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oggi mi sono svegliata a parte con un mal di testa insopportabile ma anche con un obbiettivo, cioè quello di andare a parlare con steve, non ricordo proprio tutto della conversazione di ieri con lui,  ho ricordi vagi e a certi momenti proprio non ricordo

sono a scuola e sto evitando sia nancy che jonathan, ricordo alla perfezione invece di aver detto a jonathan ti amo pensando fosse steve, perciò non voglio vederlo sarebbe molto imbarazzante

so che steve si trova in palestra, nel senso, so che ora ha gli allenamenti di basket perciò è lì per forza non salta mai un giorno di allenamento

entro e resto a guardarli, vedo che per un istante il ragazzo nuovo mi guarda e dopo avermi sorriso continua a giocare, lui ed altri sono senza maglia mentre steve la indossa, cade a terra e subito dopo il novellino fa punto cosi colgo l'occasione per richiamare l'attenzione del mio, credo, ancora fidanzato

IO: STEVE

si gira verso di me e mi viene in contro chiedendo controvoglia dieci minuti al coach, senza dirmi nulla mi sorpassa ed io lo seguo fino sotto gli spalti esterni, dove parlammo di barb quando scomparve, ci mettiamo uno davanti all'altro e steve incrocia le braccia scocciato

S: che ci fai qui?
IO: tu che pensi? sta mattina non sei passato a prendermi
S: pensavo ti portasse jonathan
IO: di che cosa stai parlando?
S: dio non lo reggi proprio l'alcool..ok ehm te lo ricordi che siamo andati da tina ieri?
IO: si
S: che altro ricordi?

chiede guardandomi ma questa volta la domanda sembra fatta con calma

IO: ricordo che ballavamo, che bevevo, ti sei arrabbiato con me perché ero ubriaca..abbiamo discusso e mi hai mandata a casa

steve ride leggermente

S: no si è qui che la mente ti si annebbia, c'era l'altro tuo ragazzo, c'era jonathan
IO: io non capisco

dico molto confusa

S: dai è semplice sophia devi solo dire la verità
IO: cosa?
S: ehm a quanto pare..noi abbiamo ucciso barb e a me non importa perché dico puttanate ah si e tutto il nostro rapporto è una puttanata e insomma è tutto puttanate..puttanate..puttanate, puttanate e ah si e poi non mi ami

dice quasi triste ma cerca di non farlo notare nascondendolo con la rabbia, ora mi ricordo bene tutta la conversazione di ieri sera

IO: ero ubriaca steve mi ricordo un quarto di tutto questo
S: allora anche tutto quello che hai detto è una puttanata?

dice gesticolando e alzando parecchio la voce

IO: si
S: be allora dimmelo
IO: dirti cosa?
S: che mi ami
IO: stev-
AS(amico steve): HARRIGTON ci servi tu quella testa di cazzo ci uccide andiamo

dice un suo compagno di squadra interrompendomi

S: va bene

ci guardiamo per qualche secondo e nessuno dei due parla

S: dici un sacco di cazzate

dice andandosene via per poi sparire dalla mia vista rientrando in palestra, non so perché quando il suo amico se ne è andato non abbia continuato la frase, mi sento cosi stupida, io lo amo, lo so, ne sono consapevole ma non so cosa mi abbia fermato, glielo avrei voluto dire, per davvero

mi si fanno gli occhi lucidi e tiro un pugno al muro per non urlare, mi guardo la mano e vedo che mi esce del sangue dalle nocche, con gli occhi lucidi vado in infermeria a farmi mettere che ne so dei cerotti o roba simile

ho dovuto inventare una scusa assurda per giustificare il sangue sulla mano l'infermiera sembra averci creduto quindi tutti a posto, mi ha messo solo una fascia dopo avermi disinfetto, la ringrazio ed esco da scuola con le lacrime sul viso, non guardo davanti a me e cammino veloce per uscire dal parcheggio il prima possibile per non imbattermi in qualcuno che conosco

vado a sbattere contro qualcuno

IO: scusami

dico velocemente per poi ricominciare a camminare ma non faccio in tempo perché vengo bloccata dalla persona che ho travolto

X: stai bene?

mi asciugo velocemente le lacrime ed annuisco

IO: si..si alla grande

dico sorridendo

X: è stato harrigton?
IO: che? no no..no
X: vi ho visti uscire dalla palestra assieme e..
IO: è..è tutto ok davvero
BI: io sono billy..william in realtà ma..billy è il mio soprannome

dice il ragazzo nuovo, non pensavo fosse cosi gentile e calmo, sembrava molto più scontroso all'apparenza

IO: sophia

dico sorridendo

BI: quindi immagino che tu sia libera ora
IO: da..una mezzoretta circa si

dico guardando l'orologio che ho al polso ridendo leggermente contagiando billy

BI: vuoi parlarne? sembra che tu stia per esplodere
IO: non voglio assillarti con i miei problemi di cuore
BI: sono libero fino alle cinque perciò..

roteo gli occhi e ci dirigiamo verso la sua macchina, ci sediamo sul cofano ed inizio a spiegargli tutto, partendo da quell'episodio della scritta al cinema

BI: è stato lui a chiedere a quel ragazzo di riaccompagnarti
IO: glielo ha chiesto lui?
BI: si..era molto arrabbiato..cioè lo sembrava, insomma era molto arrabbiato

rido leggermente, si lamenta tanto ma ha fatto tutto lui

BI: era preoccupato per te

mi si fanno gli occhi lucidi mentre guardo davanti a me

BI: eii si più indulgente con te stessa ok? si dicono stupidaggini quando si beve cose che non si pensano
IO: ma è questo il punto..se le pensassi? per tutto questo tempo ho..ho solo cercato di fingere che andasse tutto bene ma non è vero tirava fuori jonathan ogni volta che ne aveva l'occasione io...sento come se..come se..
BI: come se ti portassi dietro un peso..lo sento anch'io
IO: è diverso per te?
BI: sono intrappolato in questa città per colpa della mia nuova madre e della mia sorellastra e mio padre..non è dei migliori diciamo..io cerco di stargli vicino ma sai..insomma le cose non torneranno mai come prima
IO: e non ti fa arrabbiare?
BI: arrabbiare?

chiede confuso

IO: si che le persone che l'hanno fatto, che hanno rovinato tanta gente, la facciano franca
BI: i responsabili siamo noi
IO: tu lo credi davvero?
BI: devo andare a prendere mia sorella

dice ritornando scontroso come lo è con steve o con gli altri, scende dal cofano e cosi faccio anche io entra in macchina e vedo che non parte

BI: vieni?

chiede sorridendo, sorrido a mia volta e salgo nel posto affianco a lui, chiudo la portiera e parte, sono stupita, davvero, non pensavo che si sarebbe aperto cosi facilmente con me e non pensavo nemmeno che potesse essere cosi simpatico e gentile sembra sempre arrabbiato e si comporta male con tutti ma non con me

un ricordo che non se ne va || steve harrington Where stories live. Discover now