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1764, Londra

Dopo la visita dalla nonna, Minhyuk aveva ricevuto una punizione esemplare, venendo costretto dal padre in un matrimonio puramente d'interessi. La ragazza in questione era considerata la più brutta della nobiltà londinese e per questo Minhyuk non l'aveva mai considerata. Intanto, Jeongyeon si era chiusa in se stessa e scambiava parole a stento con Nayeon. Si sentiva così imbarazzata e in colpa per la nonna. Le aveva chiesto perdono e la donna, venuta a conoscenza della verità, le disse di non preoccuparsi, e rimproverò Minhyuk.

-Signorine, per la prossima volta ho un compito per voi.- disse il signor maestro chiudendo la sua valigetta. -Voglio che scriviate una lettera alla persona più importante per voi.

-La persona più importante?- domandò Jeongyeon.

Nayeon si voltò verso di lei.

-Esattamente, signorina Jeongyeon.- Il maestro si alzò e le ragazze fecero lo stesso. -Arrivederci.

-Arrivederci, signor maestro.- dissero all'unisono le sorelle.

Quando l'uomo uscì e chiuse la porta, Nayeon si andò a mettere sul letto, mentre Jeongyeon rimase ferma sulla sua sedia a fissare il tavolo.

-Jeongyeon, è oramai una settimana e qualche giorno che non parlate. Sappiate che io vi credo. So bene che sono stati Minhyuk e Jihyo.

Jeongyeon si girò verso Nayeon. -Eppure continuo a sbagliare.

-Jeongyeon, voi non sbagliate. Alla fine si scopre sempre chi è il cattivo.

Jeongyeon fece un sorriso amaro e girò il capo nuovamente sul tavolo. -La persona più importante per me... Nayeon, chi è la persona più importante per qualcuno?

-Probabilmente la madre.

Jeongyeon sospirò. -Io non ho madre né padre.

Nayeon sapeva che era inutile dire che aveva Sana. Preferì restare in silenzio. Jeongyeon continuò ad osservare il tavolo. Avrebbe dovuto fare una lettera a qualcuno in ventiquattro ore. Nayeon le andò vicina e le poggiò una mano sulla spalla. Jeongyeon rabbrividì per quel contatto.

-Vi lascio sola.

Nayeon uscì dalla stanza e Jeongyeon rimase sola con un foglio e una penna. Non aveva mai scritto una lettera a qualcuno. Nayeon, invece, lo aveva fatto diverse volte, in particolare alla nonna.

🖤

Jeongyeon era in città con Mina. Aveva bisogno di uscire di casa e schiarirsi le idee. Odiava vivere lì dentro, dove sembrava che fosse sempre colpa sua.

-Mina, chi è la persona più importante per voi?

-Mio fratello, signorina.

-E cosa gli direste?

-Non saprei... Non lo vedo da anni. Mio fratello è sposato e vive lontano. Perché me lo state chiedendo? Venite, servono dei pomodori.- disse entrando in un negozio.

-Dobbiamo scrivere una lettera a qualcuno di importante.- Mina, intanto, stava parlando col negoziante per avere dei pomodori. -Ma io... Non ho nessuno di importante. Come faccio a capire se qualcuno è importante per me?

Mina le rivolse lo sguardo. -Dovete considerare come vi sentite con quella persona. Anche del pane, grazie.

-Come capisco come mi sento?

-Dovete considerare se siete felice con quella persona, se la pensate spesso, se fa azioni buone per voi... Il signor Im, per esempio, potrebbe essere una persona importante per me.

-Chi è così con me?- si domandò Jeongyeon. Momo la odiava così tanto che quando si era sposata era felice per non doverla più vedere e l'aveva rinnegata davanti alla famiglia dello sposo. Jihyo l'aveva sostituta alla perfezione. Minhyuk era un personaggio ambiguo: a volte aveva conversazioni con lei considerandola un essere umano, altre la derideva, in particolare davanti a Jihyo. Anzi, solo davanti alle sue sorelle. Tzuyu... Lui era sempre gentile con lei. Era suo padre, poteva considerarlo tale, lui corrispondeva alla descrizione di Mina. Jeongyeon sorrise.

🖤

-Buongiorno signorine.

-Buongiorno signor maestro.

-Comode.- Le ragazze si sedettero. -Avete scritto le vostre lettere?

-Sì, signor maestro.

Nayeon guardò Jeongyeon e sorrise. Era felice che avesse trovato qualcuno a cui scrivere. Era curiosa di sapere cosa avesse scritto. Era sicura che la lettera fosse dedicata a suo padre.

-Signorina Nayeon, volete iniziare voi?

-Sicuramente, signor maestro.- Nayeon aprì il foglio piegato. -Cara Jeongyeon, sono passati esattamente quattro anni da quando siete apparsa nella mia vita. In questi anni siete diventata molto importante per me. Amo passare le notti a leggere con voi e le mattine a studiare insieme. Amo sentire le vostre storie e vedere la passione nei vostri occhi quando mi ripetete delle nozioni matematiche. Odio quando piangete e non parlate per via dei miei fratelli. Vorrei togliervi tutto il dolore ma purtroppo non posso. Ciò che posso fare è darvi sempre il mio appoggio. Saluti, la vostra Nayeon.

Jeongyeon non fece altro che sorridere tutto il tempo. Per lei quella lettera aveva significato molto. Non si aspettava di essere la persona più importante per Nayeon.

-Lettera toccante, signorina. Signorina Jeongyeon, volete leggere la vostra?

Jeongyeon deglutì. Non sapeva se la sua lettera potesse essere ai livelli di quella di Nayeon. Aprì la sua e fece un respiro profondo. -Cara Nayeon...- La ragazza in questione fu assai sorpresa, molto più di quanto lo fosse Jeongyeon. -...Non avevo mai avuto né padre né madre né parenti. Avevo sempre vissuto in un orfanotrofio e vedevo bambini andare e venire, mentre io rimanevo lì. Quando vostro padre mi portò nella vostra casa avevo un barlume di speranza ma è stato subito demolito. Eppure, voi siete sempre stata gentile con me. Non mi spiego il perché. Mi dite che mi volete bene, che amate passare il vostro tempo con me. Anch'io amo passare il mio tempo con voi. Amo leggere libri fino a tardi. Amo dormire con voi nel letto accanto al mio. Amo svegliarmi e vedere voi come prima cosa al mattino. Siete così bella, Nayeon. Chiunque vi sposerà sarà fortunato. Eppure, io vorrei che non vi sposaste e rimaneste con me.—

-Può bastare.- disse il maestro interrompendola bruscamente. Jeongyeon e Nayeon non capirono cosa vi fosse di sbagliato. -Voglio che analizziate questo sonetto.- disse l'uomo mettendo loro davanti il suo libro.

Scandal|2YEON|ITWhere stories live. Discover now