CAPITOLO 31

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If this is my last night with you
Hold me like I'm more than just a friend

Give me a memory I can use
Take me by the hand while we do what lovers do
It matters how this ends
Adele – All I Ask

Kristen prima

21 marzo 2019

Il fatidico giorno è arrivato. L'ultimo giorno di Damian a Londra prima della sua partenza per San Francisco. Queste due settimane sono volate. Abbiamo passato molto tempo insieme, cercando di non pensare al suo viaggio. In parte ci siamo riusciti, ma ogni volta che ci salutavamo un senso profondo di malinconia mi distruggeva dentro. L'attesa di quel momento in cui ci saremmo salutati per nove mesi è stata una lenta e sofferente agonia.

Adesso che è arrivato, mi manca il respiro. Abbiamo deciso, di comune accordo, che non sarei andata ad accompagnarlo all'aeroporto. Lui odia i saluti ed io penso che ne sarei uscita completamente distrutta. Ci saluteremo stasera.

In queste due settimane avrei dovuto anche capire come uscire da questa situazione, ma ovviamente non ho avuto il tempo di pensare anche a questo.

Manuel lo vedo sempre meno, nonostante siamo sempre in contatto. Mi chiedo se si sia reso conto del mio allontanamento e stia aspettando che sia io a dirgli qualcosa. Lui sembra il solito di sempre, ma quella che sta cambiando sono io.

Ad ogni modo abbiamo deciso di "festeggiare" nel nostro posto preferito la partenza di Damian. Siamo tutti riuniti al solito tavolo.

Damian mi tiene la mano sulla coscia per tutto il tempo. Mi accarezza, mi sorride, ride e scherza con me. Non tocco cibo per tutta la sera e nemmeno l'alcool. Il mio stomaco è chiuso e dolorante. Lo sarà per molto tempo.

Ho sempre avuto questa brutta abitudine, sin da bambina, di reagire a qualsiasi cosa stando male fisicamente. Il mio intestino è del tutto scombussolato.

«Non ci cantate un'ultima canzone insieme prima della partenza?» ci domanda Alisha.

Io guardo Damian che aspetta una mia risposta mentre lui è già pronto. Un'ultima canzone insieme. So per certo che questo momento mi tormenterà per tutta la durata della sua assenza. Da un lato non vorrei, ma dall'altro sento la necessità di sfogare in qualche modo. Mi alzo, lo prendo per mano e lo trascino sul palco.

Cerco tra gli sparititi la canzone che mi interessa e la mostro a Damian. Lui si accomoda dietro il piano e non fa troppe domande.

Mi da solo un bacio sulla guancia prima di iniziare a suonare Stay di Rihanna. Le note si diffondono nell'aria come una leggera brezza estiva, ma il peso delle parole di questa canzone, la rendono pesante come una tempesta invernale.

Incapace di guardarlo negli occhi, mi concentro sul movimento controllato e preciso delle sue mani.

«Not really sure how to feel about it
Something in the way you move
Makes me feel like I can't live without you
It takes me all the way
I want you to stay.»

Questi versi sono il riflesso di come mi sento. Non capisco più niente di quello che mi sta succedendo da quando Damian è entrato a far parte della mia vita. È diventato una costante fondamentale delle mie giornate di cui ormai non riesco più a fare a meno. È da pazzi sentirsi talmente legati ad una persona da volerla sempre al proprio fianco. In ogni secondo. In ogni attimo. Ho imparato a conoscere tutte le sfaccettature che lo compongono, i suoi silenzi, il suo modo strano e contorto di dimostrare affetto, i suoi sguardi, i suoi cambiamenti di voce. Non riesco neanche lontanamente ad immaginare come saranno questi mesi senza di lui. Non vedrò le sue lunghe dita affusolate muoversi sui tasti del pianoforte o pizzicare le corde della chitarra. Non sentirò più la sua voce roca cantare e i suoi occhi bruciare su di me.

AMNESIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora