEON|ITWhere stories live. Discover now