46-NOTTE MAGICA.

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Eravamo entrati da mezz'ora in discoteca, non mi riportava bei ricordi a galla, qui sembrava riaffiorare ogni cosa, nonostante sia passato quasi un anno da allora, ogni cosa ritornò in mente nell'esatto momento in cui varcai la porta mano nella mano con Damon. Mi sentivo a disagio, era diverso dalle altre volte, chiesi ad Elisabeth di prendere qualcosa da bere e far svanire questa sensazione, lasciammo i nostri ragazzi su un divano e andammo a prendere dei cocktail per tutti. Purtroppo, i nostri amici non lavoravano più qui, non ero neanche riuscita a salutarli. Chiamai il ragazzo leggendo sulla targhetta, <<hey Simon mi faresti un sex on the beach, un mojito, un pina colada e un gin tonic>>, la sua attenzione scattò subito da me, <<non ti ho mai vista da queste parti, come mai?>>, avrei voluto rispondere che nessuno gliel'aveva chiesto, ma non ero il tipo di persona da rispondere in modo sgarbato, <<è da tanto che non ci vengo qui, come mai i ragazzi che ci lavoravano prima non ci lavorano più qui?>>, <<sono impegnati in un altro investimento in Italia se non sbaglio, sembrano innamorati>>, sicuramente si riferiva a Travis e David, <<già, ti ringrazio>>. Mi porse i bicchieri e passai due ad Elisabeth che era impegnata in una conversazione con una sua amica. Tornammo dai nostri ragazzi e iniziammo a bere, ad ogni sorso mi sentivo sempre più a mio agio, ora potevo seriamente godermi la serata. Afferrai la mano di Damon e lo guidai in mezzo alla pista, Elisabeth mi imitò portando Josh. Mi posizionai proprio davanti a lui, volevo guardare i suoi occhi blu brillare, poggiai le braccia sulle sue spalle e iniziammo ad oscillare lentamente, Damon allacciò le sue braccia al mio bacino. Mi avvicinai e in punta di piedi lo baciai, era un bacio casto che però divenne bisognoso, perché sentivo il bisogno di avere ogni bacio che quelle labbra potevano offrimi. Mi avvicinai ulteriormente, affondai le mani nei suoi morbidi capelli e continuammo a muoverci a ritmo di musica, non aveva intenzione di lasciar andare le mie labbra, e io sicuramente non avrei lasciato le sue. Quando ci allontanammo, notai i suoi occhi brillare, non avevano mai brillato così tanto, <<Dam i tuoi occhi brillano>>, <<è colpa tua, la tua luce di stella fa brillare anche me>>, si avvicinò al mio orecchio e lo sussurrò dolcemente, mi fece venire i brividi. 

<<Non sono una stella che brilla Damon, sono una ragazza felice e innamorata persa di te>>, era la prima volta che ammettevo così apertamente di provare qualcosa di forte per lui e quando sorrise, di rimando sorrisi anche io, <<sono innamorato perso di te anche io Hope, da sempre. Ti amo così tanto che non saprei esprimerlo a parole, non potrei esprimerlo con delle semplici parole>>, non mi avevano mai detto niente di più bello in vita mia, sentii il cuore battermi all'impazzata, come se stessi su una montagna russa con l'adrenalina a mille. <<Ti amo Damon da quando ho incrociato i tuoi occhi belli come il mare calmo, da quando sei entrato nella mia vita, sono una persona felice>>, la sua mano si strinse tra i miei capelli, mi avvicinò e mi baciò con più passione di prima. Sembrò quasi volermi tenere incollata a lui come se da un momento all'altro potessi fuggire, ma non l'avrei fatto neanche se ne avevo l'occasione. Lui era tutto per me, non potevo separarmi da lui, era come perdere tutta l'aria nei polmoni. Come avrei potuto fuggire dal mio grande amore? Come avrei potuto fuggire quando l'unica cosa che desideravo era stargli vicino? Mi allontanai da lui, solo per voltarmi di spalle e iniziare a ballare sul suo corpo, volevo farlo impazzire. Ondeggiai i fianchi strusciandomi sul suo corpo tonico, Damon mi strinse in vita con un braccio, si avvicinò se possibile ancora di più al mio corpo e mi lasciò dei baci umidi sul collo. Adesso ero io, quella che stava impazzendo, <<andiamo via Hope, voglio fare una cosa con te>>, mi sussurrò all'orecchio con quella voce roca e persi del tutto la ragione. Ero curiosa, volevo vedere cos'aveva in mente, <<e con Josh e Beth che facciamo?>>, <<non andremo via e in ogni caso sono impegnati>>, indicò un punto della pista in cui c'erano i nostri migliori amici, intenti a divorarsi a vicenda. Decisi di acconsentire e afferrai la mano che mi porse, con il corpo dietro al mio, mi condusse all'uscita. Ci avvicinammo all'auto di Damon, il parcheggio era pieno di macchine ma era deserto, non c'era nessuno e non si sentiva niente, c'era la pace. Lo vidi smanettare con la radio dell'auto, mise una canzone e spezzò il silenzio attorno a noi, <<balla con me Hope, un ballo vero, sotto le stelle. 

Nothing is lost🌝Where stories live. Discover now