24-BODYGUARD PERSONALE.

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Quante probabilità c'erano che in due settimane di coma, al mio risveglio sarei stata anche cornuta? Se avessi dovuta essere sincera, non sarebbe stato il tradimento a farmi del male, chiunque in questo mondo viene tradito e continua la sua vita lo stesso. Ciò che mi feriva, era che Elisabeth fosse per me una sorella, con la quale avevo condiviso un'intera vita, le ferite più profonde che mi erano state fatte, le avevo mostrate solo a lei. Me lo potevo aspettare da Josh, un donnaiolo di prima categoria, ma dalla mia migliore amica, non me lo sarei mai aspettato, soprattutto mentre ero incosciente. Ero stata delusa da Elisabeth, ma al tempo stesso ero arrabbiata con Josh, perché da quando era entrato nella mia vita, tutto era cambiato. Non che vivessi una vita perfetta, rose e fiori, ma da quando c'era lui, le cose non fecero altro che peggiorare, di fatti mi aveva coinvolta in quella situazione in cui, ci era mancato poco, potevo sul serio morire. Mi sentii più serena, sentendo la presenza di Damon che stava richiudendo la porta, aveva cacciato fuori Elisabeth, e ancora una volta avrei dovuto ringraziarlo. Mi portai le gambe al petto, ero riuscita a non piangere in sua presenza, ma non sarei riuscita a trattenere le lacrime ancora un secondo. Strinsi le braccia attorno ad esse, non volevo che Damon vedesse in che condizioni ero, ma non potevo fare altrimenti. D'un tratto lo sentii vicino, mi prese le braccia solo per farsi spazio e abbracciarmi, era stato un gesto giusto, quel genere di gesto di cui sentivi il bisogno in queste situazioni, infatti mi lasciai andare subito dopo, cullata dalle sue possenti ma morbide braccia, e dal suo particolare profumo. Diedi libero sfogo a tutta la delusione, a tutta la tristezza che avevo accumulato anche prima di entrare in coma, e Damon mi carezzava la testa con dolcezza, come se volesse lisciarmi i capelli, ma sapevo che non era il suo intento quello. <<Va tutto bene, non ti faranno più del male, te lo prometto>>, lo sentii sussurrare al mio orecchio, quella promessa fatta in un momento del genere, mi diede modo di piangere ancor di più, fino a singhiozzare. <<Non dovresti piangere per quei traditori>>, commentò poi lasciandomi andare, mi asciugai alla meglio il viso, lo notai guardare in ogni direzione, tranne che la mia, stava sfuggendo al mio sguardo. 

Ero così messa male? Gli faceva così schifo vedermi con le lacrime agli occhi? <<Non piango per quei due, ma per tutto questo Damon è così assurdo ed il peggio è che non me ne frega niente del fatto che mi hanno tradito>>, in quel momento il suo sguardo scattò nella mia direzione e inarcò le sopracciglia, <<come fa a non fregartene niente?>>, mi chiese come se fosse una semplice domanda. La verità era che, quelle due settimane, erano state utili per fare un'escursione in me stessa e capire tante cose che prima, nemmeno ero in grado di percepire. <<Non ero innamorata di Josh, ero solo affascinata dal Josh che conoscevo e che ovviamente non era quello vero>>, infondo come si può essere innamorati dopo appena due mesi? Eravamo due sconosciuti che stavano insieme, ecco cos'eravamo stati io e Josh, anche se da parte mia, c'era senza ombra di dubbio, dell'interesse vero. <<Capisco, quindi piangi perché?>>, non terminò la frase, aspettò che fossi io a farlo al suo posto. Mi venne voglia in quel momento, di raccontargli ogni cosa, ogni piccola cosa che per tanto tempo avevo nascosto anche da me, proprio come aveva fatto lui mentre ero la reincarnazione della "bella addormentata nel bosco", con la differenza che io ero la bella addormentata nel rifugio dei mafiosi. <<Piango perché mi ferisce il fatto che non si sia fidata abbastanza di me da raccontarmi dei suoi sentimenti per Josh, se l'avesse fatto io non mi sarei mai messa con lui, se l'avessi saputo, avrei rifiutato>>, ci fu un attimo di silenzio in cui mi scrutò attentamente, poi fece un mezzo sorriso, sospirando, <<hai un cuore nobile sai? Non è da tutti mettere gli altri al primo posto e tu lo fai anche ora, nonostante tutto quello che sai non la odi e sono sicuro che non odi nemmeno lui>>, aveva ragione, in poco tempo aveva capito esattamente com'ero fatta, e questo un po' mi spaventava.

 Voleva dire che ero trasparente, così tanto che anche uno sconosciuto avrebbe capito come ero fatta e non era per niente una buona cosa. <<È vero non li odio, pur volendo non potrei mai odiarli, sono stati parte di me chi in un modo e chi nell'altro. Avrei voluto solo sapere tutto ciò prima di rischiare la vita>>, lo pensavo davvero, non li odiavo ma questo non voleva dire che desiderassi avere un qualsiasi rapporto con entrambi. <<Hai ragione e devo dirti una cosa Hope>>, non mi piacque il tono con cui mi fece quella premessa, parlò con un tono basso, quasi come se non volesse davvero che ascoltassi ciò che voleva dirmi. <<Cosa c'è più da sapere Damon?>>, prese del tempo prima di parlare, guardò verso il basso, come un colpevole, <<io sapevo tutto, dalla scommessa al tradimento di quella notte in cui ti hanno aggredito, volevo solo che tu sapessi che io sapevo ma non ho detto nulla e mi dispiace non averlo fatto>>, evitò ancora per un istante il mio sguardo, se era convinto che mi sarei arrabbiata con lui, si sbagliava di grosso. Capivo il motivo per cui non l'avesse fatto, Josh era il suo migliore amico e gli era fedele, avrei fatto la stessa cosa per Elisabeth, per quanto sbagliato fosse. <<Non sono arrabbiata con te se è questo che ti aspettavi, capisco perché l'hai fatto insomma sei il migliore amico di Josh dopo tutto, e anche se non ti vanno a genio alcune cose di lui so che non tradiresti la vostra amicizia>>, parve scioccato dalla mia reazione, mi guardò come se fossi un alieno a tre teste. <<Come fai a saperlo?>>, <<farei lo stesso per Elisabeth, nonostante tutto Damon; quindi, comprendo le tue motivazioni e poi non era tuo dovere dirmi ciò che stava succedendo>>, in ogni caso, avrebbe dovuto confessarmelo Josh, lui non poteva farci assolutamente niente, non erano sue responsabilità. <<Sei troppo buona Hope, siccome siamo in vena di confidenze, qualche giorno fa ho scoperto del tradimento di Josh e Elisabeth, non volevo dirtelo subito dopo che ti sei svegliata dal coma ma ci ha pensato la tua amica stupida a farlo, evidentemente doveva pulirsi la coscienza e non poteva aspettare qualche giorno in più>>, ammise con molto disprezzo, sembrava più scosso lui che io, anche se quella che era stata tradita ero io, non lui.

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