9-LEI SA TUTTO?

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JOSH
Passò circa una settimana da quando parlai per l'ultima volta con la mia ragazza, quella sera quando tornammo dalla discoteca, non mi degnò nemmeno di uno sguardo. Dopo aver accompagnato Elisabeth, chiesi al mio migliore amico se lui fosse a conoscenza del perché mi trattasse così, ma non riuscì a darmi una risposta concreta. Cercai di chiamarla, di contattarla ma Hope mi diceva sempre che non poteva parlare ed era frustrante questo silenzio, non ci vedevamo da una settimana e non le importava nulla. Sperai che quella notte in discoteca, non si fosse accorta del mio avvicinamento a Sophie, una delle mie ex ragazze che avevo incontrato per puro caso e che, mi salutò, stampandomi un bacio. Era il cinque gennaio ed ero contento poiché almeno, tra due giorni avrei potuto incontrarla a scuola, in ogni caso avevo bisogno di allentare la tensione degli ultimi giorni quindi mi organizzai con Damon e andammo al parco abbandonato, che riusciva a trasmettere una tranquillità assurda, anche se era chiuso da anni. Io e Damon ci prendevamo cura di quel posto, ogni tanto lo sistemavamo siccome era diventato il nostro posto, quindi non era messo affatto male. Stava preparando la solita canna, quando arrivai con due bottiglie di birra in mano, una per me e una per lui. Ci ritrovammo a parlare della mia relazione e di quanto negli ultimi giorni, le cose fossero diventate strane, così mi diede dei consigli. <<Non capisco cosa cazzo le passa per la testa>>, dissi in un momento di silenzio, era il mio migliore amico e in quanto tale, era a conoscenza di ogni minima cosa. <<Io credo che la ragazza voglia i suoi spazi Josh>>, sentenziò dopo un sorso di birra, perché da un momento all'altro avrebbe dovuto volere i suoi spazi? <<Ma non ci vediamo da una settimana, quanto spazio le serve?>>, urlai nervoso facendo un tiro, almeno l'erba mi avrebbe tenuto calmo. <<Datti una calmata Josh e poi solitamente sono le donne a farsi paranoie inutili. Cosa ti prende adesso? Tu non l'hai mai voluta davvero>>, aveva ragione infondo, ma non mi piacque il modo in cui l'aveva detto, mi sentii quasi giudicato da lui che non aveva mai avuto infondo una relazione seria, da almeno quattro anni, dopo ciò che era successo non volle più saperne niente. <<Non sono paranoie, ho solo paura>>, risposi di getto, quasi come se non avessi connesso il cervello, davvero volevo dirgli di cosa era successo? Infondo era il mio migliore amico, perché avrebbe dovuto farmi la predica?

 <<Di cosa hai paura esattamente Josh?>>, <<ho fatto un mezzo casino quella sera in discoteca Damon>>, confessare era meglio che tenerselo dentro, almeno così non mi sarei sentito in colpa. Mi guardò male e mi fece cenno di continuare a parlare, via il dente via il dolore, era questo il proverbio, no? <<In discoteca quella sera c'era anche Sophie, la mia ex storica di cui già sai tutto, quando sono entrato l'ho incontrata per puro caso e non ho potuto evitare di salutarla, non potevo fare lo scostumato>>, <<arriva al punto Josh>>, disse spazientito, sembrò irritarsi. <<Mi ha salutato stampandomi un bacio e non sono riuscito a resisterle; quindi, all'inizio siamo andati semplicemente a prendere un drink insieme e volevo anche rifiutare ma poi mi ha provocato come sa fare lei...Insomma sai cosa e come fa a provocarti; quindi, ho ceduto a questo drink che si è trasformato in una sveltina nei bagni della discoteca>>, Damon restò in silenzio e con lo sguardo abbassato, quasi pensieroso, non mi aspettavo questo tipo di reazione da lui. Certo non mi aspettavo che facesse i salti di gioia o mi desse una pacca sulla spalla, ma sembrava arrabbiato e non era da lui. <<Cazzo Jo ti rendi conto di aver tradito la tua ragazza? Ma dico, non potevi tenertelo nei pantaloni!>>, <<non è tutto Damon>>, si accigliò come se sapesse cosa fosse accaduto subito dopo. <<Cos'altro c'è da sapere?>>, chiese sempre con un tono arrabbiato, fece un sorso di birra e subito dopo prese la canna tra le mie dita, per fumarla. <<Quando siamo usciti dal bagno, il suo ragazzo ci ha visti e mi ha preso a botte, ho reagito per questo non ho molti segni evidenti sul viso, ma ci è andato pesante con i colpi allo stomaco. 

Sono venuti tre bestioni della sicurezza per portarlo via, mi avrebbe volentieri ucciso>>, dichiarai e vidi il suo volto impallidire. Mi diede l'impressione di star giocando con un puzzle e di star collegando ogni piccolo pezzo. <<Cazzo, eri tu>>, disse lasciando la frase sospesa nell'aria, non capii se la sua era preoccupazione o altro. <<Fortunatamente non è successo niente e le ragazze non se ne sono accorte. Ma ho il dubbio che Hope abbia visto quel bacio, e che mi ignori per questo>>, <<be' non sei stato molto furbo a farle le corna dove avrebbe potuto benissimo beccarti>>, perché doveva essere così scontroso? Avevo sbagliato sì, ma non me ne pentivo infondo. <<Che dici, mi ignora per questo?>>, <<dico che sei un coglione Jo soprattutto se ti sei fatto scoprire così>>, effettivamente non aveva tutti i torti, dovevo farlo in un luogo più appartato. <<Che faccio adesso? Insomma, dovrei dirle qualcosa oppure mi sto zitto?>>, avevo proprio bisogno di un consiglio su questo punto di vista, non sapevo proprio che fare. <<Non dirle niente se non ti dice prima qualcosa lei, magari ti metti nei guai da solo come un coglione perché lei non lo sa>>, quando voleva sapeva essere davvero intelligente, ecco perché, quando mi trovavo in qualche guaio, chiedevo aiuto a Damon, trovava sempre le soluzioni migliori, avrebbe potuto fare grandi cose un giorno. <<Hai finito di chiamarmi coglione?>>. <<No, lo dirò all'infinito che sei un coglione e spero per te che sia l'ultima volta che accade una cosa del genere, altrimenti sarò io a parlare, non merita questo, quella ragazza è troppo brava>>, sbaglio o aveva appena difeso la mia ragazza? Si era agitato un po' troppo per i miei gusti, che gli fregava di Hope poi? <<E tu che ne sai di cosa merita la mia ragazza? Non la conosci nemmeno>>, risposi con una punta di gelosia, il suo interessamento improvviso ad Hope, avrebbe potuto mandaretutto il mio piano a monte. 

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