14 Giorni

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Pov's Nic
Due settimane.
Due fottute settimane nelle quali la mia vita ha preso completamente una piega del tutto nuova per me.
In questi 14 giorni, non ho fatto altro che scappare e nascondermi in questa casa proprio fuori Roma, precisamente tra la Toscana e il Lazio messa a disposizione da Aurora. Quest'ultima insieme al mio migliore amico Adriano sono gli unici -oltre ovviamente a Fabrizio- a sapere di tutta questa storia e proprio per questo sono anche gli unici che mi portano cibo e vestiti nuovi. Aurora mi ha detto che Fabrizio è scappato e che se inizialmente il corpo speciale addestrato proprio su questo caso poteva prendere in contropiede tutto ciò e approfittarne, Fabrizio è stato più furbo di loro scappando e iniziando il piano lontano dalla sua casa ma sempre più vicino a me. Mi vuole uccidere e non ha peli sulla lingua e in questo caso mi verrebbe da dire anche sulle mani dato che, essendo un operazione davvero delicata, ci sono le armi in gioco e non a caso osservo la pistola sul tavolo di legno mentre mi torturo le mani perché sembra assurdo ma è la mia vita, la vita di un semplice ragazzo di 18 anni che scappa da suo padre. Non a caso spiegare tutta questa situazione ad Adriano è stato difficile e ancora ricordo tutte le sue domande ma soprattutto tutti i suoi 'Cazzo e ora?' o sennò 'Niccolò io ci sarò per sempre' ma la frase che più mi risuona dentro ormai da settimane è 'E Irene lo sa?'
Irene...
Il mio punto fisso ormai da tempo e ogni volta che Aurora viene da me, le faccio sempre le solite domande per assicurarmi, nonostante la distanza, di proteggere la mia piccola Simba che mi manca terribilmente e qualche volta quando la sera guardo fuori dalla finestra e osservo il paesaggio, vorrei scappare per tornare da lei e dirle tutta la verità, dirle che Fabrizio mi vuole uccidere perché io ho ucciso mia mamma, dirle che la amo con tutto il mio cuore e che tutto ciò l'ho capito quando non ho trovato più ostacoli per noi, da quando ho scoperto quel gigante segreto che ormai non è più un segreto se non per Irene. Aurora mi ha detto di costudirono ancora per un po', almeno fino a quando tutta questa storia finirà e io ho accettato, in fin dei conti lei sta facendo davvero tanto per me e la devo in qualche modo ripagare e con i soldi di carta non posso proprio, non ora che non ho un lavoro e tutti i miei risparmi mi servono per questa fuga nonostante l'immenso aiuto della donna che mi ha addirittura dato una pistola regolarizzata dallo Stato tramite le forze speciali e il dubbio che la mia testa ha elaborato dal primo momento, diventa sempre più reale ma nemmeno il tempo di appuntarlo sul mio diario 'Cose ancora da scoprire' che sento bussare alla porta e subito sobbalzo ma quando vedo l'orario e soprattutto quando sento altri cinque bussi, subito mi calmo. È il segnale che ho con Aurora e Adriano e proprio per questo con un sospiro in corpo mi avvio verso la porta prendendo la pistola per infilarla dentro ad un mobiletto della cucina perché so che Aurora vuole che io la tengo nascosta. Mi avvio anche verso il calendario per vedere la data di oggi è quando noto che è Martedì 13 Luglio subito sorrido. Mi verrà a trovare Adriano e finalmente mi potrà aggiornare sul mondo esterno ma quando apro la porta subito sbianco perché mi ritrovo davanti Adriano ma anche Aurora e insieme non sono mai venuti anzi, hanno sempre detto che sarebbero arrivati separati e a distanza di giorni per non destare sospetti -consiglio dato dai servizi segreti di sto cazzo-

"Cosa ci fate qui?" Chiedo io, facendoli subito entrare per poi chiudere la porta. Il sole mi fa quasi male agli occhi perché non esco di casa da giorni e non perché io non voglia, semplicemente perché ho una paura matta di mettere anche una sola mano fuori da queste mura ma quando vedo che nessuno dei due parla, subito mi inizio ad alterare.

"Allora?" Chiedo nuovamente, alzando un pochino la voce. "Perché siete muti come un pesce?" Continuo e dentro di me sento la sofferenza crescere. Odio trattare in questo modo così malvagio le due persone che più mi stanno aiutando in questo periodo ma non uscire di casa e non avere contatti con il mondo esterno porta a tutto ciò, a un completo isolamento con la mente e anche con solo una parola fuori posto i miei nervi iniziano ad alterarsi.

Proteggerti mi viene naturaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora