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Richard aveva chiesto alla domestica di accompagnarla a fare delle compere e Jeongyeon era rimasta sola in camera sua a leggere un libro. Leggendo si immergeva in altre storie e non aveva tempo per pensare ai suoi problemi. Romeo e Giulietta: quello era un vero amore, un amore tra un uomo e una donna. Eppure anche la loro storia non andava a finire bene. Immersa nei suoi pensieri, fu svegliata da un rumore proveniente dal piano di sotto. Andò a controllare e si accorse che qualcuno stava bussando alla porta. Quando andò ad aprire, si ritrovò davanti Nayeon.

-Nayeon...

La ragazza entrò e si chiuse la porta dietro. -Jeongyeon, so tutto.

-Bene. Dunque saprete perché non mi sono presentata al porto.

-Non lo capisco.

Jeongyeon inarcò un sopracciglio. -Cosa sapete?

-Che siete la figlia di Roseanne.

-Dunque sapete perché non mi sono recata al porto.- disse nuovamente.

-Non lo capisco.- ripetette Nayeon.

-C'è una relazione di sangue tra noi!- urlò esasperata Jeongyeon.

-Non solo di sangue.

La padrona di casa sospirò. -Cosa vi salta in mente? Non eravate voi l'attenta della situazione?

Nayeon le strinse le mani e la guardò negli occhi. -Io non posso vivere senza di voi.

Jeongyeon si sentì il cuore andare a mille. Non disse nulla. Nayeon le accarezzò una guancia e le sorrise. Si allontanò da lei e si sciolse il nodo dietro al vestito.

-Cosa state—

-Calmatevi. Non eravate così quella sera.

La più piccola arrossì. -Io... Noi... Siamo cugine. Non possiamo.

-I cugini di Edward sono sposati tra loro e hanno avuto un figlio. Perché non possiamo amarci noi?

-È tutto così sbagliato.- disse Jeongyeon voltandosi.

Nayeon fece scivolare a terra il vestito ed andò davanti a lei. -Non vi importava fino a qualche giorno fa.

-Cosa fate? Se dovesse venire Richard—

-Abbiamo un'ora.- le sussurrò.

-Rivestitevi.- le disse voltandosi nuovamente.

-Eravamo sorellastre, due donne, sposate, eppure non vi importava. Perché questo problema in più vi ferma?

Nayeon si mise nuovamente dall'altro lato e ormai si era tolta anche la sottoveste, rimanendo solo con il corpetto addosso.

-Cosa volete da me?

-Da voi? Nulla. Dal signor Johnson sua moglie.- disse lasciando cadere a terra anche il corpetto.

-Se vi darò quello che vorrete, mi promettete che non verrete più ad importunarmi?

Nayeon ridacchiò portandosi una mano alla bocca. -Come desiderate. Ma sarete voi ad implorarmi di tornare da voi se faremo l'amore.

Jeongyeon si voltò e raccolse gli abiti di Nayeon da terra. Avevano meno di un'ora per fare quello che voleva sua cugina e così sarebbe sparita per sempre dalla sua vita. Non le costava nulla. Era un addio.

Jeongyeon prese la ragazza per la mano e la portò sulle scale. -Dovremo essere veloci. Richard non deve sospettare di nulla.

-Non ha mai capito nulla. Calmatevi.

Jeongyeon entrò come un fulmine in camera sua e chiuse la porta. Prese Nayeon per i fianchi e premette le sue labbra contro quelle della maggiore, la quale avvolse il collo dell'altra con le sue braccia. Il loro fu un bacio pieno di passione, dove le lingue si incontravano ancora, come se si fossero mancate a vicenda. La lingua di Nayeon odiava quella di Edward e quella di Jeongyeon pensava che non vi fossero paragoni tra quella della ragazza e quella di Richard. Quando Jeongyeon si staccò per necessità di aria e mise la sua fronte contro quella dell'altra, Nayeon sorrise.

-Non mi volete, vero?- domandò con un piccolo ghigno. Jeongyeon non rispose. Ancora affannata per il bacio, fece sedere Nayeon sul letto e si cominciò a sciogliere il fiocco con una certa fretta. -Faccio io.- le disse la cugina.

Nayeon si alzò e Jeongyeon si voltò. La più grande fece scivolare la sue morbide mani lungo la schiena dell'altra e poi lungo le sue braccia, rimuovendole le maniche lentamente. Jeongyeon non capiva perché tanta lentezza, lei non voleva perdere tempo. Nayeon, invece, voleva godersi il momento. Quando la ragazza fece scivolare a terra l'abito sorrise per la visione del sedere nudo dell'altra. Le lasciò un bacio sul collo e Jeongyeon rabbrividì. Nayeon sorrise soddisfatta e procedette a levarle anche la sottoveste. C'era solo il corpetto a separare i loro corpi. I capezzoli di Nayeon erano duri contro quel corpetto che, a poco a poco, sciolse fino a farlo cadere con forza a terra. Jeongyeon sentì i capezzoli di Nayeon contro la sua pelle nuda e dovette fare di tutto per non piangere al pensiero di perdere quella donna.

Jeongyeon si rigirò e Nayeon le accarezzò nuovamente la guancia. Rimasero lì a guardarsi per qualche secondo ma Jeongyeon sapeva che non avevano tutto il tempo. Accompagnò con le sue braccia Nayeon fino a farla stendere e poi si mise su di lei. Con la lingua stuzzicò un capezzolo, mentre la sua mano scendeva fino all'intimità della ragazza sotto di lei. Richard a volte si divertiva a mettere dentro le dita, così che Jeongyeon pensò di provarci con la sua amata. Infilò dentro due dita e Nayeon urlò in estasi. Intanto, Jeongyeon stava continuando ad agire anche sopra, leccando e succhiando il capezzolo destro, fino a far provare a Nayeon ancora più goduria.

-Di più... Di più...

Jeongyeon amava avere quel potere. Quel potere che non poteva mai avere con Richard perché lui era un uomo. Era lui che doveva comandare. Quel liquido così denso uscì ancora una volta dall'intimità di Nayeon e con esso un urlò potente dalla ragazza dalle guance ormai rosse e la fronte sudata.

-Voglio farlo ancora.- le sussurrò Jeongyeon.

-Aspettate il vostro turno. Non siate ingorda.- le sussurrò di rimando Nayeon, facendo invertire le posizioni. Jeongyeon si fece mettere volentieri sotto quella ragazza. Nayeon procedette subito ad eseguire delle carezze sulle labbra intime di Jeongyeon, la quale era impaziente e tutta quell'attesa le sembrava una tortura. Voleva solo che Nayeon la toccasse. -Dite che partirete con me e porterò le mie dita dentro di voi.- Jeongyeon la guardò perplessa. Cos'era che doveva dire? Partire? Ancora con quell'idea? Nayeon fece un sorrisetto e smise di toccarla. Jeongyeon si sentì così frustrata in un solo secondo. Si mise seduta con Nayeon ancora sulle sue gambe e provò a metterle una mano sul seno ma la ragazza la fermò. -Nulla se prima non mi promettete che partirete con me.

-Nayeon... Non possiamo.

-Abbiamo la possibilità, siete voi che non volete.

-Dove volete andare?

-Ho tutto sotto controllo. Ditemi solo che verrete con me.

I capezzoli di Jeongyeon si stavano facendo sempre più duri, la sua intimità sempre più bagnata. -Verrò... Con voi.

Nayeon sorrise soddisfatta e la fece ristendere. Mise le sue dita nell'intimità della più piccola e cominciò a fare quei movimenti che le aveva fatto prima Jeongyeon. Intanto, con le sue labbra baciò ogni centimetro della sua pelle, risalendo dall'addome fino all'incavo dei suoi seni. Con una mano ne afferrò uno e massaggiò col pollice un capezzolo rosso e ben eretto, mentre con la bocca succhiò l'altro.

-Nayeon! Tu... Io...

Nayeon si separò dal seno della ragazza e la guardò con malizia e amore miscelati, mentre le sue dita si muovevano veloci.

-Ditelo: sono meglio di Richard, vero?

-Siete meglio di Richard.- ansimò Jeongyeon. -Ed io...

-Certamente siete meglio di Edward.

Forse per l'intensità con cui si muovevano le dita, forse per quella frase, Jeongyeon raggiunse l'orgasmo e Nayeon si stese accanto a lei, prendendole le guance e baciandole la labbra con dolcezza.

🖤

-Nayeon!

-Richard, ho appena finito di parlare.- disse la ragazza davanti alla porta.

Richard entrò. -Dunque?

-Non preoccupatevi. Non la vedrete mai più... Triste.- Detto ciò, Nayeon uscì da casa Johnson.

La facciamo morire anche questa volta Mina?

Scandal|2YEON|ITDove le storie prendono vita. Scoprilo ora