10-NON LASCIARMI.

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Josh andò via di fretta, non mi diede nemmeno il tempo di realizzare cosa fosse successo, ma sapevo che non riuscivo a vederlo così distrutto per colpa mia, così decisi di chiamarlo. Non mi rispose subito, ma alla quinta chiamata, anche se erano le nove di sera e probabilmente stava cenando, mi rispose. <<Hope?>>, chiese come per avere la conferma di non essere frutto della sua immaginazione. <<Si Josh, sono io>>, gli risposi sedendomi sul letto, avvolta già dal mio splendido pigiama in ciniglia, con la stampa dei conigli sopra. <<Oh, be' è successo qualcosa?>>, <<no, nulla. Senti stavo pensando a qualche ora fa e alla nostra conversazione, non voglio che la cosa finisca in quel modo>>, sentii sospirare, <<Hope io non voglio proprio che finisca, ma se non vuoi più stare con me io non so cosa fare>>, si era fatto un'idea del tutto errata, non volevo affatto lasciarlo, io ne ero innamorata, come avrei potuto farlo? <<Cosa dici Josh, io non voglio per niente lasciarti>>, <<allora perché ti comporti come se volessi farlo?>>, era una bella e legittima domanda. Decisi di essere sincera con lui, magari avrebbe capito che non era colpa mia, che non volevo accadesse niente del genere. <<Josh c'è una cosa che dovresti sapere...>>, non continuai per sentire anche una minima reazione, ma restò in silenzio, dunque, feci un bel respiro e iniziai a dirlo, piano piano. <<Ricordi quando per festeggiare la vittoria di Damon siamo andati in discoteca? Ecco, non so perché tu sia sparito ma ero uscita un attimo per prendere fiato quando un ragazzo ha tentato di mettermi le mani addosso>>, ancora nessuna reazione, preoccupata conclusi il mio discorso, <<insomma mi ha molestata e sono grata a Damon che mi ha trovata e salvata in tempo>>, non appena finii il mio discorso, cacciai fuori il fiato che stavo trattenendo, ma lui non accennava ad alcuna risposta.

 <<Ti prego dimmi qualcosa>>, dissi disperata per non averlo davanti e poter leggere le sue emozioni sul suo viso, poco dopo sembrò riprendersi. <<Io non posso Hope>>, <<non puoi fare cosa?>>, <<non posso stare con te>>, perché non poteva? Perché quel tizio mi aveva messo le mani addosso ed era schifato da questo? <<Cosa dici Josh?>>, <<la verità Hope, insomma non c'ero neanche quando è successo e se non fosse arrivato nessuno?>>, si stava dando una colpa che infondo, riflettendoci a lungo, non gli apparteneva. E voleva lasciarmi per questo, perché probabilmente non era in grado di sopportarlo. <<Ma non è colpa tua Josh non avresti potuto prevederlo>>, perché doveva finire tutto così? Come un soffio di vento? <<Potevo capirlo Hope e non l'ho fatto, io non credo che sia il caso di restare insieme>>, no, non poteva accadere anche questo, non ora. Avevo bisogno di lui, lo volevo accanto a me per superare la cosa, adesso sapevo che volevo lui al mio fianco a ricucire le mie ferite, non poteva finire la nostra relazione. <<È assurdo ciò che dici, non puoi lasciarmi solo perché non eri lì a difendermi>>, iniziarono a scendermi le prime lacrime, consapevole del fatto che non avrebbe cambiato idea, lo sapevo, lo sentivo. Mi coprii il viso come se potesse vedermi, e volessi nascondermi da lui, non potevo crederci. <<Hope ti prego non piangere>>, disse quando mi sfuggì un singhiozzo, mi stava scoppiando il cuore, <<io non sono stato sincero con te e mi sento davvero in colpa per questo>>, aggiunse poi come se non mi sentissi abbastanza male.

 <<Cosa, cos'hai fatto?>>, chiesi con un nodo alla gola, se aveva fatto qualcosa, dovevo saperlo ora, dopo sarebbe stato peggio. <<Ti ho tradita, quella notte mentre tu eri in pericolo, io ti ho tradita>>, spalancai gli occhi, mi alzai di scatto per fare un mezzo giro senza senso nella stanza e sedermi infine sulla poltrona accanto la finestra che praticamente non utilizzavo quasi mai. Fissai il pavimento, non smisi di piangere nemmeno per un attimo, la gola iniziò a pungermi come se avessi mille spine all'interno, il cuore mi bruciò come se l'avessero riempito di benzina e l'avessero lasciato vicino a una fiamma. <<Ora sei tu quella che dovrebbe dire qualcosa ma che non parla>>, si permise di essere anche ironico, non c'era niente da sdrammatizzare, mi aveva tradita nel momento peggiore. <<Dimmi che è uno scherzo ti prego>>, dissi infine, sperando di svegliarmi da un momento all'altro, perché quello era un incubo, non poteva essere la realtà. Singhiozzai ancora e ancora, il fiume di lacrime mi bagnò anche il pigiama, ma non m'importava, niente mi importava, non più. <<Non posso, infondo lo sai che non sto mentendo>>, <<dovevi fartela proprio mentre mi molestavano Josh?>>, dissi in un momento di pura rabbia, non potevo crederci, mi aveva lasciata sola tutta la sera, per una troia. <<Non sapevo cosa stesse succedendo là fuori, altrimenti non avrei mai fatto niente con quella>>, feci una risata isterica, allora se non correvo alcun pericolo, poteva benissimo farsi tutta Los Angeles? <<Certo! Perché, se la povera e piccola Hope non fosse in pericolo, tu saresti autorizzato a scopare con chiunque. Non funziona così in una relazione Josh, come cazzo ragioni>>, <<hai ragione, non ho scusanti per ciò che è successo, posso solo dirti che mi dispiace da morire per ciò che ti è successo>>, non si dispiaceva nemmeno di avermi fatto le corna, ma con che razza di persona stavo? 

<<Vai a fare in culo Josh non voglio più sentirti, mai più>>, avevo il cuore a pezzi, peggio di prima e una rabbia dentro che mi era nuova, così nuova che mi fece paura. <<Capisco che ora sei arrabbiata con me ma non voglio perderti Hope tu sei speciale per me e io ti amo, credimi ti amo; quindi, ti prego quando ti sarà passata contattami o chiamami>>, come poteva dirmi una cosa del genere? Questo lo definiva amarmi? Se mi avesse amata sul serio, non gli sarebbe nemmeno venuto in mente di spassarsela con un'altra persona. <<Non vuoi perdermi Josh sul serio? Se vuoi me davvero allora non vai con un'altra>>, <<ho sbagliato e ne sono consapevole ma non escludermi dalla tua vita, ti prego non tagliarmi fuori>>, non ne potevo più di sentire le sue preghiere del cazzo. <<Per il momento è finita Josh, non voglio sentirti e non presentarti più a casa mia>>, non rispose quindi immaginai che quel silenzio mi stesse assecondando e chiusi la telefonata. Iniziai a piangere ancor più forte, senza freni e senza la paura che potesse sentirmi qualcuno. Josh era il mio primo ragazzo, e mi aveva appena mostrato quanto può essere dolorosa una delusione in amore, non mi meritava affatto. Quel coglione non meritava neanche una mia unghia, e mi promisi che dopo oggi, non avrei più pianto per nessuno, tanto meno per lui.

Nothing is lost🌝Where stories live. Discover now